Luciani, carattere targato CdF: “Determinazione, competitività, resilienza”

Una domenica di riposo. Nessuno stop forzato, nessuna causa di forza maggiore. Semplicemente una domenica di riposo. Una rarità in questo nostro mondo del futsal.
C’è chi la passa in famiglia, chi ne approfitta per visitare qualche luogo che non si ha mai l’opportunità di vedere, chi entra nei palazzetti solo da spettatore. In ogni caso, si ripongono per una domenica gli scarpini nella scarpiera, nessuna maglia da gara. Solo tempo a disposizione per respirare prima di un mese che necessita buoni polmoni per un’apnea di calcio a 5.

Una domenica di riposo. Nessuno stop forzato, semplicemente una domenica di riposo. C’è chi l’ha passata in famiglia, chi con gli amici, chi ne ha approfittato per un breve viaggio. In ogni caso, per un fine settimana gli scarpini sono rimasti nella scarpiera e le maglie di gara riposte nell’armadio. Una pausa, quella del fine settimana appena trascorso, funzionale a riprendere fiato ed energie. Un respiro pieno di calma, tranquillità e perché no, spensieratezza, utile per ricaricare le batterie e generare nuova spinta per un aprile carico di impegni ad alto tasso di competizione. Del valore di questa pausa viene sottolineata anche da Sofia Luciani.

“È importantissimo avere occasioni di riposo sia dal punto di vista fisico ma soprattutto dal punto di vista mentale – commenta la numero 10 citizen -. La stagione è lunga e faticosa e qualche giorno di riposo ogni tanto, durante l’arco della stagione, è necessario per arrivare lucidi e sereni fino alla fine“. Soprattutto se quello che si prospetta davanti nel cammino, è proprio lo sprint che condurrà all’imminente Coppa Italia e successivamente alle finali scudetto.

Il Città di Falconara si appresta ad immergersi nel periodo più caldo dell’anno con una consapevolezza e una tranquillità in più: Il capitano è tornato a disposizione di mister Neri. “Mi sono ripresa dopo una distorsione alla caviglia in allenamento – spiega – che mi ha tenuta per un po’ lontana dal parquet. Ora però, sono tornata in gruppo stabilmente”.

Nel tempo utile per scendere in campo nello scorso turno di campionato, nel quale il Città di Falconara si è trovato nella condizione di affrontare l’Italcave Real Statte a ranghi più che ridotti. Fuori le portoghesi per gli impegni nazionali, fuori Taty per lo stesso motivo, senza Pato per il turno di squalifica rimediato contro il Granzette. E’ toccato fare gli straordinari un po’ a tutti in una gara per nulla facile. Se è vero che le marchigiane sono rientrate a casa con un solo punto, arrivato grazie alla rete di Sofia Luciani appunto, ciò che davvero è uscito fuori è il carattere targato citizens. Questione di cazzimma direbbe Erika Ferrara.

“La determinazione, la voglia di raggiungere un obiettivo, la resilienza, sono elementi importantissimi. Ce li abbiamo? Spero di si. Contro lo Statte è stato così, vediamo quello che dirà il campo nei prossimi mesi. Sapevamo che questa gara era importantissima per la classifica finale. Facendo due conti, un + 3 in caso di sconfitta con lo Statte o un + 4 con lo scontro diretto la prossima settimana fa molta differenza, infatti anche perdendo lo scontro diretto con il Pescara ci siamo date la possibilità di avere ancora il destino nelle nostre mani per il primo posto in regular season, giocando l ‘ultima partita in casa con la Kick off” .

La necessità aguzza l’ingegno come si dice. “Ci siamo presentate a questo appuntamento importante in grossa emergenza è vero, ma questo è stato un grandissimo stimolo per chi è sceso in campo. E’ stata un’occasione per dare delle risposte importanti a noi stesse e anche al mister. Mi è piaciuto l ‘atteggiamento della squadra sempre positivo, e mi è piaciuta la mentalità e la testa che abbiamo usato per affrontare questa gara.

Ne approfitto per fare i complimenti alle più piccole, Silvia ed Anthea, che in questo periodo sono state più volte chiamate in causa e nonostante la poca esperienza nella categoria, si sono fatte trovare pronte dando una grossa mano alla squadra“. E’ innegabile che le baby citizens abbiano dimostrato talento e carattere, aprendo la via del futuro in via dello Stadio. Oltre a Praticò e Polloni, tutto il gruppo, Luciani su tutti, ha dovuto fare gli straordinari, tirando fuori grinta e polmoni. “Ma direi che in questo caso più che di polmoni è una questione di testa. Tutte sapevamo, prima di giocare, che non avevamo cambi a disposizione.

In questo caso vanno gestite le energie e il fiato per portare a termine la gara, cercando di capire il momento della partita e cercando di lasciare qualche riserva per i momenti finali che sono quelli più difficili: riducendosi le energie scende anche la concentrazione e c’è il rischio di compromettere tutta la partita“.

Archiviata la trasferta pugliese, prima di affrontarne un’altra di ancora maggior valore, c’è il Pescara sul cammino del Città di Falconara. Sarà di nuovo quello di Sky il palcoscenico dedicato alla ventunesima giornata di campionato. Si preannuncia spettacolo in quel di Salsomaggiore. “Entriamo in una settimana importante. Da martedì, dopo tanto tempo, ci siamo ritrovate al campo al completo e c ‘è tantissimo lavoro da fare sia per preparare la difficile partita con il Pescara sia per cominciare a preparare la Coppa visto che il tempo a disposizione sarà pochissimo“.

E visto che il CdF scenderà in campo con il desiderio di difendere il trofeo conquistato lo scorso anno per la prima volta. Il primo titolo della storia della compagine marchigiana. ” La Coppa Italia è una competizione particolare: tutte gare a eliminazione diretta quindi tanta emozione e tanta adrenalina concentrate in poco tempo.  Cosa mi aspetto? Una squadra capace di lottare fino alla fine per cercare di mantenere il titolo vinto lo scorso anno. Non mi dimenticherò mai il momento della premiazione in cui ho alzato la Coppa. Sia per me che per la società rappresentava il primo titolo vinto, il primo trofeo conquistato e alzato al cielo. Non si può dimenticare“.