Serie B

Ylenia Natarelli, derby (e laurea) in vista: “Il mio impegno è sempre totale”

Natarelli

Una laurea magistrale alle porte e l’impegno – condotto con la stessa serietà – a difesa dei pali della Lux Chieti in Serie A2. Non manca certo di determinazione Ylenia Natarelli, che per il completamento del suo percorso accademico ha scelto una tesi che non ha nulla di casuale: gli effetti dell’alimentazione sulla performance sportiva e quanto quest’ultima potrebbe migliorare attraverso la consulenza di personale qualificato.
“Ci tengo prima di tutto a ringraziare tutte le atlete che hanno compilato il questionario e hanno contribuito a questo lavoro, che mira a dare il via ad una serie di studi in materia. Essendo perfezionista e allo stesso tempo ossessionata dalle mie passioni, ho sempre cercato di conciliare le due cose: ci è voluta tanta organizzazione, ma alla fine studio e sport sono andati di pari passo”.
E con ottimi risultati, tanto è vero che quello di Ylenia è un felice ritorno nel nazionale – e da protagonista – dopo la promozione ottenuta col Tiki Taka e la breve parentesi con l’ex Florida, prima dell’esperienza col Castelfrentano in Serie C. Il primo contatto con la Lux Chieti è datato dicembre, poi la seconda chiama in estate.

“Ho aspettato un po’ per esserne completamente certa e poi ho scelto. Avevo paura che Chieti fosse un ambiente troppo familiare, un gruppo chiuso. Invece ho trovato cieca fiducia in me e un contesto assolutamente inclusivo”.
È con la forza del gruppo, infatti, che le neroverdi hanno sfiorato il blitz sul campo della Woman Napoli, proprio come era accaduto col Perugia nella prima giornata.
“Quale sconfitta mi lascia più rammarico? In Umbria, essendo la prima, potevo perdonarci qualcosa in più dal punto di vista emotivo, mentre domenica – continua Natarelli – ci abbiamo messo la loro stessa identica “cazzimma”: per la partita disputata, mi è pesato parecchio tornare a casa senza neanche un punto”.
E senza Brattelli, che – a causa di un doppio giallo – salterà il primo derby col Pucetta.
“So quanto sia dispiaciuta, ma le posso assicurare che scenderemo in campo anche per lei.  Conosco questa squadra da quando si chiamava Orione Avezzano, ma anche loro conoscono me e questo non è da sottovalutare. Con Pastorini, ad esempio, ho giocato anche ai tempi del Tiki Taka e lei saprebbe esattamente come farmi male: alcune lacune le ho colmate, spero non abbia tempo di capire quali siano rimaste – ride -. Di sicuro sarà tosta, ma abbiamo voglia di vincere questo derby in casa”.
Serviranno – e tanto – anche le sue parate per l’obiettivo prefissato.
“Quello che mi sembra paradossale – dice con un sorriso – è che quando ho messo con la pallavolo, mi ero ripromessa di non toccare più un pallone con le mani. Poi, però, da pivot nel futsal ho segnato un solo gol in stagione: il 17-1, se non ricordo male. Da lì ho capito che forse sarebbe stato meglio cambiare: un giorno sono finita in porta e devo essermi innamorata delle 10 reti che ho preso, perché poi non ho più smesso… Segnare un gol è bello, ma salvarlo dà una soddisfazione ancora più grande – chiude Natarelli – perché lo fai da sola”.

 

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