Serie A

Giulia Gresele: “Final Eight? Tante assenze, ma emozionante. Ora il derby”

Giulia gresele

“La vita è quella cosa che ci accade mentre siamo occupati a fare altri progetti” (cit.). Ormai il Granzette lo sa e davanti alle deviazioni di percorso risponde con l’arma più temibile che ci sia: il sorriso. Perché sarebbe stato facile lasciarsi prendere dallo sconforto con mezza squadra fuori uso nel momento più bello della stagione, ma le neroarancio hanno fatto sì che fosse lo stesso una festa. Anche se non con gli stessi contorni con i quali era stata programmata.
“Lunedì avevamo fatto tre ore di allenamento specifico e per un gruppo in cui tutte lavorano non si è trattato del solito impegno – racconta Giulia Gresele, – poi però una serie di piccole “sfighe” – vedi l’infortunio di Dayane e le varie assenze di chi è stato costretto a rimanere a casa – ha condizionato l’evento. Sono certa che con la formazione al completo avremmo potuto fare una gara diversa e battere la Lazio, ma dall’altra parte eravamo felici di essere lì per la prima volta e ho gioito per i gol di persone con le quali sono cresciuta negli ultimi 10 anni, sempre con gli stessi colori: veder segnare Costa e Mantovani è stata una grande gioia, sono felice anche per Ketty Gava che ha avuto la possibilità di giocare un tempo in Final Eight. Una ricompensa assolutamente meritata”.

Questo il punto più alto toccato dal Granzette fino ad oggi, ma tra poco – subito dopo il derby col Padova – ci sarà anche la “prima” nei playoff Scudetto, altro record societario.
“Pur essendo una gara ininfluente per le rispettive classifiche, si tratta di un derby e un derby è sempre una gara speciale. Loro arrivano in sofferenza numerica pur avendo trovato negli ultimi tempi quella compattezza che forse all’inizio non c’era, ma noi vogliamo gli ultimi tre punti della stagione regolare, prima di pensare ai playoff. Con molta probabilità ce la vedremo col Pescara – continua Gresele – ma va bene così: da quello che ho visto in Final Eight e dalle ultime gare, non lo vedo nella sua massima forma, a differenza ad esempio di uno Statte che non è mai stato meglio di così o di un Bitonto che vedo molto pericoloso. Poi magari arriverà in finale, questo non posso saperlo, ma la sensazione è che in questo momento gli manchi qualcosa perciò possiamo batterlo. E lo dico con convinzione, non con presunzione”.
Più o meno allo stesso modo, appena qualche mese fa, Gresele aveva pronosticato per le sue una stagione di riscatto.
“E così è stato – sorride. – A partire da mister Marzuoli, che sta facendo cose stupende, passando per le “storiche” e le nuove come Buzignani e Pereira, entrambe spaziali. Ho sentito dire che il bellissimo girone di andata sarebbe stato casuale, ma la realtà è che di casuale non c’è stato nulla e un Granzette al 100% può davvero far male a chiunque”.

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