Arzachena sempre più in alto, dopo la vittoria dello scontro diretto in casa della Sabina Lazio Calcetto. Il poker alle romane è costato fatica alla capolista isolana, ma l’aria che si respira lassù – in condivisione con La 10 -riempie i polmoni di emozioni fortissime.
“Il punto di forza è stata sicuramente la difesa – spiega soddisfatta Jennifer Saraceno -. Ci siamo chiuse con compattezza, senza lasciare spazio alle avversarie. C’è stata tanta competizione, quello sì. Ma da parte nostra ci abbiamo messo anima e cuore. Ora il Cus Pistoia da affrontare alla stessa maniera: a viso aperto e senza paura, anche se è una squadra da non sottovalutare”.
Quella alle sfide è un’abitudine che il portiere di Sortino, in provincia di Siracusa, ha acquisito grazie al sano agonismo interno innescato da mamma Carmela. “Guarda che se non ti alleni per bene, divento più forte di te”. Avete capito bene: Jennifer è figlia d’arte e proprio da sua madre – per tanti anni portiere di una squadra amatoriale del paese – ha preso quella parte del codice genetico che le fa amare in modi così viscerale il ruolo del portiere.
“Ce l’ho sicuramente nel sangue, insieme ad un briciolo di pazzia – ride la calcettista della Worldwide Futsal Project di Stefano Facchini -. Nei campionati di serie D, quando ho iniziato, ho provato a giocare anche avanti. Ma la porta mi chiama, c’è poco da fare. Certe sensazioni si provano solo tra i pali e voglio provarle a lungo: è la mia strada, non voglio mollare. È anche il motivo per cui a soli 21 anni ho lasciato casa. La mancanza della famiglia si è fatta sentire, allo stesso tempo però ero contenta di poter fare un’esperienza diversa e di poter crescere come giocatrice, oltre che come persona. Un portiere che stimo? Sestari di sicuro e ancor di più Margarito: da piccola era il mio punto di riferimento, sia per la squadra in cui gioca, sia per la sua presenza in Nazionale. La vedevo e pensare che mi sarebbe piaciuto fare lo stesso”.
Due anni al Vittoria, poi tre al Rionero e ora – dopo un anno di stop dovuto a motivi personali – il nuovo trampolino di lancio dato dall’Arzachena.
“Questa squadra è stata la mia opportunità per rimettermi in gioco, ho tanta voglia di riscatto e di recuperare il tempo in cui sono stata ferma. Nel preparatore dei portieri Flavio Zara ho trovato un professionista che fa al caso mio, ma è tutto il gruppo ad essere competitivo grazie soprattutto al contributo delle più esperte che ci stanno trasmettendo tanto. Se immagino un traguardo – dice in chiusura Saraceno – io penso ai playoff”.