Serie A

CdF, Bramucci: “L’obiettivo è gara-3, sperando in un arbitraggio equo”

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Il primo atto della Finale Scudetto 2020/2021 è andato in scena domenica 6 giugno sul parquet di un PalaBadiali vestito a festa.
Falconara – Montesilvano è  stata infatti la prima partita dell’anno a poter permettere l’ingresso, seppur limitato, al pubblico.
Le quattro ore impiegate per percorrere i 130 chilometri che mi separano da Falconara, dovevano farmi presagire che non sarebbe stata una partita come le altre.
E infatti non lo è stata.

A fine gara, il tabellone racconta della prima sconfitta stagionale delle campionesse di Coppa Italia. Di certo non il risultato che tutto il popolo Citizens avrebbe voluto.
Complici decisioni arbitrali che hanno inciso sull’andamento dell’incontro, l’eco di gara-1 è ancora presente e inciderà su gara-2 a causa dello stop imposto a Nona Navarro Saez come conseguenza dell’espulsione subita a metà secondo tempo.

Gara-1 va archiviata così com’è – esordisce il Presidente Bramucci – Le decisioni arbitrali fanno parte del gioco, anche se tutti hanno visto com’è andata la partita. E’ una storia sepolta, dalla quale andare avanti. L’unico strascico che avrà, sarà l’assenza di Nona che, assieme a quella di Taty, di certo non ci faranno partire con il favore del pronostico“.

Penso però al motto tanto caro a Marco Bramucci: “resilienza falconarese”.
Sarà senza dubbio da questa peculiarità intrinseca del popolo citizens, che definisce e caratterizza la compagine di via Dello Stadio, che le ragazze guidate da mister Neri ripartiranno per affrontare il Montesilvano lunedì sera.
“Still alive” recitano i post ufficiali del Città di Falconara, siamo ancora vive. Anche perché c’è tutto il buono da prendere.

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Di buono c’era tutto, a partire dalla prestazione di una squadra che ha saputo soffrire la pressione di un Montesilvano più intraprendente nelle prime battute, e che ha colpito quando doveva colpire. Nel secondo tempo abbiamo condotto il gioco nel modo che volevamo, tanto che, a 11 minuti dalla fine della gara eravamo in vantaggio e avremmo potuto giocarci la partita serenamente, anche sul 2-2“.

Il momento che fa da spartiacque, secondo Bramucci, è l’episodio arbitrale che ha portato all’espulsione della numero 13 falconarese. “Voglio innanzitutto precisare che il Montesilvano ha fatto la sua partita e di certo non ha rubato nulla – come si dice in gergo -. Mi lascia basito la decisione di designare, per una finale scudetto, una terna arbitrale come quella di domenica. Nessuno dei tre arbitri ha infatti mai diretto una gara di Serie A maschile, nella quale collezionano al massimo tre presenze come crono.

E’ stata un’offesa a chi spende tanto tempo ed energie per questo movimento. La presenza dell’osservatore in tribuna, ha fatto si che per i direttori di gara, quello fosse un evento di valutazione. Ancora una volta il settore femminile è stato snobbato e sottovalutato, perché in una finale ci si aspetta di avere direttori di gara all’altezza. Questa volta è andata male a noi, ma poteva andare male a chiunque perché, purtroppo e per fortuna, gli episodi contano e influiscono sull’andamento generale del match. Anche gli arbitri, di fatti, sono parte del gioco, attori dello spettacolo“.

L’amaro in bocca si fa ancora sentire e non è facile da digerire. “Nell’ambiente – continua il Presidente – c’è la sensazione di non essere stati messi in condizione di giocare fino alla fine e le ragazze l’hanno purtroppo subita. Più degli episodi, è l’atteggiamento di un direttore di gara ad avermi lasciato interdetto. Nella situazione in questione, ho ricevuto qualche lezione di vita dal comportamento di Nona, perché – spiega – nell’occasione del fallo laterale erroneamente assegnato agli avversari, non ha protestato. Sbracciava con veemenza si, ma per indicare che una giocatrice del Montesilvano stava segnalando all’arbitro che il fallo laterale era in realtà del Falconara.

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L’arbitro la ignora e la ammonisce, e lì la giocatrice capisce che non potrà avere ragione. Arretrando, non offende nessuno, ma è stata comunque espulsa. Se si riguarda l’episodio, questo si vede chiaramente.  Il nervosismo generato dalla gestione di quell’episodio ha condizionato più del resto. Ma, ripeto, la questione si è chiusa domenica. Ora c’è da pensare a Gara-2“.

L’obiettivo è chiaro “Arrivare a gara 3. Le ragazze stanno bene, stanno lavorando come sempre con grande impegno e professionalità ed è per questo che ce la giocheremo fino alla fine, anche se il fattore campo è sfavorevole. Spesso, però non vince chi ha il favore del pronostico. Ho piena fiducia nel gruppo e spererei in un arbitraggio equo“.

Una nota che controbilancia in dolcezza è, senza dubbio, il ritorno del pubblico al palas. “Avere il pubblico presente, è stata una gioia incredibile. Il momento dell’inno nazionale è stato davvero emozionante. Il boato al gol di Marta poi, è stato una vera e propria esplosione di gioia. Sembrava un boato d’altri tempi, anche se erano solo 230 le persone che hanno potuto prendere parte all’incontro. A loro, va un plauso per essere stati ordinati e disciplinati nel mantenere sempre la distanza e rispettare tutte le norme di sicurezza. 

Lunedì avremo 40 posti a disposizione per i nostri tifosi e in questi giorni centinaia sono state le chiamate per riservare la propria presenza. Tutti vogliono venire ma purtroppo non si può. Mi piangerà il cuore nel dover dire di no alla maggior parte dei nostri sostenitori che, potendo, verrebbero tutti a Pescara“.

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L’appuntamento è per lunedì sera, ore 21, per gara-2, giorno e orario modificati per permettere la trasmissione della sfida su RaiSport. “Allo spostamento in funzione della diretta Rai noi, così come il Montesilvano, siamo stati favorevoli da subito. Siamo sempre favorevoli perché è un palcoscenico importante. Basti vedere che la gara disputata il 26 dicembre, sempre contro il Montesilvano, ha segnato un record di ascolti. Questa volta in ballo c’è lo scudetto tra due squadre forti, con due organici motivati all’ennesima potenza e con giocatrici di grande qualità, sia nei ruoli di movimento, sia tra i pali dove i due portieri in questione – Dibiase e Sestari – oltre ad essere giocatrici di grande qualità sono anche persone serie e in gamba. Ci sono tutti gli elementi – conclude Marco Bramucci – per aspettarsi una partita avvincente dove ognuno si giocherà il tutto per tutto“.

 

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