Le decisioni del Giudice Sportivo dopo gara -3 della semifinale Scudetto hanno lasciato l’amaro in bocca ad Aida Xhaxho, costretta a saltare gara -1 e gara -2 contro il Città di Falconara, ultimo atto che assegnerà lo Scudetto.
“Mi hanno infranto il sogno di una finale – scrive la giocatrice del Pescara su Instagram -. E non mi rivolgo solo agli arbitri ma a tutto il movimento che c’è dietro, che guarda. Appena è successo, io non me ne ero nemmeno accorta perché corro sul secondo palo, ma appena mi rendo conto e vedo una mia compagna correre il mio unico pensiero è stato “corri a fermarla altrimenti salta la finale”.
Il labiale è chiaro ed evidente che dico “Eva, Eva”. Non ho nemmeno ceduto ad una mia ex compagna di squadra della Lazio, se così si può ancora definire. Non ho ceduto perché il mio unico pensiero era “non posso saltare la finale, non posso saltare la finale”. Rosso diretto. Ma anche qui ci sono i video di una perplessità cosmica:
“chi tiro fuori?”. Nonostante la delusione, ero e sono tutt’ora incredula che questo sia veramente accaduto. Oggi è uscito il comunicato, e l’arbitro mi ha dato due giornate. L’andata e il ritorno della finale scudetto. Vorrei sapere qual è il metro di giudizio? Resta il fatto che a me hanno infranto il sogno di una finale. E tutto tace.
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