Serie A

Focus on Marika Mascia: “Futsal grande amore, nonostante tutto”

Bottino pieno in trasferta per invertire il trend dello scorso anno contro lo Statte e partire subito col piede giusto. La Lazio fa suo il “classico” della prima giornata e si toglie anche la bella soddisfazione della tripla convocazione in Azzurro per Alessia Grieco, Cecilia Barca e Marika Mascia, portiere col quale torniamo sul match del PalaCurtivecchi.

“Dopo aver trascorso Ferragosto al palazzetto per la preparazione – scherza la giocatrice – avevamo tanta voglia di farci valere nella prima uscita stagionale. Il viaggio è stato lungo, ma eravamo così cariche che all’inizio non c’è stata partita: 3-0 sopra, poi – complice qualche rotazione dovuta alle ammonizioni prese – siamo state più leggere in difesa e si è visto un calo sul loro portiere di movimento, ma da parte nostra è stata una grande partenza”.

NAZIONALE Puglia, breve sosta a Roma e ora Novarello: il campionato si ferma, ma per il trio (goliardicamente ribattezzato “LAZIOnale”) gli impegni continuano con la full immersion nell’ultima settimana di preparazione al Main Round in Svezia.
“Siamo molto contente di questa chiamata e dell’eventuale possibilità di rappresentare l’Italia in una competizione così importante. L’ostacolo più grande? Sicuramente la Spagna: tra la loro Nazionale e la nostra, c’è una differenza sostanziale nel numero di partite internazionali disputate, e non solo. Ma, avendo già vissuto l’esperienza della qualificazione a Léganes – il consiglio che mi sento di dare è quello di essere coraggiose, di essere sfrontate: certe occasioni capitano di rado e non vanno assolutamente vissute con timore”.

NIENTE MA, NIENTE SE Ci sono quasi 20 anni di successi e cadute dietro le parole del primo portiere italiano capace di guadagnarsi una nomination ai Futsal Awards. Praticamente una vita in area, quel luogo da custodire gelosamente, che abbandona solo per i gol veramente importanti.
“Ed ecco spiegato perché ho poche foto di esultanza – scherza ancora, prima di soffermarsi sul film della sua carriera. – Sinceramente rifarei tutto quello che ho fatto: anche se per come sono caratterialmente, avrei voluto ottenere qualcosa in più, sono certa di aver dato tutto quello che avevo in ogni fase della mia vita sportiva. Piangermi addosso non mi appartiene, così come non fanno per me i “ma” e i “se”. Preferisco i “nonostante”, perché sono sempre rimasta a galla, nonostante tutto”.

SOGNI DA DIFENDERE E tra i “nonostante”, ci sono anche le delusioni di uno sport che, a volte, fa ancora fatica ad equiparare i calcettisti alle loro colleghe.
“Arriva Sky, ma per noi donne c’è solo la differita. Per me è vergognoso perché non si riconosce che i nostri sacrifici sono gli stessi, se non superiori, a quelli degli uomini. Se siamo in questo mondo da tanti anni – continua Mascia – non è certamente perché ci sono pari opportunità, ma solo perché la passione non si controlla: un po’ come quando ci si innamora della persona sbagliata, ma poi resti con lei perché speri che prima o poi possa cambiare e riconoscere tutto quello che le stai offrendo. Per questo siamo ancora tutte qui. Nel bene e nel male, solo il futsal riesce a regalarci certe emozioni: pensa che io vado a Statte e dopo tanti anni ho ancora la tachicardia… – sorride -, è il sogno che tutte noi abbiamo inseguito sin da piccole: nessuno potrà togliercelo, ma è nostro dovere batterci per difenderlo”.

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