In Italia la ricordiamo soltanto al Cagliari, l’anno della finale di Coppa Italia persa a Bari contro il Montesilvano. Ma al futsal ha dato tanto, soprattutto in Spagna. Perciò, oggi che Gaby Macero saluta la disciplina, non possiamo che ricondividere le sue parole e augurarle il nostro in bocca al lupo.
“Per qualche istante ho pensato che questo giorno non sarebbe mai arrivato, ma eccolo qui. Metto fine a più di 20 anni di sport, 16 dei quali vissuti da professionista.
Sono stata fortunata a poterlo fare. Naturalmente non sono state solo rose sul mio cammino, ci sono state anche tante spine, ma sono riuscita a guarire da tutto e ad andare avanti con i miei obiettivi.
Scegliere questa strada non è per tutti – continua Gaby – ma è stata la mia scelta di vita. Ho deciso di scambiare il tacco con le scarpe da tennis, il trucco con il sudore sul viso, i giorni di festa con ore ed ore di allenamenti, gli appuntamenti notturni con il riposo e la concentrazione. Ho scelto di essere distante dalla mia famiglia per inseguire il sogno di una bambina. ESSERE ATLETA.
Atleta non si nasce, atleta si diventa, con competenza, insistenza e tanto lavoro. Mi sento onorato e orgoglioso di quello che ho fatto”.
“Ogni storia che ho scritto, ogni passo che ho fatto, ogni momento sarà custodito nella mia memoria. Purtroppo, quando la testa non sta più al passo, bisogna fare un passo indietro e riformulare il percorso. Il corpo non è più lo stesso, e le mie richieste restavano le stesse. Non posso più soffrire per quella che una volta era la mia passione. Per questo, orgoglioso della mia storia, ringrazio questo sport che oltre ad aver realizzato i miei grandi sogni, mi ha dato i migliori amici. E questo non ha prezzo..Ho scritto una storia, e oggi ho finito.GRAZIE FUTSAL per essere stato semplicemente TUTTO nella mia vita”.
