Niente Final Eight per l’Audace Verona, con la speranza di qualificazione che si è infranta contro un doppio scoglio: il pareggio tra Lazio e Bisceglie da una parte e la sconfitta al Palalupatotina contro il Tiki Taka Planet, dall’altra. A fare i conti con quanto accaduto è Benedetta De Angelis, che ci offre una chiave di lettura personale, ma perfettamente condivisibile.
“Inutile trovare giustificazioni ad un risultato così pesante: ci sono stati momenti in cui siamo riuscite a fare pressione mettendo l’avversaria in difficoltà, ma poi siamo crollate. Prima a livello fisico, a causa dello stop legato al Covid e al rinvio della gara di domenica che ci avrebbe permesso di rimetterci in carreggiata, poi mentalmente, quando abbiamo visto che la maggior parte dei loro attacchi si trasformava in gol. Mi hanno davvero impressionata per cinismo, qualità che non ho notato in tante altre squadre, seppur di massimo livello. Anche per questo – continua l’analisi dell’abruzzese – incassare 11 reti non deve farci sottostimare: può capitare di perdere largo contro una neo-promossa, così come ci è capitato di sfiorare il pareggio in casa Falconara a pochi secondi dalla sirena”.
Non che la Coppa Italia fosse un obiettivo esplicitato alla prima esperienza delle rossonere in A, ma un pizzico di amarezza rimane.
“Peccato ritrovarci nella condizione di non essere padrone del nostro destino per pochi punti: ad esempio, quelli mancati con la Kick Off, dopo una partita dominata che non siamo state in grado di vincere, o quelli del Granzette, nel derby della seconda giornata. Le squadre contro le quali possiamo giocarcela, attualmente, vanno dal 6° al 10° posto perché siamo ancora troppo altalenanti e discontinue. Come si migliora? Cercando equilibrio nelle prestazioni, soprattutto nelle gare che possiamo e dovremo vincere, ed in questo può essere utile avere in mente chi siamo: pensare al potenziale o a proiettarci – sia dall’interno che dall’esterno – verso ciò che forse un giorno saremo, non ci permette di valorizzarci nel presente o di lavorare sui limiti”.
Quelli palesati mercoledì, intanto, potranno essere usati per correggere il tiro nel più breve tempo possibile, in vista dell’arrivo delle campionesse di Coppa e Supercoppa del Falconara.
“Prendiamo la gara col Tiki Taka e la usiamo come esempio negativo – sorride De Angelis. – Psicologicamente sarà dura affrontare un’altra corazzata, ma da quel poco che ho imparato, so che è tutto imprevedibile: mi aspetto una grossa reazione da parte di tutte, questo sì, per risollevare l’umore e per riattivare un trend positivo che ci accompagni verso quelle sfide che non potremo sbagliare”.
Foto: Federica Arca (Audace Wave)