Serie A

A Varano la guida dell’Under 19 del Molfetta: “Credo nel potere nella formazione”

Prima volta in Serie A e prima Under 19 in costruzione. In una stagione che per la Femminile Molfetta è già storia, la società aggiunge subito un altro tassello importante: la costituzione di una squadra giovanile, così come fortemente voluto dal presidente Giagnorio, già prima della recente disposizione in materia da parte della Divisione Calcio a 5.
Nessun dubbio sulla guida tecnica, con le baby Aquilotte che risponderanno agli “ordini” di mister Roberta Varano, ex giocatrice, mister in seconda delle biancorosse ed assistente sociale di professione.
“Ora c’è l’obbligatorietà, ma l’Under 19 era nei nostri pensieri da almeno due anni perché è un passo indispensabile per la crescita del movimento. La cantera è il bacino da cui attingere un domani e poi credo tantissimo nel potere della formazione: esistono doti naturali e predisposizioni, ma tutto va educato ed allenato”.

Quando il Bitonto ha raggiunto i playoff di serie C, c’era la sua mano dietro. Poi, un cambio fisiologico dopo ben 7 stagioni in neroverde, l’ha portata proprio al Molfetta, dove – da giocatrice – ha realizzato il suo primo gol in Serie A, sotto la guida di Iessi.
“Per me è una sorta di cerchio che si chiude. Dopo tanto tempo, la passione per la palla a rimbalzo controllato è quella bellissima condanna che continua ad unirci. Appena arrivata, mi dissero che mi avrebbero affidato una panchina ed ora eccola qua. Ho trovato un ambiente che mi ha subito responsabilizzata e nel quale ho potuto affinare la mia esperienza. I tempi di lavoro con l’Under sono stati ristretti, ma ho già visto tanto potenziale: le ragazze sono quasi tutte di Molfetta o del circondario, e questo non è da sottovalutare, e hanno tanta voglia di impegnarsi in questa disciplina alla quale si affacciano per la prima volta Matricole in A e matricolissime nel giovanile… – sorride Varano – ci sarà tanto da lavorare, ma mi darà una mano anche Silvia Lopopolo e cercheremo di tirare fuori il massimo da questa esperienza”.
Ancora qualche giorno per conoscersi, poi si partirà con la Coppa di categoria.
“Sono entusiasta, mi affascina il fatto di poter far crescere un gruppo senza trovare il compito già fatto. Per ora stiamo imparando a conoscere i ruoli e le basi del futsal – sorride – ma mi pongo l’obiettivo di riuscire a portare queste atlete a certi livelli. Cosa dirò loro prima di iniziare? Di divertirsi, di sentirsi fortunate perché giocarsi un campionato nazionale è un’opportunità non da tutti e di raccogliere tutto quel che verrà: se saranno vittorie, ne gioiremo; se saranno sconfitte, le utilizzeremo per diventare ancora più forti”

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