Futsal

Be Brave Ragazze, conosciamole meglio: Sonia Facino

Inizia il viaggio all’interno del Be Brave Ragazze, il tour italiano di futsal che si svilupperà in 6 tappe. Un evento di portata nazionale che si avvale di uno staff super qualificato di cui Sonia Facino – un nome, una garanzia – è l’asse portante. Da tre anni ex giocatrice, Sonia continua la sua carriera nel calcio a 5 come dirigente del Granzette e allenatrice dei bambini Padova calcio a 5. Al di fuori del futsal, è impiegata in una ditta di logistica e trasporti, sarà per questo che la parte organizzativa è il suo campo anche nel BBR.

“Conoscevo da tempo Elisabetta Torresin, fondatrice del Ragazze nel Pallone, e tre anni fa mi ha chiesto se volessi occuparmi di tutto quello che c’è dietro l’organizzazione di un torneo: dalla ricerca delle squadra, alla composizione del tabellone fino all’individuazione degli arbitri. Mi muovo in un ambito abbastanza ampio, ma per fortuna ho valide collaboratrici”.
Staff di prim’ordine per un progetto completo in tutte le sue sfaccettature e adatto a grandi e piccine.
“Ci aspettiamo che questa possa essere una possibilità per fare crescere il settore giovanile e farne capire l’importanza grazie all’idea di Pomposelli, in più sarà un’opportunità per noi di RnP per farci conoscere anche al di fuori del territorio veneto in cui siamo fortemente radicate sin dalla nascita”.

Sarà l’empowerment la benzina della macchina del Be Brave Ragazze.
“Sport al femminile, anche nelle declinazioni più spesso associate solo al maschile per promuovere un messaggio importantissimo: le ragazze possono praticare qualsiasi attività senza alcuna distinzione di genere. Sono felice, poi, dell’introduzione del futsal, cui tengo particolarmente: da una forma più ibrida come poteva essere quella del calcio a 6 con pallone normale, a quella pura del 5 contro 5 con pallone a rimbalzo controllato, sicuramente vedremo anche un salto di qualità per quanto riguarda attività praticate ad un certo livello”, promette Facino che ha già partecipato più volte nelle edizioni di Padova.
“Non ho mai vinto – sorride – ma ho portato bene alle Real Facino, un mix di giocatrici di Audace e Padova, che hanno trionfato con una squadra di cui sono stata in qualche modo simbolo”.
Divertimento e amicizia con un formato che per la prima volta sarà d’esportazione nelle diverse regioni.
“Un pizzico di preoccupazione c’è: siamo abituate a “giocare in casa” e questa volta, invece, esploreremo contesti insoliti, ma questi salti nel vuoto ci danno stimoli, sono sfide che ci motivano: faremo in modo che questo format abbia una formula vincente in tutta la Penisola”.

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