Dulcis in fondo, ecco i tre punti. Sono servite 21 giornate di campionato, al Padova, per ottenere quel che gli spettava: una vittoria contro il Sassari che sì, non cambia nulla ora che il destino è scritto, ma per Maurizio Campana è una medaglia al merito di una squadra che non ha mai rinunciato a lottare, pur se condannata.
“Da quando sono arrivato (dicembre n.d.c.) ad oggi, questa vittoria è stata a lungo cercata e desiderata. Speravamo arrivasse prima, dando magari ancora un po’ di suspense al nostro finale di stagione, ma credimi che – anche se l’aritmetica diceva già A2 – la gioia e l’emozione per i primi tre punti nella massima categoria sono state enormi. È il giusto premio per il lavoro, l’impegno e la dedizione che le ragazze hanno messo ogni giorno sul campo, rendendomi orgoglioso di loro”.
E ora che le biancoscudate si sono sbloccate, c’è tanta voglia di bis nel derby col Granzette.
“Ieri sera, prima dell’inizio dell’allenamento, ho chiesto alle ragazze se avessero un obiettivo/stimolo per l’ultima partita e le ho trovate subito allineate col pensiero di staff e società: l’appetito vien mangiando e provare a vincere il derby per evitare l’ultimo posto in classifica è d’obbligo. Sarà una partita tutta da vivere, contro un Granzette reduce dalla Coppa e che durante la stagione ha dimostrato di poter stare fra le grandi del campionato”.
In quanti avrebbero accettato l’incarico su una panchina così traballante? Eppure, Campana non solo non ha avuto dubbi, ma lo rifarebbe.
“Sì, convintissimo. Nonostante le mille difficoltà, le tante sconfitte e il finale con la retrocessione, sento di aver fatto un’esperienza che ha arricchito il mio bagaglio di allenatore e di uomo. Ho avuto la fortuna di condividere il lavoro settimanale con uno staff di amici, prima che di professionisti e di poter allenare delle ragazze che si sono messe a disposizione fin dal primo giorno con l’obiettivo di provare a raddrizzare una stagione difficile, senza mai tirarsi indietro e – anzi – mettendo sempre avanti le priorità del gruppo, prima che del singolo. Dagli errori si impara, quindi sento di non voler cambiare nulla del percorso fatto”.
Tanto ha trasmesso Campana alla squadra e altrettanto ha avuto indietro.
“Affrontare ogni settimana squadre di livello, composte da allenatori preparatissimi e giocatrici tecnicamente eccelse, ti impone di essere sempre sul pezzo lavorando quotidianamente alla cura di quei dettagli che in serie A fanno la differenza: non è facile quando sei all’esordio e sicuramente concedi qualcosa dal punto di vista tecnico, ma questo è anche il bello della classe regina del futsal. Durante questi mesi passati assieme, ho cercato di dare non solo un’idea di gioco, ma soprattutto una mentalità propositiva con cui poter affrontare qualsiasi avversario con umiltà senza però sentirsi inferiori a nessuno. Dal canto loro, le ragazze sono state bravissime a migliorare settimana dopo settimana, cadendo e rialzandosi nonostante le sconfitte, aiutandosi e compattandosi ogni giorno sempre di più nelle difficoltà, fino a raggiungere quella vittoria che per tutti noi vuol dire tantissimo… e io porterò tutto questo sempre con me!”.
Parole che lasciano uno spiraglio per un futuro in biancorosso?
“Sicuramente il Padova ha la priorità di trattativa, ma aspetto di poter parlare con la società per capire eventualmente obiettivi e progetti prima di esprimermi… d’altronde i matrimoni si fanno in due”, sorride Campana.
