Serie A

Bruna Marcon: “Il futsal è ciò che sono, la Lazio il mio posto”

Ci sono momenti nella vita in cui nasce l’esigenza di interrogarsi profondamente per rispondere ad una domanda tanto atavica quanto centrale nell’esistenza di ogni persona: chi sono davvero?
Un quesito, un moto d’animo, un’esigenza di recuperare la parte più autentica di se stessi. Ci sono tanti modi per trovare la nostra personale risposta. Per Bruna Marcon, è bastato tornare a correre dietro ad un pallone a rimbalzo controllato.

La vita mi ha portato, ad un certo punto, ad allontanarmi dal futsal scegliendo di percorrere altre strade. Credo che questo allontanamento sia stato però funzionale a farmi capire che il mio posto è qui, dentro un 40×20. E’ qui che devo stare. Ora, oggi, sono nel punto esatto in cui dovrei essere“. Il Futsal Femminile Cagliari ha restituito lo slancio perduto, ne ha stimolato il desiderio.

La Lazio, quest’anno, è la società del definitivo riconoscimento, del ritorno alla competizione di alto livello. “Per me è un sogno stare qui. Vivere tutto quello che sto vivendo, sentire di nuovo le emozioni che solo chi fa questo sport è in grado di sentire. L’opportunità di tornare a giocare e ricordarmi di chi sono davvero è fantastica“.

Le prestazioni in campo sono lo specchio di uno stato d’animo rappacificato, risolto nel momento. Tutto a disposizione di miater Chilelli e della causa biancoceleste. L’ultima uscita delle laziali ne è l’ennesima dimostrazione. Una prova di carattere contro un Tikitaka che, seppur rimaneggiato, rimane un avversario ostico da affrontare. “Abbiamo messo in campo quello che è stato preparato e studiato durante la settimana, principalmente sotto il punto di vista difensivo.

Sapevamo che loro giocano con un quattro zero ed è da questo che siamo partite, lavorando per non soffrire sulle marcature e sul possesso palla che esprimono molto bene. Noi, dal canto nostro, siamo molto efficaci nella difesa alta e con i piccoli accorgimenti abbiamo messo in atto per questa gara, siamo riuscite a fare molto bene. Due delle reti segnate partono proprio da qui, da una difesa giusta sulla pressione“.

Il gol che ha aperto il walzer delle marcature, porta proprio la firma di Bruninha. Il vantaggio, in diretta Sky, ha dettato la linea narrativa del match. “Per me sicuramente è stato speciale, l’atmosfera lì è davvero fantastica. Ma più che questo, è stata la prestazione della squadra a portarci alla vittoria. Non subire nessun goal e riuscire a segnarne quattro, ci fa piacere e rende palese il motivo per cui la Lazio è tra le prime del campionato. Se lo merita, ce lo meritiamo.

Certo, alle nostre avversarie mancavano due giocatrici fondamentali nella loro manovra, ma non per questo sono state facili da affrontare. Non ci potevamo permettere di adagiarci sulle loro assenze. Dovevamo solo scendere in campo e fare il nostro meglio per portare i tre punti a casa. E lo abbiamo fatto“. Rivolgendo lo sguardo a se stessa in campo, c’è la soddisfazione di chi non si sente mai arrivato.

Sono contenta delle mie prestazioni – analizza la numero 10 – Mi sento bene qui, ho preso fiducia una partita dopo l’altra e sento di essere in una condizione di continua crescita. Mi piace guardare chi ero nella prima gara di campionato, vedere quanta strada sono stata capace di percorrere, sapere che ho imparato tanto e che sono una giocatrice migliore ora. Ma non mi accontento mai, voglio sempre di più. Soddisfatta si, ma mai abbastanza“.

Un fine settimana di pausa ed ora è già tempo del doppio appuntamento ravvicinato contro il Granzette: prima in campionato e poi nei quarti di finale di Coppa Italia. Stesso avversario, partite differenti. “L’unica cosa che sarà uguale, sarà il nostro entrare in campo per vincere. La voglia di vincere non se ne va mai. Per questo affronteremo entrambe le gare concentrate e cercando di fare ognuna il nostro meglio.

Questa settimana abbiamo focalizzato l’attenzione alla partita di campionato che giocheremo in casa. Solo dopo penseremo alla Coppa. Credo che la parte tattica possa cambiare molto da una partita all’altra. Personalmente, non vedo l’ora di giocarla“.

Da quando Bruna Marcon ha deciso di riprendere gli scarpini e tornare a riempire i polmoni dell’ossigeno del futsal qui in Italia, non ha mai partecipato a quella che, a detta di tutti, è la competizione più entusiasmante dell’anno, più del campionato. Le sue compagne di squadra le avranno sicuramente raccontato dell’esperienza dello scorso anno, del grande cammino percorso dalle biancocelesti in Final Eight, forse anche dell’amarezza e dalla voglia di rivalsa arrivata dopo la finale disputata a Rimini.

E’ la mia prima Coppa Italia e sono molto in ansia. Molto davvero. Ma sono anche tanto motivata e concentrata. E’ uno spettacolo che esula dal campionato, una competizione completamente differente e che regala emozioni speciali. Per ora ne ho sentito solo parlare, adesso voglio sperimentarle sulla mia pelle, arrivando a Bisceglie nella mia miglior forma. Sarà speciale!“.

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