Serie A

Il Falconara dei record: miglior difesa, Futsal Awards e imbattibilità

Manca una sola gara – quella tra Kick Off e Real Statte – ma lo scontro tra le due corazzate è da tempo ininfluente per il Città di Falconara, vincitore per la prima volta della regular season della Serie A. Come ricordano le stesse citizens, nessun titolo è stato messo in bacheca e nulla è stato ancora vinto, però – e scusate se è poco – il club del presidente Bramucci è il primo ad aver chiuso un girone unico femminile da imbattuto. Nessuna sconfitta, 0. Poi 16 vittorie e due pareggi subiti in rimonta, uno contro la seconda in classifica. 49 punti realizzati (sarebbero stati 50 senza il punto di penalizzazione dovuto a Bramucci, colpevole di “reati di opinione”, puniti anche con 16 mesi di squalifica e ben 18000 euro di multa) e un totale di 69 gol fatti contro gli appena 23 subiti, che fanno di quella marchigiana la difesa meno battuta del nazionale.

Numeri che parlano di forza e abnegazione, come quella che mette in panchina mister Neri, da 6 stagioni in maglia citizens e per la prima volta tra i migliori 10 tecnici al mondo nella classifica dei Futsal Awards, che ha riconosciuto anche il valore di Angelica Dibiase.
Numeri che parlano di crescita. Senza andare troppo indietro nel tempo, direi che ci basterà partire dal 2017/2018, una stagione paradossale per le falchette che – pur essendosi classificate undicesime su 16 (miglior piazzamento di sempre – finiscono ai playout col neo-promosso Grisignano e retrocedono in A2. Era il 27 maggio, ma il 4 agosto tutto cambia di nuovo: il Consiglio Direttivo accoglie la domanda di ripescaggio e il Falconara torna tra le grandi. Ai nastri di partenza ci sono di nuovo 16 squadre e Luciani e compagne danno filo da torcere a tutte, tanto che alla fine si piazzano al settimo posto con 46 punti in 30 gare. Ma c’è di più, perché grazie al pareggio contro lo Statte firmato da Ciferni e Ferrara, le citizens accedono per la prima volta ai playoff e lo fanno con un turno d’anticipo. La strada, poi, si fermerà ai quarti ma alle all blacks servirà anche la “bella” per staccare il pass per la semifinale.

luciani

E arriviamo poi al 2019/20, è l’anno dell’arrivo del blocco ex Kick Off (Vieira, Nona, Guti, Dibiase), più Isa Pereira, ma è anche l’anno del Covid che ferma tutto e tutti: quando il campionato viene sospeso, il Falconara è quarto su 14, ha vinto 12 gare su 18 e è incappato in un solo pareggio. È intorno a giugno che si rinizia a parlare davvero di futsal e soprattutto di mercato ed è in questa fase che il Falconara fa davvero rumore. Boom boom boom! Tre colpi secchi, Taty – l’extraterrestre presa dalla Salinis -, Marta Peñalver – la freccia andalusana arrivata dal Cagliari – e Pato – la regina del gol –  ai quali si aggiungono poi Gioia Marcelli e Silvia Rubal portare dal diesse Mirco Massa. È l’inizio di una cavalcata meravigliosa, è il compimento di un miracolo sportivo iniziato su una panchina del Circolo Leopardi con pochi spicci, che a quei tempi erano ancora in lire.
E allora sì, forse vincere la regular season non conterà nulla, ma ad avercene di sognatori così.
Falconara non dimentica e neanche la storia lo farà.

 

 

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