È stata dura? Sì. È stata entusiasmante? Assolutamente sì. È da queste due certezze che l’Audace Verona 2.0 riparte, per la seconda stagione in A della sua storia. Quella storia scritta proprio da chi c’è sempre stato: in primis, l’estremo difensore Agata De Berti. Nessun nuovo tatuaggio-salvezza da affiancare a quello promozione di due anni fa, ma progetti serissimi da portare avanti nel tempo: la ristrutturazione di una casa in cui trasferirsi a breve e la cavalcata rossonera nella più alta categoria nazionale.
“Veniamo da quattro settimane di preparazione ad alta intensità: messi alle spalle i primi giorni di gambe pesanti, adesso si inizia a fare sul serio mettendo in campo principi tattici che hanno dato buone risposte nei test pre-stagionali. C’è voglia di sacrifici, di giocare e di aiutarsi, questo significa che siamo sulla strada giusta”.
Fiori d’arancio per il neo-mister Gigi Zanetti che segue le sue dalla Grande Mela prima del rientro previsto proprio per il “the day” di Salsomaggiore, mentre Antonio Centofante conduce in presenza in perfetta sinergia con l’ex Vip.
“Tecnico e vice sono ormai coppia affiatata e di grande equilibrio: il primo è tutto cuore, il secondo ha un animo più tranquillo e pacato, per cui insieme creano un bel mix. Assieme a loro, poi ci sono anche Mattia Fantin, il preparatore dei portieri con cui mi trovo molto bene e Lorenzo Osti, il nostro preparatore atletico, che è insieme a noi da anni ed è un professionista eccezionale. Le impressioni generali sono ottime, ora attendiamo la prova campionato”.
Subito i riflettori di Sky per la squadra del presidente Betteghella e subito quella Marbel Bitonto verde(nera)oro, già inserita nel novero delle favorite finali.
“Prima in diretta nazionale contro una squadra molto forte, come non pensarci in continuazione? – sorride il portiere. – C’è tanta emozione e sono davvero felice di calcare di nuovo quel palcoscenico con le “vecchie” e nuove compagne. Ci stiamo amalgamando sempre meglio. Domenica sarà una bella prova, sicuramente non facile, ma una bella prova. Ci stiamo preparando per dare il meglio e speriamo di riuscire a dare lo spettacolo che il futsal femminile merita. L’anno scorso, da neo-promossa, è stata dura: paradossalmente, le migliori prestazioni sono state contro i top team, ma abbiamo dovuto fare i conti con l’inesperienza e con rivali straordinarie, ora abbiamo preso le misure e vogliamo fare bene. Io, in primo luogo, voglio far bene”.
Assunzione di responsabilità tipica dei numeri 1. A volte il loro peso specifico è maggiore, ma loro non lo sanno e volano lo stesso sotto l’incrocio, per amore della squadra.
“L’anno scorso non ho giocato tantissimo: sono entrata in corsa o in modo inaspettato e questo in fondo è stato uno stimolo che mi ha portata a voler alzare l’asticella. Cosa mi aspetto dal mio nono anno in rossonero? Puntare in alto, voglio che l’Audace Verona possa dire la sua gara dopo gara. Quando sono arrivata qui, non avrei mai pensato che potesse diventare una storia d’amore così lunga: di solito sono una persona che ama cambiare, ma qui – spiega in chiusura De Berti – è stato diverso. Dal presidente all’ultima persona dello staff in ordine alfabetico, tutti si adoperano per non farci mai mancare nulla. E poi questa città ha tutto il mio cuore”.
Foto: Federica Arca (Audace Wave)







