Serie A

Isa Pereira tra campionato, CdF e Libere di… “Abbiamo grande responsabilità”

isa pereira

What the hell are you waiting for?

Cuffie nelle orecchie, volume adeguato alla musica e un’estate che passa tra recupero, famiglia e lavoro.
Se avesse una colonna sonora, lo spazio che intercorre tra la fine di una stagione e l’inizio imminente di un’altra, per Isa Pereira sarebbe la voce di Charles Bennington e le note dei Linkin Park.

Ho ancora gli strascichi della delusione della finale” mi confessa, mentre utilizzo una panchina di spogliatoio come scrivania. Il PalaRoma in questi giorni è affollato di ragazzi che si affrontano su un ring.
Campionato Nazionale di Pugilato.
Tutto è metafora a pensarci e così mi perdo nel parallelismo incontro/campionato.
Oramai è tutto pronto. Suona la campana. Si parte. “I pensieri sono più che positivi. La preparazione è andata molto bene e le sensazioni che il campo ci sta dando sono buone. L’importante, quest’anno, è mantenere sempre concentrazione e umiltà perché tutti ci danno come favorite ma dobbiamo dimostrarlo in campo. Nulla è scritto e tutto va guadagnato. Quindi piedi per terra e testa…pure“.

Per citare una frase del film che ha accompagnato Isa nel viaggio estivo verso la sua famiglia, “nella vita puoi controllare solo come reagire alla vita”. (Brian Banks- la partita della vita. Lo consiglio) Vale per le sconfitte, vale per le vittorie, vale per ogni fine e per ogni inizio.

isa pereira

Con questa indicazione in mente, non ci sono canti di sirene capaci di distogliere il Città di Falconara dai suoi obiettivi. “Lo scorso anno abbiamo fatto molto bene, ma vogliamo continuare a costruire e a scrivere il nome del CdF tra le grandi del futsal per molto tempo. Vogliamo essere una costante, per questo è fondamentale non esaltarsi troppo“. Un gruppo solido ed affiatato è alla base di questo percorso. “Per quanto siamo cambiate come squadra, la base si è mantenuta. Il gruppo c’era e c’è e questo aiuta anche le giocatrici che sono arrivate ad integrarsi al meglio. Lo stesso discorso vale per l’impostazione tattica. Il mister e tutto lo stanno hanno lavorato e stanno lavorando per implementare quanto di buono fatto nella scorsa stagione per poter alzare il livello. Le idee ci sono, il gruppo è buono. Possiamo fare molto bene“.

Non bisognerà aspettare molto per vedere le Citizens tornare a calcare il parquet del Pala Badiali, palasport che tornerà ad accogliere i tanti tifosi falconaresi, anche se con tutte le limitazioni imposte dal Covid. “Sarà bellissimo  poter giocare in casa con i nostri sostenitori. E’ una sensazione bellissima, inspiegabile, solo da vivere. Anche durante l’estate, non ci hanno mai fatto mancare il loro appoggio. Non vedono l’ora che riinizi il campionato e, sinceramente anche io“.
La prima di campionato dice Padova. Sarà infatti la società veneta l’avversario con il quale si apriranno le danze.

Ma niente pronostici. “Non è un inizio facile proprio perché è un inizio. Noi dobbiamo partire con la testa giusta e iniziare subito nel migliore dei modi, ma davanti avremo una formazione che, anche se neopromossa, avrà voglia di tirar fuori tutte le sue qualità. Saranno motivatissime proprio perché affronteranno una delle squadre favorite.. Portare a casa la prima è il nostro obiettivo, anche perché poi ci sarà subito una sosta“.

isa pereira

Il Main Round dell’europeo impone infatti due settimane di pausa dal campionato. Bello a metà secondo Isa. “Fermarsi subito non è certamente la cosa migliore. Inoltre noi avremo diverse giocatrici chiamate delle rispettive nazionali. Questo però non toglie che difendere i colori della propria nazione sia sempre entusiasmante, e motivo di orgoglio per le società di appartenenza. Fortunatamente Italia e Portogallo non sono nello stesso girone, così posso tifare per entrambe” scherza molto seriamente la portoghese.

Ma non andiamo avanti veloce, non è il momento.
What the hell are you waiting for?

Le note dell’inno Citizens sono pronte per risuonare tra campo e gradoni di un Badiali vestito a festa e pronto a sostenere l’iniziativa di sensibilizzazione ideata dalla compagine del Presidente Bramucci, Libere Di…Noi in quanto giocatrici abbiamo una grande fortuna – mi spiega – possiamo fare ciò che amiamo. Non è così in tante altre parti del mondo. Guarda ciò che è accaduto ultimamente in Pakistan. Sembra di essere tornati indietro di secoli. Invece è storia attuale. 
Non ti parlo di uguaglianza, ma di libertà. Tocca a noi combattere per la libertà, a noi che ne abbiamo i mezzi e l’opportunità. Ma, non di meno, dobbiamo combattere anche per noi.

Se siamo libere di fare ciò che amiamo, non siamo sicuramente messe nelle stesse condizioni dei nostri colleghi maschi. In tutti gli ambiti. Pregiudizi e discriminazioni condizionano la vita delle donne ogni giorno, anche nel mondo dello sport, ecco perché iniziative come questa sono fondamentali. Solo così possiamo dare voce a chi non ce l’ha e lavorare per godere finalmente dei nostri diritti. Insieme, per cambiare le cose. Libere di essere.
Spero che non si fermi solo ad una giornata, ma che sia così ogni giorno“.

Penso che spesso non ci si renda conto di possedere una voce forte e importante, di avere un pulpito, il parquet, dal quale far risuonare forte messaggi e idee di cambiamento culturale. La costruzione di una società migliore parte anche da qui. Da una partita di calcio a 5.

Ora non manca davvero niente
What the hell are you waiting for?

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