Se non fosse stato per lo stop imposto dalle positività al Covid-19, nel momento in cui queste parole stanno prendendo vita sul una bianca pagina virtuale, il Bisceglie Femminile si troverebbe negli spogliatoi del palazzetto dello sport di Fiano Romano, preparandosi alla sfida contro la Lazio.
Non vola nessuna aquila nel cielo però, piuttosto ci si limita a guardare fuori dalla finestra nell’attesa che passi la nottata dal cielo pandemico.
“Sembrava una situazione superata” commenta Susanna Nicoletti “invece si registra di nuovo un alto numero di contagi“.
E’ come quando sei vicino al traguardo e poi, all’improvviso, questo viene spostato più lontano, con la strada che conduce alla meta che subisce una clamorosa impennata. “Sinceramente c’è un po’ di rammarico per il rinvio della gara, ma sappiamo bene qual è il momento che sta vivendo il nostro Paese in generale. I numeri parlano chiaro. Per fortuna almeno nel nostro caso ci sono sintomi lievi“.
Il Bisceglie è infatti una delle tante società che ha registrato casi di positività accertata, trovandosi così nella necessità di dover rinviare l’undicesimo turno di campionato. Mi chiedo, sarebbe stata più consona una sospensione ufficiale?
“Sicuramente c’è gente più preparata di me sull’argomento – incalza capitan Nicoletti – ma credo che, vista la situazione, si sarebbero almeno dovuti mettere i tamponi obbligatori il venerdì prima della gara, come è stato fatto un anno fa, e poi si, spostare il tutto di due o tre settimane. Sarebbe stato l’ideale. Credo che la salute venga prima di ogni cosa“.
La realtà, però, è un’altra e a noi non resta che continuare a parlare di calcio a 5 nell’attesa di poter tornare al rimbalzo controllato del pallone sul parquet. L’occasione è giusta per poter fare una piccola analisi dell’ultima gara disputata dalle neroazzurre. Una sconfitta cocente, tra le mura amiche del PalaDolmen, contro l’Audace Verona. “Una partita un po’ strana sinceramente. Purtroppo nell’ultimo periodo ci capita spesso di essere punite ad ogni minimo errore.
Chi ha visto la gara sa bene che si è giocato ad un’unica porta. Il Verona è stato cinico e ha difeso bene il risultato. Noi, come spesso ci capita, non riusciamo a concretizzare ciò che creiamo. Ma adesso è inutile recriminare, dobbiamo ritrovare la serenità e pensare al prossimo match, facendo tesoro delle lezioni che abbiamo appreso dalle ultime partite. Io credo molto in questo gruppo, vedo come lavoriamo duramente in settimana. Sono sicura, ci rifaremo“.
Poche parole per un’analisi lucida del momento vissuto dal Bisceglie. La consapevolezza di una giocatrice, un capitano, che ne ha viste e vissute tante. Ora, la parola d’ordine è: sfruttare tutto ciò che si ha, anche il tempo di pausa. “Appena potremo, torneremo a lavorare come sempre. Ora non possiamo vederci, siamo in quarantena. Ciò però non ci ha impedito di poter avere un momento di confronto tra noi, anzi, paradossalmente ce ne ha dato modo. Non vediamo l’ora di ripartire a mille, perché ci aspettano mesi intensi, ricchi di partite importanti per il nostro cammino“. Il primo traguardo da raggiungere?
La qualificazione in Final Eight, competizione che vedrà proprio in Bisceglie la sua sede di svolgimento. E chi, meglio di Nicoletti, con le sue cinque Coppe Italia in bacheca, sa come si arriva e si affronta una sfida così entusiasmante. Lo sa bene anche il suo pupazzino delle medaglie, in attesa di riceve al collo l’ennesimo riconoscimento.
“Sarebbe davvero un sogno poter vivere la competizione più bella di tutte in casa nostra. Noi ce la metteremo tutta, davvero tutta. Il pupazzetto spera sempre in una vittoria. E io? Io mi alleno sempre per vincere“. Prima del recupero contro la Lazio, però, sarà la Kick Off il prossimo ostacolo da superare. Susanna Nicoletti non ci gira intorno.
“La Kick Off ha bisogno di punti? Beh, noi di più!“.
A ben vedere, sembra quasi una dichiarazione di guerra sportiva.
Se al posto della pecora Dolly avessero clonato Susanna Nicoletti, adesso tutto il mondo conoscerebbe e sarebbe innamorato del calcio a 5 femminile, italiano nello specifico. Nonostante tutti i successi inanellati, la numero 5 biscegliese arrivata non si sente mai. Forse è questo il segreto del suo successo. Ed è così che analizza il cammino delle sue fino ad ora. “Per indole non sono mai soddisfatta, credo sempre che si possa fare meglio o di più. Sicuramente questo è uno dei campionati più difficili e incerti di sempre, dove anche le squadre che in teoria dovevano spaccare il campionato stanno trovando delle difficoltà. Noi ad inizio stagione non ci siamo posti obiettivi, visti gli importanti cambiamenti avvenuti tra staff e rosa. Però credo che in questi mesi abbiamo lavorato bene. Dobbiamo solo credere di più in quello che possiamo fare – conclude sicura -, è tutta questione mentale“.