Serie A

Bitonto, Mansueto: “Il primo gol è indice di adattamento. L’Italia? Avrà cazzimma”

Mansueto

Terza giornata dal sapore d’esordio per il Bitonto. È infatti la prima in cui Renatinha segna davanti ai suoi nuovi tifosi, è la prima della nuova stagione per Mancini e Divincenzo (quest’ultima addirittura con gol) ed è la “prima” anche per Nicoletta Mansueto che di testa – proprio quella che di solito siamo abituati a vederle fasciata, al termine di qualche battaglia sportiva – ha trovato il sigillo numero 1 con la maglia delle leonesse.
“Se fosse passato più tempo, avrei cambiato direttamente ruolo, avrei detto a Diana Santos di spostarsi avanti e mi sarei messa al suo posto – scherza l’attaccante prima di tornare all’analisi del match. – Il gol non è fondamentale, ma mi mancava perché è anche uno dei tanti indici di adattamento al cambiamento: dopo 7 anni allo Statte ero ormai in una zona di comfort che mi portava a dare tante cose per scontate, il nuovo ambiente mi ha permesso di rimettermi alla prova e fortunatamente si è subito creato un grand feeling con tifosi, dirigenza, compagne e certamente non ultimo il mister. Sono contenta e poi 10-0 è un risultato di assoluta concretezza, non abbiamo fatto sconti a nessuno in una giornata sostanzialmente perfetta”.

Felicità che Nicoletta, per tutti Nico, condivide in primis con le più piccole tra le neroverdi.
“E’ bello vedere come non mollino mai e si impegnino al massimo quando chiamate in causa: hanno davanti emblemi di questa disciplina, eppure sono pronte a cogliere con umiltà ogni opportunità di crescita. Guardate Lucilèia che si fa 40 metri di campo per andare ad abbracciare Mancini per l’assist… Non è un gesto da tutti, ma è un modo per dirle “vai avanti così, stai facendo bene” e questo spingerà il nostro piccolo portiere a dare ancora di più. Affiatamento e vittorie tengono sempre alto un morale che fino ad oggi nulla può scalfire, neanche il ko in extremis col Falconara: la volevamo vincere e non ci siamo riuscite per un soffio, ma di fondo c’è stata una grande prestazione”.

Campionato in pausa con alti tre punti messi in cascina, ma per il pivot del Bitonto è invece il momento di spingere ancora più forte il piede sull’acceleratore: il 13 ottobre scatta l’ultimo ritiro azzurro prima del Main Round, poi sarà la volta di Fafe (Portogallo) per le gare di qualificazione alla Final Four dell’Europeo.
“Lavoriamo da tanti anni con lo stesso gruppo e adesso ci sentiamo più consapevoli: purtroppo mancherà D’Incecco (in recupero dopo l’operazione al crociato, n.d.c.), ma siamo tutte cresciute e vogliamo annullare il gap che ci portavamo dietro, staccando questo benedetto pass per l’Europeo”, sorride fiduciosa Mansueto alle porte del terzo Main Round a soli 25 anni.
“Se mi sento una veterana? Di sicuro mi sento legatissima a tutta la squadra azzurra e cerco di dare tutta me stessa dentro e fuori dal campo: quando c’è da lavorare, lo faccio a testa bassa; quando c’è da ridere, rido e quando c’è da fare la seria… io ci provo dai. Scherzi a parte, in pochi conoscono davvero la “cazzimma” italiana e noi in valigia ne metteremo un bel po’”.

Mansueto

Foto: Debora Braga

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