Serie A

Il derby d’Abruzzo secondo Vanin: “Appassionare le persone, la vera vittoria”

C’è aria di derby in questa soleggiata domenica di metà febbraio sulla costa abruzzese.
Tikitaka Francavilla e Futsal Pescara scenderanno in campo alle 18 nel remake del girone di ritorno di quella divertentissima partita che ha preso vita solo qualche mese fa al Pala Rigopiano.

Ne parlo al bancone del bar della casa sportiva del Tikitaka, il PalaRoma, davanti ad un caffè, con Debora Vanin.
Quando Vanin fa squillare il tuo smartphone non si può non rispondere in fondo. Potrebbe quasi essere paragonata alla chiamata di una divinità. Qualche metro più in là, se le cantano a colpi di palleggi e schiacciate, le ragazze della Ceteas Volley Montesilvano, impegnate contro la Dannunziana Volley in quello che è il derby dell’Adriatico della pallavolo femminile.

E’ così questo fine settimana, è derby time un po’ per tutti. E se ne sta accorgendo anche la comunità francavillese.

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In questi giorni infatti, articoli di giornale, spot radiofonici, vele per le strade della città, hanno animato la vita del piccolo centro abruzzese in riva all’Adriatico.
Abbiamo voglia di giocare e di farlo bene. Divertendoci e divertendo. Come all’andata. Bada bene, questa bella esposizione mediatica degli ultimi giorni, ha un solo obiettivo: offrire l’occasione alle persone di entrare in un palazzetto e assistere ad una bella partita di calcio a 5 femminile. Se anche solo una persona tornerà, si appassionerà alla disciplina, sarà questa la vera vittoria“.

Nessuna velleità da grandeur, niente di presuntuoso. C’è solo quella voglia matta di gridare al mondo quanto è bello il calcio a 5. “Questa mattina (ieri rispetto al tempo di uscita dell’intervista), abbiamo fatto una bella passeggiata tutte insieme, per le vie di Francavilla, sul lungomare, assieme ad una vela sponsorizzante la gara. Il meteo ci ha dato una mano, offrendo un sabato mattina di sole e caldo.

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Vogliamo invitare tutti al PalaRoma, perché sappiamo sarà una gara in grado di appassionare le persone. Per quel che riguarda il risultato, ce la metteremo tutta per replicare la prestazione dell’andata certo, ma ciò a cui puntiamo è portare quante più persone al palazzetto. Questo è il momento di costruire, di  piazzare un mattone dopo l’altro, di lavorare per creare una realtà sportiva presente sul territorio, affidabile, duratura.

Una squadra che parta dal momento presente per diventare tradizione. Il campionato che stiamo disputando e i risultati ottenuti fino ad ora, ci stanno aiutando molto in quest’ottica. Capirai bene che vedere una squadra che gioca bene e che diverte, rende le cose più semplici“.

La presenza di un quintetto stellare come quello del Francavilla, è un’ulteriore dichiarazione della volontà costruttiva e propositiva che anima la società del presidente Tiberio. Un’azione che si sviluppa su più fronti. Uno è quello del gioco, appunto, e della crescita delle giovani calcettiste in rosa. “Vivere partite di questo calibro, per noi che abbiamo tanta esperienza, è forse più semplice. O meglio, sappiamo come affrontarne i momenti, anche quelli più complicati da attraversare.

 

Tutto questo è al servizio del Tikitaka e delle nostre giovani compagne di squadra. Tutte vogliamo che il movimento sia ricco di giocatrici in gamba, capaci, determinate e innamorate della disciplina. Appassionare le persone poi, viene da se. E’ un’azione globale, che non riguarda solo il campo. C’è bisogno di uno sviluppo a livello gestionale, a livello di organizzazione regionale, nazionale e, soprattutto, è necessario puntare fortemente sulla scuola calcio per poter dare un senso a ciò che facciamo noi oggi e un futuro al calcio a 5, femminile nello specifico“.

Un obiettivo che si raggiunge partendo dal basso, dalla promozione sportiva nei piccoli, dalle scuole. E creando un legame di appartenenza. Con la squadra, con lo sport. “Se non si parte da piccolini, con qualsiasi sport, non ci sarà futuro sportivo per nessuna disciplina. Prendere giocatori e giocatrici dall’altro lato del mondo può pagare nel breve periodo, può aiutare nello sviluppo di qualcosa che già c’è, ma se contestualmente non ci si impegna nella costruzione dal basso, tutti gli investimenti e gli sforzi saranno fini a se stessi, fallimentari.

Offrire ai piccoli e ai giovani l’opportunità di conoscere e provare lo sport nelle sue declinazioni è la chiave per la sopravvivenza. Non solo sportiva ma anche personale. Non sta a me sottolineare l’importanza della pratica sportiva nello sviluppo fisico e relazionale dei giovani. 
Ci vuole molto tempo, lo so, e i risultati sono a lunghissima scadenza, il che scoraggia ad investire in questo senso. Ma è l’unica via. 

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Andando più nello specifico delle realtà di calcio a 5 italiane, oltre a tutto questo, si vince lì dove si riesce a creare un senso di appartenenza della comunità. Anche questo è un lavoro lento, che richiede impegno, ma che ripaga. Immagino la gara contro il Pescara, il derby. Sarà certamente differente rispetto all’andata. Loro sono cresciute molto e noi siamo pur sempre una neo promossa.

Se ripenso però al PalaRigopiano gremito di persone, ho ancora i brividi sulla pelle per quanto i nostri sostenitori fossero partecipi della gara. Non assistevano passivamente, erano proprio in campo con noi. Uno scambio campo/spalti e viceversa che ci ha spinte e motivate ancora di più. Vogliamo che questa diventi la normalità. Non solo nostra, ma di tutti. Quindi che posso dire ancora? Ci vediamo tutti al PalaRoma no?

Potrei mai aggiungere qualcosa? Pago semplicemente il caffè e la ringrazio. Si, ci vediamo tutti al PalaRoma.

 

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