Serie A

Pato: “Falconara è una seconda casa, la Nazionale un onore”

Nel fine settimana che ha visto il campionato di calcio a 5 fermarsi per la Nazionale, il PalaBadiali si è trasformato da, palazzetto dello sport a seggio elettorale. E’ così che i tanti del popolo citizen si sono comunque ritrovati a varcare le soglie del palas anche domenica scorsa, certo per un fine differente. Anche se si decideva per l’orientamento politico del Paese, li, in via dello Stadio, un’elezione era stata già fatta: quella di Rafaela Dal’Maz come “Sindaco di Falconara”.
Il presidente Bramucci più di una volta ne ha spiegato il perchè. “E’ adorata dal pubblico. Quando gioca lo trascina letteralmente, permettendogli di entrare nella partita. Quando segna non manca mai di dare il cinque a quanti sono in prima fila”.

Ne è consapevole Pato che, anche quest’anno veste l’azzurro tricolore del Città di Falconara, portando con orgoglio quello scudetto che ha contribuito in modo decisivo a cucirsi sul petto. Perchè? “Per prima cosa è per l’amore che sento per il club e l’affetto e il rispetto che ricevo da tutti – commenta il pivot italobrasiliano – Inoltre credo nel progetto della società. Certo, come in ogni famiglia che si rispetti, abbiamo i nostri momenti belli e brutti, ma so quanto tutti si sforzino per far crescere il futsal femminile italiano.

Personalmente – continua – per poter fare del mio meglio in campo, so di aver bisogno di essere in un posto in cui mi sento a casa e nel quale anche la mia famiglia sia felice. Falconara è diventata la mia Guarapuava in Italia – ride divertita – Lì mi sento a casa e qui lo stesso. Sono orgogliosa di guardare i muri del palazzetto e sapere che ho fatto e faccio parte di tutta quella bella storia che i cartelloni di vittoria messi in bella mostra raccontano“.

Due Coppe Italia, una Supercoppa, uno Scudetto, più i tanti riconoscimenti personali raggiunti grazie a gol e prestazioni. E’ per questo che anche Francesca Salvatore ha deciso di fare di Dal’Maz un punto focale della Nazionale Italiana. “Fare parte della nazionale italiana per me è la realizzazione di un sogno di tanti anni della mia vita dedicata al futsal. Rappresentare il paese di origine della mia famiglia, il paese che mia nonna Primina amava così tanto e verso il quale ha sempre voluto trasmetterne l’amore. Quindi è un onore per me fare questo regalo a lei, perché so che da qualunque parte sia, sarà sicuramente felice del mio traguardo.

Ogni convocazione, ogni inno, ogni match con la maglia azzurra è sempre un’emozione. Oggi rappresento 60 milioni di italiani e questa è una responsabilità molto grande.
Stiamo lavorando molto ad ogni raduno e lo sforzo di tutto il gruppo è impressionante. Sentiamo che possiamo arrivare molto lontano se continuiamo a lavorare e migliorare ad ogni convocazione“.

Ma come si diventa Rafa Pato? El tractor, come è anche chiamata a Falconara. Il segreto sono i coriandoli. “Giocare a futsal è la mia vita e cerco di prepararmi il più possibile fisicamente e psicologicamente per essere pronta per i momenti decisivi. Amo uscire da una partita felice, sapendo che ho fatto del mio meglio. Amo festeggiare un gol, amo la pioggia di carta quando vinci un campionato, amo andare in vacanza felice e festeggiare con la mia famiglia. Ma so che per avere a tutto questo ci vuole molto impegno durante i 10 mesi di stagione e questo mi fa essere concentrata, focalizzata nell’obiettivo, così da poter vivere e far vivere a quanti ci seguono tutti questi bei momenti“.

Appena rientrata dalla doppia amichevole con i Paesi Bassi, nella quale Rafa ha suonato la campana del gol più di una volta, l’attenzione è rivolta al Main Round del UEFA Women Futsal Euro in programma a Fafè. In gioco, la qualificazione all’europeo.
Prima però c’è il campionato a cui pensare e all’impegnativa trasferta in casa del Bitonto. “Sarà sicuramente una partita molto difficile. Loro hanno una squadra fortissima composta da giocatrici eccezionali. Rispetto a noi, hanno una rosa più ampia e un maggior tempo di preparazione.

Noi sappiamo che ci sarà bisogno della dedizione e dell’impegno di tutti per ottenere risultati, visto i numeri ridotti. Ma sappiamo anche di essere un gruppo di giocatrici molto intelligenti e con ottime qualità individuali. Lavorando bene insieme possiamo crescere molto e con la preparazione fisica e tattica che stiamo facendo, siamo pronte per dare il massimo in questa domenica“.

aqua

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