Serie A

De Siena, il TikiTaka e il primo gol in Serie A. La luce in fondo al tunnel

La luce in fondo al tunnel.

Siamo in fondo al tunnel? Non lo so, intanto siamo.

La luce in fondo al tunnel per Rebecca de Siena si chiama TikiTaka Francavilla. Un anno iniziato con il verde Florida, il campionato di A2, quello di under 19 e la prospettiva di giocare la Supercoppa di categoria contro l’FB5, la rivincita della Finale Scudetto che ha visto le abruzzesi arrendersi alle romane sul parquet proprio del PalaRoma. In tutti questi mesi, l’ombra di difficoltà societarie che hanno reso gli animi inquieti. Fino all’amaro epilogo del ritiro dal campionato poco prima del 22 dicembre 2021 che ha gettato le atlete nell’incertezza del futuro. Il tunnel, appunto.

E’ qui che arriva, finalmente, il TikiTaka. Dalla Serie A2 alla Serie A in un tuffo ad occhi chiusi verso il futuro. L’esordio contro la Lazio, la prima gara ufficiale giocata con la maglia giallorossa, fino al primo gol in Serie A. E che peso specifico quel gol. In casa, contro la Kick Off, la rete del pareggio. 1-1.

Esultanza tracimata giù dagli occhi. Lacrime di liberazione, come se Rebecca si fosse scrollata di dosso la zavorra della difficoltà emotiva degli ultimi mesi. Potrei metterci tanto del mio, ma, in questo caso, così come quelle gocce di sale, le parole di De Siena non conoscono barriere. Il palcoscenico è tutto suo oggi.

Rebecca De Siena

Il Tikitaka non è stato un fulmine a ciel sereno.  Il Presidente Marco Tiberio mi aveva contattata già nel 2018, quando l’Az giunse al capolinea proprio dopo aver raggiunto la promozione in Seria A. Era per me un anno importante, in cui dovevo decidere se ripartire da zero in una nuova squadra oppure affidarmi ad un progetto che stava nascendo. Ad agosto di quell’anno avvenne il primo incontro con Marco in presenza dei miei genitori, lui spese parole bellissime per me e per il mio futuro calcistico e mi parlò di un progetto che da lì a poco sarebbe approdato in serie A. Ma quello evidentemente, non era ancora il momento giusto così decisi di prendere una strada diversa, il Florida.

In poco tempo il nostro, divenne il derby abruzzese più importante del campionato, le ragazze del Francavilla erano le più forti e giocare contro di loro era sempre entusiasmante. Abbiamo sempre perso, tranne la prima partita in cui abbiamo pareggiato a causa di un mio autogoal -sarà stato il destino -. In poco tempo il Tikitaka ha scalato la classifica di serie C vincendo coppa dopo coppa, arrivando in A2, categoria nella quale ci siamo nuovamente ritrovati a scontrarci continuando a perdere nelle competizioni fin quando, in soli 2 anni, la squadra di Marco Tiberio trionfa per l’ennesima volta raggiungendo la massima categoria.

Lo ammetto, non è mai stato facile vederle vincere ma un avversario deve saper pur riconoscere quando applaudire chi merita, e loro lo meritavano. Per tutto questo tempo Marco è stato un appuntamento fisso all’inizio di ogni stagione, ma nonostante ne fossi lusingata, ho continuato a scegliere il mio gruppo e la squadra a cui sono stata legata per 4 anni. Avrei continuato a sceglierla dinanzi a tutto, anche davanti a un progetto che si stava già realizzando.

Rebecca De Siena

Il nostro momento, quello giusto, è arrivato quando ciò in cui avevo tanto creduto è crollato davanti agli occhi di tutti. Così senza pensarci due volte, l’istinto e la passione verso questo sport mi hanno spinto a non avere più dubbi sulla strada da intraprendere. A quel punto sono stata io a cercare Marco, tramite Ilaria e Marica, ex dirigenti del Florida. Perché? Perché non è facile tornare indietro avendo il timore di non essere più considerata, da lui, un importante giocatore.

Queste due persone sono state un punto di riferimento nel farmi oltrepassare questo pensiero. È soprattutto a loro che devo tutto questo. Ma come mi dice Marco: “non rinnegare le scelte che hai fatto in passato, perché ti hanno comunque insegnato qualcosa” ed io infatti non rinnegherò mai niente, anzi ringrazierò sempre il Florida, non dimenticando però che c’è un futuro da costruire ed io oggi sono certa che sono questi i colori con cui lo farò“.

L’avete mai vista giocare Rebecca? Mi è capitato di incontrarla più volte sui campi, tra Under 19 e Serie A2. A fronte di un’apparente timidezza, in campo vien fuori un carattere da giocatrice d’esperienza, da leader. Sicura e determinata. Tanto da non aver paura di esordire con “le grandi” a pochissimi giorni dal suo ingresso nella rosa giallorossa. Pochi minuti e un gol sfiorato. Si erano dati appuntamento tra le mura amiche del PalaRoma però. Che, segnare in casa, ha tutto un altro sapore.

