Serie A

Neka verso Gara -3: “Lazio, stagione da 10. Ora cerchiamo la lode”

Neka

E’ stata una trasferta dal sapore amaro quella della Lazio in terra abruzzese per gara -2 di Finale Scudetto.
Dopo la vittoria casalinga per 4-1, sono state le padrone di casa del PalaRigopiano a dettare la linea e riaprire i giochi, rinviando tutto al terzo decisivo incontro tra Lazio e Pescara.

I traguardi hanno un potere attrattivo formidabile. Andre (Agassi) insegna: ti attira a sé così come ti respinge. La legge dell’attrazione. Un momento prima ti trascina verso la vittoria, un momento dopo è capace di respingerti allontanando da te l’obiettivo. Tutto sta nel saperla sentire, gestire, incanalare per non lasciarsi sopraffare dal suo potere.

Forse l’ha sperimentato anche la Lazio a Pescara anche se, il risultato, è l’unico lato negativo della trasferta secondo Neka. “Il risultato è stato troppo largo per quella che è stata la gara a mio avviso, una partita molto bloccata anche dopo l’uno a zero. Siamo arrivate poco in porta è vero, loro hanno trovato il primo gol in una situazione di palla ferma, poi un calo di tensione nostro subito dopo lo spegnimento delle luci, loro sono state brave ad approfittare di quello strano momento ed hanno realizzato il 2 a 0. Abbiamo provato a recuperare con il portiere di movimento ma non siamo state concrete“.

neka

Il lato positivo è che capitan Barca &co. possono farne memoria per scendere di nuovo in campo questa sera, affrontando le biancazzurre di nuovo a Pescara, la stanchezza di una stagione lunghissima e l’assenza di mister Chilelli in panchina. “Giocare fuori casa è sempre più complicato, soprattutto per una squadra come la nostra che si basa molto sulla forza del gruppo e sul fattore casalingo. Viene da se poi che ci è mancata sicuramente Bruna Marcon, una soluzione di gioco determinante e durante la seconda parte della gara il mister, che a parer mio è stato ingiustamente espulso.

Vogliamo la finale scudetto, quando sei a una sola vittoria dal giocare una finale che è storica per questa maglia, significa che devi dare più di quello che normalmente dai. L’unico pensiero deve essere questo come gruppo e come singole: dare di più rispetto a quello che abbiamo già dato durante tutta la stagione, anche se è stata una stagione da dieci. Adesso dobbiamo prendere la lode andando in finale scudetto“.

neka

Sarebbe un nuovo record personale per Jociane De Mello Nekel, verdeoro in forza nel campionato italiano da tantissimo tempo, tanto da portarne la bandiera tricolore. Non sarebbe la prima finale, così come non sarebbe il primo titolo per lei che, con la maglia della Ternana ha portato in alto i colori rossoverdi. Ora è qui, a Roma, con l’aquila sul petto, che cerca la sua finale numero 5, come fosse un profumo. Una fragranza tanto dolce quanto fatta di lavoro e sacrificio. “Mi sento bene, ho fiducia nella nostra squadra e ho tantissima voglia di raggiungere la mia quinta finale. Tanto per me quanto per questa società.

E poi chissà…il futsal è meraviglioso proprio perchè capace di regalare sorprese ed emozioni. Certo, sarà difficile, un’impresa ardua, ma a noi piacciono le sfide, ci caricano. Quindi – dichiara la numero 11 – se ognuna di noi butterà letteralmente il cuore oltre l’ostacolo, se darà più di quel che ha nei muscoli e nella testa, tutto diventa possibile e potremo raccontare una storia ancora più bella di quella che è stata fino ad ora“.

banner

Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

To Top