Serie A

Will aspetta il Falconara: “Athena, miracoli possibili solo se insieme”

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Nana korobi ya oki.
La cultura giapponese regala un’infinità di detti che possono essere tranquillamente utilizzati come mantra di vita. Mi vengono in mente la filosofia del kintsugi o dell’ikigai ad esempio. E poi questo, Nana korobi ya oki, cadi sette volte, otto rialzati.

Poche semplici parole che racchiudono un modo di interpretare la vita che scorre e che non è mai semplice.
Nel mondo del futsal, sponda Athena Sassari, questa sembra essere la linea d’azione scelta per questa seconda parte di campionato, un momento in cui, al miglioramento generale delle prestazioni, non corrisponde ancora quello dei risultati.
Una caduta, che necessita di resilienza e determinazione per potersi rimettere in piedi ed affrontare nuovamente la sfida. Consapevoli che l’equipaggiamento di base rimane il più leggero della categoria, se volessimo utilizzare l’immaginario legato al mondo dell’escursionismo.

Ma, come detto, cadi sette volte, otto rialzati. “Come squadra stiamo sicuramente meglio – analizza Jessica Will -nonostante non arrivino i risultati. Stiamo prendendo più consapevolezza di quello che siamo e che possiamo fare. Non è sicuramente facile arrivare a fine partita senza aver portato a casa neanche un punto, sapendo di aver disputato una buona gara. Ma dobbiamo focalizzarci su altri aspetti, su tutto il buono che stiamo riuscendo a creare, altrimenti diventerebbe tutto ancora più frustrante“.

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Gli aspetti sui quali focalizzarsi sono senza dubbio le prestazioni messe in campo con il Tikitaka prima e il Granzette poi. “Abbiamo disputato due buone partite, anche se non sono arrivati i tre punti. Stiamo crescendo sotto tanti aspetti, nonostante il tempo a disposizione per poter lavorare e migliorare diventi sempre meno. La Serie A, purtroppo e per fortuna, è così: non concede sconti. Per questo ci stiamo impegnando tutti al massimo per fare del nostro meglio ed essere soddisfatti di noi stessi. Partiamo dal buono: la fase difensiva è migliorata in modo esponenziale, abbiamo dimezzato il numero delle reti subite grazie alla nuova compattezza acquisita“.

Manca ora concretizzare le occasioni che si presentano nel corso delle gare. Will lo sa bene, tanto che le reti che hanno tenuto in piedi le speranze delle sarde nelle due gare appena disputate, sono proprio i suoi. Lo sa, ma non ne sente il peso. “Non vivo con la pressione di dover segnare e per questo mi sento bene. Il gol per me è un valore aggiunto, principalmente preferisco fare una buona partita e aiutare la squadra con tutta me stessa, in ogni modo che posso. Se mi chiedi se sono felice di segnare? Certo! Un gol è sempre un gol“.

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Ne avrà tremendamente bisogno l’Athena che, domani, si troverà ad affrontare la prima della classe: il Città di Falconara. Non ci si può nascondere. “Domani, come sempre, sarà una gara difficile per noi. Dovremo stare sull’attenti per tutti ih quaranta minuti. Sappiamo chi avremo davanti, le qualità e le esperienze che hanno le giocatrici del Falconara. Noi ovviamente proveremo a fare la nostra gara, con grande rispetto verso noi stesse e verso le avversarie, partendo dalla buona fase difensiva che abbiamo raggiunto“. Cercare punti con un avversario simile è impresa sicuramente ardua. L’obiettivo però è chiaro. “Restare in partita fino all’ultimo secondo per poter uscire dal campo a testa alta, sapendo di aver fatto il massimo. Ciò che dobbiamo fare è semplice: giocare l’una per l’atra, perché è solo insieme che possono essere possibili anche i miracoli“.

Foto Divisione Calcio a 5

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