Serie A

Tombola: “Primo gol in A per papà Carlo. Audace, ora 2 gare cruciali”

irene tombola

Aveva preparato un’esultanza particolare, pensata e ripensata, ma quando il primo gol in Serie A con l’Audace Verona è finalmente arrivato, Irene Tombola ha dimenticato tutto. Black-out. Anzi, il contrario, un’esplosione di luce. E la sola cosa che le sia venuta istintiva, è stata correre verso la panchina e abbracciare tutti, dal primo all’ultimo. Una perfetta favola del futsal, che inizia con la rete di una delle storiche figure rossonere contro la capolista Lazio, dovrebbe continuare solo con il classico finale in cui i protagonisti tornano a casa “felici e contenti”, ma anche stavolta – nonostante la bella prestazione – il trend è rimasto negativo.

“Dopo un inizio sottotono, abbiamo tirato fuori il carattere, ma non è bastato – racconta Tombola. – Peccato perché è stata un’altra gara in cui il pareggio non sarebbe stato affatto rubato e abbiamo sperato fino all’ultimo di portarla dalla nostra.  Sul gol ho avuto una scarica di adrenalina fortissima che avrei potuto sfogare solo correndo. Avevo in mente un altro festeggiamento che magari terrò per il prossimo, nel frattempo la dedica è per papà Carlo: è stato il mio allenatore nel passaggio dal maschile al femminile ed è il mio primo tifoso. Mi segue ovunque sia possibile ed è sempre lui che mi aggiorna sulle ultime notizie, classifica, calendario”.

C’è la Kick Off a due passi e lo Statte 5 lunghezze, l’esatta distanza che separa le rossonere dalla potenziale zona playoff da blindare entro il 16 gennaio. E saranno soprattutto le prossime due – contro Padova e All Blacks – a far capire le possibili ambizioni dell’Audace Verona.
“Anche se entrambe hanno mosso la classifica di recente, ora non ci sono più scuse – va dritta al punto Irene – e ci faremo trovare pronte. Domenica mancherà Nagy, costretta al rosso per rimediare ad un nostro errore (le abbiamo chiesto scusa 50 volte) – sorride – ma ci sarà De Berti, che nei minuti a disposizione ha sempre dimostrato di essere all’altezza, e – incrociando le dita – per il resto saremo al completo. Come vivo il derby? Essendo una padovana trasferitasi a Verona, con papà che andava allo stadio a tifare per il Padova e con tanto di completi biancoscudati per me, questa gara avrà un sapore particolare che aggiunge valore a tutto ciò che già rappresenta. In più saremo su Sky, in una cornice importante, all’interno della quale vogliamo conquistare tre punti per i tifosi che ci seguiranno”.

Quella delle rossonere ormai è quasi un’urgenza.
“L’impatto con la massima categoria è stato tosto, ma – alla vigilia di partite alla nostra portata – abbiamo avuto il tempo di rompere il ghiaccio e di entrare nelle dinamiche chieste dal mister: Carlos Giorgio è una persona a modo, fattore di importanza fondamentale quando si ha a che fare con noi donne, eppure sa far rispettare le gerarchie. È dispiaciuto per i risultati che non arrivano, ma crede tantissimo in noi: lavoriamo con fiducia, perché è nell’interesse di tutti sbloccare positivamente questa situazione”.

Foto: Federica Arca (Audace Wave)

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