Serie A

Tutto cuore Lazio. Denise D’Angelo: “Onorata di difenderne i colori”

Onore. “il sentimento della propria dignità, la coscienza dell’alto valore morale che ha la buona reputazione, e di conseguenza il costante desiderio di non demeritarla, nel possesso di quelle qualità che procurano la stima altrui, come l’onestà, la lealtà, la rettitudine, la serietà e di quelle altre che a ciascuno impone il suo particolare stato; considerare come fatto essenziale per il proprio orgoglio”.
La definizione è presa dall’enciclopedia Treccani, ma per Denise D’Angelo potrebbe racchiudersi tutto in una parola: Lazio.

Onore e orgoglio sono i caratteri distintivi del pivot classe ’90 biancoceleste che, la Lazio ne indossa i colori e la pelle. “E’ casa mia. Sto più al campo che a casa con la mia famiglia. Quindi non è una seconda casa, è proprio la prima. E mi sento totalmente rappresentata da questa società che vive il futsal a 360 gradi, non si limita alla femminile.

Tutto è importante: prima squadra maschile e femminile, settore giovanile maschile e femminile, lo staff. Per chi come me è malato di calcio a 5 è un bell’ambiente e mi trovo perfettamente a mio agio. Ciò che racchiude tutto è la passione per questo sport, e qui ce n’è davvero tanta. Tutto parte da Daniele Chilelli, colui che ha creato tutto questo, lui che ha un amore smisurato per il futsal.

Per questo, ritrovarsi a lottare per questa maglia e per questa società è un onore. E io sono eternamente onorata di poter difendere l’aquila che portiamo sul petto

Che scenda in campo per quaranta minuti o solo per qualche giro di lancette, poco importa. Non è il tempo, nella sua accezione di gioco, a fare la differenza. Si è per la Lazio, a prescindere, in ogni modo, parte integrante ed ingranaggio fondamentale. “A prescindere dal minutaggio in campo, anima e cuore sono sempre presenti. Credo che si possa essere utili e importanti per la squadra in qualsiasi modo e chiunque può dare il proprio contributo al raggiungimento dell’obiettivo finale.

Cerco di fare il possibile ovunque mi trovo, in tribuna, in panchina o in campo. Ci metto sempre tutto il cuore in quello che faccio, il cento per cento delle mie capacità, ed è questo che cerco di trasmettere alle mie compagne, visti anche i tanti anni di permanenza in questa società e l’esperienza che, mio malgrado – scherza – viene anche dall’età anagrafica“.

Il ruolo di vice capitano non è un caso quindi. E’ il riconoscimento di una dedizione totale ed incondizionata. “E’ stato emozionante indossare la fascia di capitano contro lo Statte, vista l’assenza di Cecilia Barca. Un onore senza dubbio. Ma quello che davvero lo è, è far parte di questa realtà nella quale tutto, ma davvero tutto quello che ho e che posso, è a disposizione delle mie compagne, della mia squadra“.

Un contributo di cui la compagine di mister Chilelli non vuole fare a meno. Denise è Lazio così come Lazio è Denise D’Angelo. Ed è proprio la numero 19 a fare il quadro dell’ultima settimana vissuta dalle sue, tra recupero contro l’Athena e turno di campionato contro il Padova.

Mi aspettavo insidie dalla partita con il Sassari. Quando si va in trasferta, soprattutto quando si viaggia in aereo, è sempre tutto un pochino più difficile. Non mi aspettavo però fosse così complicata. Siamo state un po’ sfortunate o poco brave a portare subito la partita dalla nostra parte. Abbiamo provato in tutti i modi a fare gol senza riuscirci, finendo spesso sui legni della porta. E’ normale che, quando non riesci a concretizzare le occasioni che si creano, subentra un pochino di nervosismo e le nostre avversarie sono state brave a sfruttare l’occasione.

E’ stata una partita senza dubbio particolare. Fortunatamente, a pochi minuti dalla fine, la strategia del portiere di movimento ha dato i suoi frutti, siamo riuscite a trovare il vantaggio e da lì, ad incrementarlo. La prestazione è stata una conseguenza di tutti questi fattori, un po’ al di sotto del nostro standard, sicuramente poco lucida“. L’analisi, quella invece si, è cristallina.
Poco tempo per recuperare e subito testa al sedicesimo turno.

L’obiettivo è ovviamente vincere con il Padova. Soprattutto perché giochiamo a Fiano e il fattore casa è stato spesso determinante quest’anno. Non vogliamo deludere le aspettative. Oltretutto giochiamo con una squadra posizionata sotto di noi in classifica, quindi i tre punti sono ciò che vogliamo guadagnare”. Ma non solo. “La prestazione deve essere convincente, soprattutto dopo quella messa in campo con il Sassari, abbiamo bisogno di giocare bene. L’obiettivo principale per me dev’essere proprio questo: spostare subito l’equilibrio dalla nostra parte e mettere la partita in discesa“.

Fischio di inizio ore 18 di questo sabato. La grinta, l’onore e l’orgoglio di Denise D’Angelo sono già al Sandro Pertini.

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