Serie B

Levante Caprarica – Campilungo a tutto futsal: “Rifarei tutto già domani”

Grinta, carattere e aggressività. Di lei, mister Lucy Campanile, dice che abbia le caratteristiche di Marcella Violi. E quando Natascia Campilungo sente di essere stata accostata al difensore ex Nazionale (ora in forza alla Kick Off) non può che gonfiare il petto.
“Il paragone mi lusinga – ci dice subito – perché è una calciatrice che stimo molto sia per le sue qualità che per la sua carriera, ma per essere come lei ho ancora tanta, tantissima strada da fare”.
Insieme per continuare a migliorarsi, Natascia e il Levante Caprarica, che contro il Grottaglie non è riuscito a dare continuità al primo successo conquistato ormai quasi due settimane fa.
“Dopo la splendida vittoria fuori casa, eravamo cariche per cercare di portare i primi tre punti a casa di fronte al nostro fantastico pubblico, ma purtroppo il risultato del derby non è stato positivo. Usciamo comunque dal campo a testa alta, l’unica cosa che mi sento di dire – aggiunge – è che dobbiamo dare sempre di più in ogni partita”.

Consiglio che servirà di certo domenica prossima contro la capolista San Michele che non sta sbagliando un colpo.
“Non doppiamo porci limiti, lotteremo contro ogni squadra al massimo delle nostre capacità. Il mio obiettivo è quello di migliorarmi sempre, per me e per le mie compagne di squadra. Questo è l’intento che ci accomuna, perché ognuna di noi si sta allenando duramente dall’inizio della stagione”.
A dire il vero, sia Natascia che tante sue colleghe, sudano e fanno sacrifici da anni: per la 3 giallonera (un numero che le porta fortuna, nonché suo giorno di nascita) sono esattamente 14 le stagioni trascorse sui campi, le prime delle quali vissute in gran segreto.
“La mia famiglia non vedeva di buon occhio che una signorina andasse a giocare a calcio, perciò andavo in incognito al campo dei salesiani: preparavo il borsone dicendo che sarei andata in palestra – ride della sua bugia “bianca” -. Ho iniziato questa avventura spinta dalla mia migliore amica: i gol presi erano sempre tanti, ma ancor di più era il divertimento. Giocare e divertirsi: non contava altro e questo, per fortuna, è rimasto immutato anche ora che sono in Serie A2″.
Ancora difficile fare i conti con un’emozione tanto grande.
“Vorrei ringraziare tutte le mie compagne, in particolare il capitano Pampo che ci aiuta dentro e fuori dal campo, e vorrei dire un enorme grazie al presidente Morello ed a mister Lucy perché credono in me, mi danno la loro fiducia e mi stanno dando la possibilità di calpestare i campi di questo campionato, cosa che onestamente non pensavo fosse possibile per una ragazza di quasi 33, che si è sempre ritenuta non all’altezza. Non ho chissà quali qualità tecniche, non sono un fenomeno, ma ci metto il cuore e do sempre il 100%, contro qualunque avversario. Anche in allenamento do il massimo, tant’è che le mie compagne di squadra mi chiamano “trattore””.

E se da 5 anni, ormai, Natascia veste la maglia del Levante Caprarica, è perché i piedi raffinati – in fin dei conti – valgono meno di un cuore grande.
“Non so descriverti esattamente perché gioco a calcio a 5. Per me è una passione innata, che ho da quando ero piccola che non ho mai potuto esprimere prima dei 18 anni… una sorta di necessità, ho bisogno di farlo perché fa parte di me. Ho provato per un anno anche il calcio a 11 in un campionato di serie C femminile: esperienza bellissima, ho imparato tanto, ma mi sono resa conto che il mio amore vero era verso il futsal”.
Dall’erbetta dell’oratorio dei salesiani al palazzetto gommato dell’Atletico Melpignano con vittoria del campionato serie C, poi Sava, Capo di Leuca, Leverano ed infine Levante. Natascia guarda indietro e le scappa un sorriso.
“Ringrazio tutte le persone che mi sono state vicine in questi anni, partendo da Alice Invitto che è stata la prima a credere in me. Quanto tempo trascorso dietro al futsal, quanti chilometri percorsi tra allenamenti e trasferte! A questo aggiungo le giornate di pioggia giocando all’aperto e tutte le persone che ho conosciuto lungo la strada – sorride Natascia – e che sono servite a farmi crescere in primis come persona e poi come calciatrice. Non mi pento di niente e se ci fosse l’opportunità di tornare indietro, sai che ti dico? Sarei pronta a rifare tutto già domani”.

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