Serie A

Alice Bitti, il Sassari e la prima volta nel futsal: “Stasera mi butto”

Alice Bitti

Sono le sette di un sabato mattina iniziato troppo presto.
Ho gli appunti presi durante la chiacchierata con Alice Bitti da scrivere in bella.
La tv sintonizzata su Radio Ricordi. Non chiedetemi perché, basta sapere questo.
Mentre cerco di riprendere il filo di vita, pensieri e parole, un occhialuto Rocky Roberts in scala di grigi canta Stasera mi butto.

Sorrido perché credo che possa essere il giusto accompagnamento per raccontare di Alice.
Con i suoi 18 anni, forse non conoscerà neanche questa canzone del ’68. Ma lo abbiamo detto no? La musica è una congiunzione spazio-tempo-emozionale.

Ho deciso che mi butterò
E qualche cosa combinerò
Questa volta non ci sono se
Fermi tutti, adesso tocca a me.

Questa parole mi riportano alla chiacchierata con Alice. In pausa pranzo, tra una lezione e l’altra. Sarebbe quasi scontato immaginarsi un verde prato di un campus universitario, lei seduta con i suoi libri sotto un albero, tutt’intorno giovani ragazzi alle prese con i propri sogni.
Maledetta cinematografia americana. Ho la sensazione che non sia andata proprio così, se non per i giovani ragazzi alle prese con i propri sogni, come Alice.

Mi scusi, ho fatto tardi nella lezione precedente“. Forse si sta rivolgendo ad un professore. No, decisamente sta parlando con me.
L’utilizzo di questa forma di cortesia mi catapulta accanto a Rocky Roberts, nel senso che mi rende chiaro che il tempo passa e di certo non divento più giovane. “Ti prego, dammi del tu” diventa l’intercalare dell’intervista.

Torniamo a bomba però. Perché Stasera mi butto mi fa pensare a lei? Perché è giovanissima. Ed è al suo primo anno di futsal. Direttamente in Serie A. Se questo non è buttarsi…
Ho sempre giocato a calcio a 11, negli ultimi anni nella primavera del Genoa. Sono sarda, di Alghero e quando durante l’estate il presidente Ardito mi ha contattata proponendomi di entrare a far parte della realtà dell’Athena, ho detto di si. Perché? C’era qualcosa che mi ispirava e che si legava perfettamente alla mia volontà di vivere nuove esperienze, diverse”. Stasera mi butto. “Sentivo l’esigenza di confrontarmi con realtà nuove e gettare un guanto di sfida a me stessa“.

alice bitti

Non sarebbe la prima volta poi. “Pensa che quattro anni fa, ho scoperto di dover partire per Genova solo il giorno prima. Ero davvero una ragazzina e ho dovuto imparare uno stile di vita del tutto differente da quello che avevo. Il primo anno non nascondo che sia stato duro, soprattutto emotivamente. Poi è andata meglio“.

Data l’età, immagino sia al primo anno di università, quel momento in cui è affascinante vivere la vita del campus, le lezioni, i nuovi amici, le speranze spiegate tra i fogli dei libri di testo. “Studio Lingue, Culture e Tecniche del turismo qui a Sassari. Sono tutto il giorno in università e la sera corro verso il campo per l’allenamento. Conciliare tutto chiaramente non è facile, così come non lo è praticare uno sport ad alto livello avendo comunque tanti impegni durante la giornata“.

Ad aggiungere difficoltà a difficoltà, la disciplina chiaramente. Dal calcio a 11 a quello a 5, di Serie A poi, senza soluzione di continuità. “Non conoscevo per nulla il mondo del futsal prima di questa estate. Quelli della preparazione, sono stati letteralmente i miei primi allenamenti con un pallone a rimbalzo controllato. Non è stato affatto semplice e non lo è neanche adesso a dire il vero, ma pian piano mi sto abituando agli schemi, ai movimenti, ai ritmi, a capire come muovermi.

Ti assicuro che, all’inizio, la sensazione era quella di smarrimento spaziale, non sapevo neanche come e dove girarmi. Per fortuna il gruppo mi ha accolto con grande entusiasmo, aiutandomi in tutto. Forse essere la più piccola della squadra ha giocato a mio favore. Dentro il campo mi sostengono, fuori dal campo siamo molto affiatate. Loro sono il mio punto di riferimento“.

Athena Sassari

Athena Sassari

Un mese è già passato, il campionato iniziato, i primi tre punti conquistati.  “Il lavoro in settimana è sempre a ritmi elevati, ognuna di noi si sta impegnando al massimo delle proprie forze per onorare squadra e campionato. E’ così che è arrivata la vittoria (in casa eppure in trasferta) contro il Bisceglie. Siamo entrate in campo con uno spirito diverso, più consapevoli e fiduciose. Tutte abbiamo dato più di quello che avevamo ed è così che siamo riuscite a conquistare i primi storici tre punti dell’Athena Sassari nella massima serie nazionale. E’ stata una doppia soddisfazione, considerando che la partita si è svolta comunque in trasferta“.

E’ pronta a prendere di nuovo il volo l’Athena. Questa volta la destinazione è il Pala Roma di Montesilvano. Mi emoziona pensare di poter dire che arrivino “a casa mia”. Avere una scrivania tutta tua in un luogo definisce un po’ quel luogo casa no? Digressione personale.
La verità che il Sassari verrà in casa del TikiTaka Francavilla, forte anch’essa, della prima vittoria stagionale sul campo dello Statte. “Vorranno sicuramente esordire sul loro campo con una vittoria. Non ci aspettiamo altro che una squadra determinata a fare punti. Ma noi non siamo da meno. L’obiettivo di tutti, in fondo, è giocare per vincere. Sarà una gara sicuramente impegnativa. In settimana abbiamo lavorato molto sulla chiusura degli spazi, sul tempo, sulla sintonia di gioco, cercando di limare sempre più quei dettagli che fanno la differenza. Il sassarese paura non ne ha“. Questa è mia, lo ammetto, tirata fuori dal magico cilindro dei cori da stadio.

Credo che lo spirito però sia proprio questo, nessuna paura. Stasera mi butto. Anzi no, domani. Alle 18. In diretta su Futsal Tv

 

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