Serie B

Tiziana Liuzzo spinge il Molfetta: “Volere è potere”

In semifinale dopo 50’ di battaglia con la Vigor Lamezia, con una super Mezzatesta e con tanto cuore. La Femminile Molfetta che taglia il traguardo della semifinale ha un volto completamente nuovo rispetto a quello di appena 20 giorni fa e sembra finalmente aver fatto suo il motto con cui Tiziana Liuzzo apre la sua intervista.
“Volere è potere. Ci siamo messe in testa di trasformare la delusione della Final Eight in aggressività e tutte abbiamo dato davvero il massimo su ogni pallone. Affrontavamo una bella squadra con una Ceravolo in porta che conosco bene e della quale ero certa che ci avrebbe fatto penare, ma poi Federica ha trovato 3 gol bellissimi (e sono 101 dall’inizio della sua carriera in biancorosso, n.d.r.) e ce l’abbiamo fatta. In queste gare chi fa meno errori vince e noi forse ci abbiamo creduto e provato un po’ di più: potevamo addirittura chiuderla prima, ma alla fine è andata bene e quando il risultato è positivo – sorride Liuzzo – vale la pena anche aspettare più dei soliti 40”.


Ne sa qualcosa la prossima rivale delle Aquilotte: quella Vis Fondi che per ben due volte, in questi playoff promozione, l’ha spuntata ai supplementari.
“Con il Futsal Osilo è finita alle 11 di sera, tra noi e loro – scherza Liuzzo – non so chi abbia sofferto di più e di sicuro ci aspetta un’altra battaglia. Avevo già notato Iarriccio quando era al Napoli ed è un portiere impressionante, poi c’è Patri che ha giocato con noi e Guercio: un gruppo solido per il quale ci prepareremo nel migliore dei modi, mettendo in campo tutta la grinta vista domenica”.
Una giornata che sarà speciale per il Molfetta e ancor di più per Liuzzo che festeggerà al PalaPoli le 100 presenze in biancorosso.
“Vuol dire che sono vecchia? – ride Liuzzo -. Scherzi a parte non me l’aspettavo, forse perché è solo da 5 anni che gioco con regolarità, più o meno dall’esperienza col Lamezia in poi. Sono contenta, mi piace aiutare la mia squadra e mettermi in gioco, anche se – a dire il vero – non sono mai soddisfatta di me stessa. Ora voglio solo continuare ad allenarmi con la mia squadra e vederci arrivare alle prossime due partite ancora più pronte”.


È così che parla un capitano, ma Liuzzo ha sempre pensato al gruppo e la fascia che ha al braccio da qualche mese ha solo ufficializzato quell’attitudine che fa di lei un leader nato.
“Capitano… – sorride -. Io sono Tiziana e basta: mi comporto come facevo prima, cercando di dare la carica a tutti anche se a volte sono io ad essere giù per un gol preso perché ogni errore pesa parecchio. Finché ci riesco, cercherò sempre di spronare le mie compagne per spingerle a dare il meglio: futsal per me vuol dire squadra e squadra vuol dire unione e forza reciproca. Come insegnante di educazione fisica, non conosco altro modo di intendere lo sport. Vorrei ringraziare tantissimo le mie compagne di reparto – aggiunge Liuzzo in chiusura – perché grazie a loro gli allenamenti sono più divertenti e allo stesso tempo impegnativi, e il nostro preparatore dei portieri Marco Andriani più braccio destro (anche se è mancino) – ride – nonché il nostro cronista, Gabriele Pappolla, sempre pronti a sopportarci e supportarci”.

 

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