Una domenica in casa del Pescara campione d’Italia e del terzo miglior portiere al mondo. Di motivi per presentarsi in Abruzzo con un certo timore reverenziale ce ne sarebbero stati a sufficienza, eppure Denise Carturan e il suo Padova sono usciti dal PalaRigopiano a testa alta, replicando la bella prestazione (anche se senza punti) sfoderata all’andata.
“Quello che più ci interessava – sottolinea l’estremo difensore biancoscudato, a 3 esami dal completamento degli studi in ingegneria aerospaziale con una tesi sui detriti spaziali – era riscattarci della brutta gara contro il Città di Falconara: far vedere di non essere quella squadra che ha perso male tra le mura amiche e di aver fatto reali passi avanti. Il mister ci aveva chiesto di dimostrare anche in campo di essere quel gruppo coeso che c’è fuori e lo abbiamo fatto: se in passato si è spesso parlato di un Padova in partita solo a metà, stavolta abbiamo retto per tutta la gara”.
L’esultanza per una chiusura in scivolata a pochi secondi dalla sirena e i sorrisi che hanno comunque accompagnato la trasferta abruzzese sono i segnali inequivocabili di un gruppo che lotterà fino all’ultimo secondo per il mantenimento della categoria.
“Con un solo punto in classifica, è facile che si creino malumori. Invece, noi ci siamo strette ancora di più: nonostante ci siano pochi cambi, abbiamo trovato la forza necessaria per fare il nostro, incitandoci a vicenda. Ora conta solo cercare di portare punti a casa, cercando di limitare il più possibile i nostri alti e bassi e di trovare equilibrio nelle prestazioni”.
Come farlo contro la corazzata Lazio? Sicuramente ripartendo dai 40’ di Pescara e dalle parate di una super Carturan.
“Come sapete, sono passata dalla C alla Serie A direttamente, ma grazie ai miei preparatori – Daniele Signorelli prima e Alessandra Onofri ora – ho subito trovato fiducia e riesco sempre ad entrare in campo con la giusta tranquillità, perché mi incoraggiano anche quando sbaglio. A questo ha contribuito tanto anche mister Campana: dal suo arrivo c’è stata una rivoluzione positiva, è tutto più facile e siamo felici che sia qui.
Tornando alla partita – continua Denise – nessuna di noi si è arresa e nessuno di noi lo farà sabato: sarà di nuovo una sfida contro un’avversaria a +25 punti in graduatoria, ma noi continuiamo a credere nella salvezza. Finché remiamo tutte dalla stessa parte, so che potranno realizzarsi anche quei sogni che ora sembrano impossibili”.
Foto: Denise Nicolato
