Serie B

La Segato ce l’ha fatta, Romola: “Questa è una grande famiglia”

La Segato ce l’ha fatta. Contro ogni previsione, contro quel dannato Covid che sembrava aver compromesso tutto e in barba a tutti gli ostacoli di un campionato breve ma intensissimo. A riavvolgere il nastro di questa stupenda avventura è Francesca Romola, capitano della formazione che tre giorni fa ha tagliato il traguardo della Serie A2.
“Sinceramente non puntavamo a tanto – esordisce – perché è stato molto difficile anche partire, ma dopo decine di chiamate e superata l’incertezza iniziale legata alla pandemia, soprattutto grazie alla tenacia del dirigente Maurizio Maio, ci siamo compattate e ci siamo iscritte al campionato. Il nostro gruppo Whatsapp si chiama “Le superstiti” – ci dice sorridendo -, c’erano sette persone compresa Riganati, che poi è diventata il nostro mister: pensa che non avevamo neanche il portiere e avevamo deciso di fare a turni, come nelle partite tra bambini”.
Una strada tutta in salita, partita con un solo allenamento prima della gara inaugurale col Cataforio.

“Ed infatti abbiamo esordito con un pareggio, quello che – alla fine dei conti – non ci ha permesso di arrivare a pari punti con la Futura e avrebbe potuto compromettere tutto. Ma poi abbiamo ingranato, è rientrata anche Martina Cacciola e abbiamo portato a termine una stagione bellissima: io gioco da tanti anni, ma non sono mai stata in un gruppo così compatto. Saranno state le condizioni, ma ognuna di noi un po’ alla volta si è data un ruolo e tutte hanno sposato la causa cercando di dare un contributo importante. Hai presente una grande famiglia? Alla Segato funziona proprio così”.
E la formula è stata vincente: pokerissimo al Napoli nello spareggio e promozione meritatissima.
“Avevamo a disposizione due risultati su tre, ma siamo state brave a mantenere alta la concentrazione contro una squadra che non conoscevamo sotto l’aspetto del gioco e in una giornata caldissima. Sono molto felice, poi, che l’ultimo gol sia stato di Iride Zito (17 anni, n.d.c.) su tiro libero. Riganati ha pensato bene di farla entrare proprio in quel momento, vederla esultare ed emozionarsi è stato stupendo”.

E’ con questa immagine negli occhi che il capitano saluta il regionale e si prepara a rappresentare la squadra nel Nazionale.
“Mai avuta la fascia prima. Me l’hanno assegnata perché so mantenere la calma, ma è solo apparenza: l’altro giorno ho rivisito la partita del Napoli per ricordarmi quante ne ho pensate mentre applaudo per incitare una compagna dopo un errore – ride in chiusura Romola -. Scherzi a parte, aiutare è l’unico modo per insegnare qualcosa e crescere insieme. E questa promozione ne è la prova”.

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