Serie A

Betteghella: “Continuità di prestazioni, più che di risultati. L’U19? Magnifica opportunità”

Betteghella

Dai saluti a Zanetti al ben tornato ad Alessandro Donisi. Così l’Audace Verona riprende la corsa nella massima serie proprio sotto la guida di chi quella Serie A l’aveva ottenuta con un cammino stellare, appena due anni fa.
“Quello con Gigi è stato un matrimonio che non è decollato – spiega il presidente Alessandro Betteghella -, sono situazioni che accadono nello sport e che abbiamo gestito già altre volte. Siamo molto felici del ritorno di Donisi, una persona che conosce il nostro ambiente e che ci ha portato due promozioni. Ci eravamo saluti perché era giusto così, ma stima, intendimenti e rapporto non sono mai venuti meno. Entrambi sapevamo che prima o poi avremmo lavorato di nuovo insieme”.

Cosa il presidente si aspetti dal “nuovo” corso è presto detto.
“Continuità di prestazioni, più che di risultati. Contro il Molfetta, a livello agonistico, è stata una delle nostre gare più belle, con spirito di sacrificio, umiltà e fame, elementi che purtroppo non si erano visti contro Lazio in Coppa o Pelletterie e PSB Irpinia in campionato. Sabato è come se ci fosse stata una scossa che mi auguro non sia stata estemporanea: non siamo il Bitonto, né il Pescara. Se non scendiamo in campo al 130%, perdiamo. E in questo entra in gioco l’intensità, già parola chiave del percorso di Zanetti e aspetto da alimentare assolutamente con Donisi, che nel suo mandato godrà di fiducia incondizionata”.

Anno numero 13 dalla sua fondazione per l’Audace Verona (undicesimo nel femminile), che si è sempre contraddistinta per la trasparenza di idee del suo massimo rappresentante, in costante confronto con la governance della Divisione Calcio a 5. Due i punti fondamentali sui quali chiede maggior chiarezza.
“Una verifica vera degli accordi economici, perché non è corretto che ci siamo società adempienti e altre che si permettano di fare diversamente. Se la situazione non si parifica, il rischio è quello di un campionato squilibrato. Da parte nostra c’è l’impegno a far quadrare i conti e a pagare quando si deve, ma tante volte la tentazione è quella di chiederci se gli applausi che riceviamo ci bastino ancora. Servono multe severe e penalizzazioni per chi non rispetta le regole. E in secondo luogo – aggiunge Betteghella – c’è la necessità di convenzioni che siano agevolazioni reali, specie sugli spostamenti, quindi aerei, treni e strutture alberghiere. Poi, anche se non ci riguarda da vicino, mi piacerebbe sapere perché si sia sentita l’esigenza di mettere le mani su un format che funzionava e ha dato lustro a tutto il movimento: la Final Eight. Non sarebbe stato meglio confrontarsi un po’ di più con le società?”.

Ma ci sono stati anche importanti cambiamenti in positivo.
“La piattaforma di Sky, ad esempio, è stata fondamentale nel processo di valorizzazione delle società. Qualcuno potrebbe dire che c’è il rovescio della medaglia della mancanza di pubblico, ma – se parliamo di immagine – questa è una vetrina favolosa. Interfacciarsi con le aziende mettendo anche Sky nel pacchetto di sponsorizzazione è di sicuro un grosso punto a favore”.

Infine, il discorso Under 19 rispetto al quale Betteghella ammette chiaramente di essere tornato sui propri passi.
“Quando è stata introdotta l’obbligatorietà, non l’ho presa bene. Ma – sorride – è giusto anche fare ammenda, perché ora che la squadra è nata, non vorrei mai tornare indietro. Mi piace sottolineare che il merito di tutto ciò sia di Zanetti e Tombola – due ex giocatrici Audace, il che significa che qualcosa di buono abbiamo sicuramente lasciato – e la nostra responsabile delle comunicazioni Oldrizzi, alla quale sono seguiti l’intervento di Abagnale, altra nostra ex giocatrice, e la collaborazione con l’Hellas Verona. Ma ancor di più mi piace sottolineare la bellezza di questo gruppo di lavoro, il cui spirito è commovente – dice con (più di) un pizzico di emozione -. Per la prima gara ufficiale, ho ritenuto gusto mettere a disposizione un pullman per godersi insieme la trasferta e mi hanno tanto ricordato me a 18 anni con l’Under: andavo da Verona a Chioggia e mi sembrava di essere su un diretto per Saturno. Domenica è stata davvero da brividi, è un lavoro fatto con sacrificio ed intelligenza. Se due anni fa l’avevo vista come una spesa da aggiungere a quelle di un campionato nazionale, ora – sorride – credo che l’Under 19 sia un bell’investimento ed una grande opportunità”.

Foto: Federica Arca (Audace Wave)

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