Serie A

Cecilia Barca: “La Lazio è una fortezza di mattoncini Lego”

Barca

Prima nel futsal dopo il successo per 5-0 sul Padova e prima nell’Eccellenza di calcio a 11 dopo il 2-0 contro il Montespaccato Savoia. Settimana perfetta per la Lazio di capitan Cecilia Barca, che guarda ai due ultimi risultati con una certa soddisfazione.
“Posso usare l’aggettivo orgogliosa? Ho letto ogni tanto articoli in cui alla nostra squadra non veniva data una lira perché poteva fare meglio sul mercato, perché si era indebolita. Ma io credo che meno “stelle” hai e più ti ritrovi come gruppo, più fai dell’unione la tua forza. Nel momento in cui non hai un fenomeno, significa che tutte sono stelle: fai in modo che ciascuna prenda le proprie responsabilità e senta la giusta fiducia, tutte sappiamo di servire allo stesso modo e questo a livello mentale fa tanta differenza”.

Tutto questo si racchiude in una sola immagine.
“Vedo la Lazio come una fortezza costruita con tanti blocchetti di mattoncini Lego uniti tra loro: scherziamo, ci prendiamo in giro, ci correggiamo e aiutiamo a vicenda, lottiamo. Mi sembra tutto leggero. E spero che rimanga a lungo così, indipendentemente da un primato cui non do tutta questa importanza: siamo solo alla quinta giornata e il campionato è ancora molto lungo”.
Prossima tappa di nuovo in casa contro una delle rivali più attrezzate del campionato: la Marbel Bitonto.
“In teoria una neo-promossa, ma in realtà una squadra composta da giocartici tecniche e forti contro le quali già al Memorial Sandri si era vista una gara molto equilibrata. Sarò forse monotematica, però – rimarca il capitano – credo nella nostra compattezza: giocheremo senza pensieri e senza negatività e vedremo il risultato alla fine dei 40’”.

Lazio pronta alla sfida e Cecilia che – oltre ad avere le chiavi della difesa – si propone sempre più spesso in avanti, tanto da aver già realizzato 4 reti.
“L’anno in cui ho segnato di più ne ho fatti 7 complessivamente… – sorride -. Ero nella mia comfort zone e non tiravo neanche in porta, poi mi sono resa conto che certi limiti erano solo mentali e mi sono imposta di superarli. Spero di fare sempre meglio, non tanto per me, ma perché se si fa gol la squadra ha più probabilità di vincere e aiutare le mie compagne mi rende felice”.
Un’altra cosa la rende felice: vedere sua sorella, Valeria, avvicinarsi al mondo del futsal nei campi de La Sapienza.
“Quello che più mi impressiona quando la guardo, è che ripete naturalmente dei movimenti che faccio anche io. Diamo anche le stesse legnate – ride – e soprattutto si diverte giocando. Ho iniziato a darle consigli e cercherò di farla crescere”.

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