Serie A

Pato Dal’Maz, tra Nazionale e Città di Falconara verso l’Audace

Tra le mani un rosario. Ogni grano, un pensiero. La maglia, le preghiere pre partita, il ricordo che viaggia fino a toccare il cuore di chi è troppo lontano per essere presente con il fisico ma è assolutamente presente nello spirito.
Verde oro e azzurro.
Ogni gara viene così resa sacra, affidata alla buona sorte e sostenuta da volontà e capacità personali.

Mille e più scritti ci sono sulla funzione dei rituali pre partita, potremmo dedicarci un approfondimento, ma, ora, in questo sabato pomeriggio, è a Rafaela Dal’Maz che sto pensando. Divisa, o completa dipende dai punti di vista, tra Nazionale Italiana e Città di Falconara, la numero 99, rende sua ogni gara attraverso una ritualità capace di abbacchiare tutto: Brasile, Italia, Futsal. “Prendo sempre il rosario che mi ha regalato mia madre tanto tempo fa – mi racconta – e lo metto sulla maglia da gioco. Prima di indossarlo prego un padre nostro e poi entro in “modalità guerra“.

Che la modalità sia quella da guerriera, è ben visibile a tutti quelli che hanno la fortuna di vedere Rafa giocare. Caparbia, determinata e, soprattutto, incisiva.
Per queste sue qualità, mister Francesca Salvatore, l’ha chiamata per difendere i colori della Nazione dei suoi avi, quella che l’ha accolta a braccia aperte da quando ha messo piede nel Bel Paese, alla ricerca di un pass per l’europeo. Il girone di qualificazione non era semplice e la più navigata Spagna ha avuto la meglio. Ma l’esperienza è stata utile tanto per l’intero gruppo quanto per la stessa pivot. ” È stata una bellissima esperienza e un onore difendere l’Italia in questa fase di qualificazione per l’europeo.

Ho vissuto una grande emozione quando ho visto il mio nome nell’elenco delle convocate. Così come lo è stata l’amichevole contro la Russia, la mia prima partita con la maglia azzurra e il tricolore sul petto. Dopo il “battesimo ufficiale” volevo solo vincere e dare il meglio di me per questo paese che amo“.

pato

Non cambia poi molto il colore della maglia che Pato è chiamata a difendere ogni domenica. Al posto del tricolore, un falco tatuato sul petto. Una seconda pelle. E l’inizio di campionato non poteva essere dei migliori, “Siamo molto felici di aver fatto questi due passi importanti in questo. Aprire la stagione con due vittorie è ed era fondamentale. Questo ci dà fiducia per continuare a lavorare e migliorare ogni giorno. Perché stiamo vivendo ancora l’alba del campionato e sappiamo che, prima che il sole tramonti sull’ultima gara estiva, ci saranno innumerevoli partite da affrontare e conquistare. Ogni domenica c’è un’altra grande squadra che si prepara per affrontarci e cercare di avere la meglio su di noi. In fondo, l’obiettivo di tutte è vincere quante più partite possibili“.

Padova e Bitonto, nel girone di andata, sono già in archivio. Sei punti e secondo posto momentaneo in classifica, nell’attesa di equiparare il numero di gare disputate con il Pescara Femminile, vittorioso nell’anticipo della terza giornata di campionato. “Contro Bitonto è stata una partita molto difficile, – continua ritornando sull’ultimo impegno stagionale -. Conosciamo la grande squadra che loro sono e i pericoli individuali che hanno. Ma ci siamo preparate molto bene durante la settimana per poter sbagliare il meno possibile e mantenere un ritmo elevato. Siamo riuscite nel nostro intento, mettendo in campo un’ottima prestazione“.

pato

Con un ritmo frenetico, e complice una settimana resa ancora più corta da quello che viene chiamato “il ponte dei morti”, si è arrivati alla vigilia del terzo turno in un baleno. “Abbiamo avuto poco tempo per allenarci insieme a causa degli infortuni di inizio stagione e delle convocazioni in Nazionale. Quindi solo in questi ultimi giorni abbiamo avuto il tempo e tutta la squadra a disposizione per lavorare e migliorare insieme. Nessuna squadra è così forte da non poter perfezionare l’intesa e la qualità del gioco. E’ per questo che vogliamo essere sempre all’altezza di noi stesse e della competizione, lavorando duramente giorno dopo giorno“.

Non guarda in faccia a nessuno Pato. Neo promossa, veterana, corazzata. Ogni avversario ha la sua dignità e porta con sé difficoltà. “Non importa chi abbiamo davanti. E’ a noi che dobbiamo pensare. Alla nostra prestazione, ad impegnarci per mettere a frutto il lavoro della settimana, per poter raggiungere quelli che sono gli obiettivi che ci siamo prefissi“.

Ecco come si arriva ad affrontare l’Audace Verona. Calcio di inizio ore 18. Appuntamento al PalaBadiali. “E’ un campionato, questo, che sta dimostrando che anche le matricole hanno da dire la loro, possono mettere in difficoltà chiunque. E’ molto competitivo e ne sono felice, le sfide mi piacciono. Domani, in più, avremo i nostri sostenitori sugli spalti. E, quando una città intera è li per te, hai una marcia in più senza dubbio. Vogliamo regalare a loro e a noi un grande spettacolo, affrontando il Verona al meglio delle nostre attuali possibilità, cercando di guadagnare ulteriori – e importantissimi – tre punti“.

Un rosario. Ogni grano un pensiero. Una preghiera.
E’ tempo di allacciare gli scarpini ed entrare in “modalità guerra”.

 

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