Levante Caprarica, Martina Pampo verso la prima: “Sguardo fiero e cuore in campo”

Negli occhi ancora sognanti ci sono le immagini di un derby mozzafiato visto dal vivo al PalaRoma, ma – da domenica – Martina Pampo, capitano del Levante Caprarica da due stagioni, passerà dal ruolo di spettatrice a quello di attesissima interprete di un altro derby: quello contro la Nox Molfetta, valido per l’esordio assoluto nel campionato di Serie A2.
“Vedere certe partite di persona è una fortuna immensa, perché l’atmosfera a Montesilvano parlava da sè. Il Pescara, nonostante le assenze, ha recuperato una partita da protagonista ed il Tiki Taka ha dato spettacolo con giocatrici stratosferiche. Nonostante i chilometri fatti, ne è valsa assolutamente la pena. L’adrenalina che ti porti a casa è incredibile, è stato uno spettacolo puro di futsal”.

E spettacolo sarà anche il prossimo 16 ottobre al Tensostatico Comunale di Caprarica di Lecce: un derby per festeggiare l’ottavo compleanno del club del Mondo Levante e non c’è miglior modo che farlo in un derby in categoria nazionale.
“Finalmente il grande giorno è arrivato – commenta entusiasta la 21, ormai un numero quasi tatuato sulla schiena. – La Nox è un’ottima squadra che lo scorso anno ha dimostrato di essere una matricola ostica: ha condotto un buon mercato e sicuramente, esattamente come noi, arriverà preparata e con voglia di vincere. Dal canto nostro, ho buone sensazioni: abbiamo lavorato tanto per entrare nella mentalità giusta, daremo il massimo e poi aspetteremo che sia il campo a parlare”.
Il discorso del capitano, invece, è già pronto.
“Niente paura, testa alta, sguardo fiero e cuore in campo. Le mie compagne sanno benissimo cosa intendo. Siamo al nostro primo anno in A2, ma non abbiamo timore di dire la nostra neanche in un girone difficile, con molte squadre già rodate dagli scorsi anni e altrettante neopromosse come noi. Sicuramente l’obiettivo principale è la salvezza e c’è una sola strada da percorrere insieme per raggiungerla: abbiamo voglia di far bene dando seguito al lavoro fatto in questi anni e, perché no – chiude Pampo con un sorriso – magari toglierci qualche bella soddisfazione”.