Serie C

Es Chieti alla Final Four, Cecilia Nobilio: “Questa società merita il meglio”

Cecilia Nobilio

Dopo i successi in campo regionale (Coppa Abruzzo e promozione in A2), l’Es Chieti va a caccia della definitiva consacrazione in campo nazionale con la partecipazione alla prima Final Four della sua storia: primo step contro un’altra “deb”, la L84 Women, padrona di casa a Brandizzo. Poi, eventualmente, l’ultimo atto contro la vincente della sfida Futsal Academy-Futsal Ragusa. Cecilia Nobilio ha già vinto la competizione col Tiki Taka, ma ripetersi in neroverde sarebbe qualcosa di incredibile.

“Le motivazioni sono altissime e noi ci stiamo allenando perché il confronto con le realtà di altre regioni è la parte più interessante per quanto mi riguarda. Sette ore di viaggio da affrontare in giornata probabilmente giocheranno a loro favore, ma culliamo tutte il sogno di arrivare fino alla fine. Vincere è sempre emozionante, che sia campionato o altro però fa poca differenza: quel che conta sono le persone con cui percorri il cammino sino al traguardo”.


E la bella compagnia di certo non manca alla calcettista abruzzese, arrivata a gennaio in pianta stabile nel quartier generale teatino.
“Dopo i saluti al Tiki Taka, non nascondo di aver attraversato un periodo di buio nel quale avevo pensato di smettere di giocare. E probabilmente lo avrei fatto, se non fosse stato per l’insistenza di Barbara Silvetti e Soraya Cupido che ora ringrazio vivamente: ho ripreso con gli allenamenti e poi ho ricominciato a giocare e da lì la voglia di scendere in campo la domenica è aumentata sempre di più. Sulla fiducia in me stessa sto ancora lavorando – sorride – ma siamo sulla buona strada”.

Una strada che adesso conduce in Piemonte e che potrebbe portare alla conquista della Coppa Italia di Serie C.
“La società lo meriterebbe, lo meriterebbero tutte quelle persone che credono in noi e sarebbe il giusto premio anche per questa squadra: da mister Maione a tutte le ragazze che contribuiscono a creare un ambiente genuino, per il quale vale la pena dare tutto”.

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