Rebecca De SIena

Il goal realizzato contro la Kick Off, è stato qualcosa che non ho ancora realizzato fino in fondo. È stato un mix inimmaginabile di emozioni altalenanti e contrastanti. Mi è sembrato di giocare la prima partita, e un po’ in realtà lo era, perché per la prima volta ho giocato davanti al bellissimo pubblico di Francavilla, anche se purtroppo per le nuove normative non era neanche al completo.

Sarà stata la voglia di farmi notare dai tifosi, di trasmettere a loro ciò che loro trasmettono a noi, sarà stata la voglia di riscatto nei confronti di quel goal mancato nella partita contro la Lazio, la frenesia di una ragazza di venti anni che non voleva deludere il proprio mister. Così mi sono detta, prima di iniziare: “Oggi lo devi fare per te, e per chi crede in te.” Ed è quando la palla è entrata in porta che il cuore è uscito dal petto.

L’ho guardato e riguardato, ho visto il replay, eppure ero sempre io ad aver messo la palla in porta. In quel momento penso di aver urlato più del cronista che contemporaneamente esultava esclamando il mio nome. In un secondo mi sono ritrovata in un abbraccio di tre delle più grandi calciatrici al mondo, un pubblico intero ad applaudire, il mister e le mie compagne di squadra ad esultare come se fosse il goal della vittoria, e a quel punto trattenere le lacrime non sarebbe servito a nulla. Non volevo mostrarmi piccola, incapace di gestire le emozioni, ma nello stesso tempo penso non ci sia cosa più bella che reagire così quando si tratta di futsal, e soprattutto quando si tratta del primo goal in serie A.

Forse questa è una di quelle cose che ti capitano una sola volta nella vita, ma io in realtà, spero di non abituarmi mai a tutto questo. Non sarò mai abbastanza grata alle persone che circondano questo magnifico sogno, ma di sicuro lavorerò giorno dopo giorno per imparare sempre di più, e qui posso farlo al meglio“.

Scherzo con lei, le avevo dato appuntamento per un intervista al suo primo gol. Ed eccolo. Un nuovo messaggio per un nuovo appuntamento, il primo gol su Sky. Zero pressioni però eh.
L’andamento della pandemia, però, ha rimandato di un paio di settimane il debutto sul grande schermo della numero 23 giallorossa.

Sky è una delle cose più belle della serie A, l’aspettavo da tanto e l’idea di poter calcare quel campo domenica mi travolge da una settimana.
Avevo già avvertito tutta la mia famiglia, che purtroppo ho lontano da qui, che domenica sera avrebbe potuto guardarmi in tv, ma la sfortuna però, ha voluto rimandare il nostro primo appuntamento.

Ma tutta questa bellezza e questa voglia di giocare su una piattaforma del genere, è sicuramente da mettere in secondo piano rispetto a quello che come paese stiamo affrontando. In merito a questo, ci tengo a sottolineare che la salute è sempre la cosa più importante e in periodi come questi bisogna tutelare se stessi e chi si ha intorno. Per cui, mi auguro che presto torneremo a riempire i palazzetti perché questo sport ne ha bisogno, e noi abbiamo bisogno di questo sport“.

Rebecca De Siena

Un augurio condiviso da tutti. Il futsal, vissuto dal vivo, ha tutt’altro sapore, genera tutt’altra emozione. In questo caso, l’attesa non è affatto il piacere, ma, questo si, contribuirà a rendere ancora più bello il momento in cui torneremo a riempire i palazzetti respirando futsal a pieni polmoni. Bisogna aspettare ancora però. La lunghezza di questa attesa, dipende tutta da noi.
Nel frattempo, si pensa al futuro, si fissano obiettivi, ci si prepara. Si cresce. Si sogna, fortissimo.

Il mio primo obiettivo in assoluto è quello di diventare una giocatrice di riferimento un giorno, ma per questo ci vorrà tempo e tanto lavoro.
Per ora, tra i miei principali obiettivi c’è quello di voler imparare il massimo, ovviamente mi piace sognare in grande, e quindi mi piacerebbe vincere un titolo quest’anno con il Tikitaka, perché no.
Ho tanta voglia di realizzarmi, di apprendere dalle mie compagne di squadra, soprattutto mi interessa crescere a livello mentale e psicologico.

Debora Vanin neanche vorrei nominarla, ma mi è impossibile perché da lei si può solo che imparare. Per me è la più forte al mondo. Così come Adrieli, Brenda, Giorgia, le considero le migliori compagne di squadra che qualcuno possa avere. Dal mister, cercherò di cogliere qualsiasi tipo di particolare, anche se lui, è di un altro pianeta, ma gli dimostrerò che la fiducia che mi sta dando non verrà mai sottovalutata e spero di renderlo sempre più fiero. Uno dei più importanti obiettivi che mi pongo ora come ora, è quello di andare a giocare su Sky, ovviamente, sperando che questa situazione passi il prima possibile“.

Se le cose girano per il verso giusto, l’appuntamento è per domenica 30 gennaio, contro il Bisceglie. Non così lontano in fondo, no?

 

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