Serie A

Irene Tombola promuove l’Audace: “Squadra col giusto equilibrio”

Irene Tombola

Ultimi giorni di rifiniture ed amichevoli prima dello storico esordio in Serie A. In casa Audace, mentre Pomposelli ed Exana rientrano dalla positiva parentesi in Nazionale, si continua a lavorare di cesello in vista della trasferta in casa dell’Athena Sassari.
“Stiamo facendo un percorso in crescendo – commenta Irene Tombola – in cui proviamo a mettere in partica tutte le indicazioni di mister Carlos, che ha un metodo molto diverso rispetto al precedente tecnico, tanto negli allenamenti che nei modelli di gioco. In questo modo ci avvicineremo al campionato e poi lì sarà tutta un’altra storia: iniziare contro un’altra neo-promossa potrebbe essere una partenza soft, ma non sappiamo bene cosa aspettarci”.

Ben chiara è, invece, la strada che ha portato le rossonere ai nastri di partenza della massima categoria.
“Tanta fatica, ma ne è valsa la pena. Sebbene l’obiettivo fosse stato dichiarato da subito, per guadagnarcelo abbiamo dovuto lottare domenica dopo domenica. Lavorando e facendo sport, i sacrifici sono stati doppi, ma finché ci si diverte si va avanti e tutto pesa meno. Prima di rinnovare – racconta – avevo anche pensato di fermarmi: la mia è stata una paura legata all’età e ai ritmi da tenere ora che la maggior parte delle avversarie ma anche delle compagne di squadra fanno solo questo come professione, ma sarebbe stato come lasciare il cammino a metà. Mi hanno detto che avrei potuto dare ancora qualcosa, e ho continuato”.

Già una volta, in passato, Tombola aveva pensato allo stop.
“Ho resistito mezzo anno senza calcio, ma poi ho ricevuto la chiamata dell’Audace e sono passata al futsal. Impressioni? Mi sarebbe piaciuto farlo prima. A volte mi mancano gli spazi grandi e i lanci lunghi, ma a livello di gioco non c’è paragone: sei sempre nel vivo dell’azione, mi entusiasma di più”.

Giocare a futsal e farlo in Serie A sarà allora il connubio perfetto per Irene.
“Specie in un gruppo così affiatato: siamo arrivate qui con il sostegno di chi ha giocato meno, di chi era fuori e di chi era infortunato. L’unione ha fatto la differenza e sono contenta che a questa base si siano aggiunti innesti di spessore, che si sono inseriti in punta di piedi. Mettere insieme tanti talenti non è mai facile, ma all’Audace abbiamo trovato il giusto equilibrio. Ora puntiamo a rompere le scatole a tutti – sorride in chiusura la calcettista -, mentre a livello personale mi aspetto una stagione tranquilla, senza infortuni (visti anche gli eventi dell’anno scorso) e che mi permetta di dare il mio contributo alla squadra”.

 

 

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