Final Eight

CITTA’ DI CAPENA – Martin punta la F8: “Non vediamo l’ora di giocare”

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Promozione, salvezza, qualificazione in Coppa Italia e Playoff.
Se è un sogno non svegliateci, potrebbero dire le laziali del Città di Capena. A sentire Bea Martin, sogno sì, ma i risultati sono stati frutto di tanto impegno.
E’ stato un anno molto importante per noi. Abbiamo iniziato da neo promossa appunto e, l’unico obiettivo che la società ci ha chiesto di raggiungere la primo anno di Serie A era la salvezza. Mantenere la categoria per dare continuità ad un progetto di crescita. L’abbiamo affrontato così. Vissuto, senza pressioni e con la voglia di fare bene.

Mister Chiesa ci ha molto aiutato in questo, mettendoci sempre nella condizione di giocare con tranquillità. Alla termine della stagione regolare, abbiamo raggiunto il nostro obiettivo, andando anche più in là. Non avremmo mai immaginato di centrare salvezza, qualificazione in Coppa e  Play Off prima della fine di un campionato ostico, in considerazione del livello delle squadre“.

Festeggiata la permanenza nella massima serie, le laziali del Capena stanno lavorando per arrivare a disputare una Final Eight nella migliore condizione possibile. “Ci stiamo allenando tanto perché la Coppa richiede tanto impegno, anche fisico. La nostra ultima gara è stata contro la Lazio, quindi avevamo tempo e modo di prepararci così come si conviene ad una competizione di questo livello. Vedo me e le mie compagne in una buona condizione fisica e mentale. Ora non resta che arrivare a Rimini e giocarci le nostre chances”.

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Se c’è una giocatrice che, nonostante il lockdown dello scorso anno e con tutti i disagi che ha portato, ha continuato ad allenarsi con costanza, questa è sicuramente Bea Martin. Chissà se si rende conto di essere stata la personal trainer virtuale della pandemia. “Trovarsi nella condizione di dover sospendere ogni attività, non potersi allenare, non sapere quando si tornerà a giocare, porta con se la necessità di mantenere un alto livello di allenamento. Per non disabituare il fisico al lavoro e farsi trovare pronti per il rientro in campo. Bisogna avere continuità in questo, è fondamentale. Fortunatamente qui dove mi trovo, avevo il giusto spazio da dedicare alle mie sessioni di allenamento

I frutti di questa filosofia si sono visti tutti in campionato con il Capena. “Più passa il tempo e più capisci che hai bisogno di allenarti maggiormente per tenere il passo delle giovani giocatrici. La serie A richiede un grande impegno. Sono anni che mi dico che vorrei smettere, ma, alla fine, ogni volta trovo una motivazione per continuare. Senza dimenticare il fatto che mi vedo sempre bene a fine campionato. Quindi, per quanto la fine della carriera si avvicina, non è assolutamente questo ancora il momento“.

Non lo è soprattutto ora, a pochi giorni dalla Final Eight. “E’ una competizione che piace giocare, è bellissima. Credo che sia così per tutti. Tutte noi non vediamo l’ora di partecipare. Dopo averla giocata per due anni con lo Statte e uno con la Salinis, questa sarà la mia quarta Coppa Italia.

L’ultima, è quella che ricordo più di frequente, anche se i ricordi non sono così felici. Credo però che, con il tempo, si impara a vedere il buono che c’è anche nelle situazioni più spiacevoli. Nel 2019, anno in cui abbiamo vinto il campionato, uscire in semifinale contro la Lazio non è stato semplice da digerire. La scelta tecnica di tenere fuori le giocatrici più incisive in vista della finale non ha pagato e così siamo tornate a Margherita di Savoia amareggiate.

Credo che quella squadra avesse le potenzialità per vincere anche la Coppa Italia. Quell’esperienza mi ha convinta ancora di più, che non esistono partite scontate in Coppa, che non si può pensare due passi più in là. Bisogna essere focalizzati sul momento che si sta vivendo e mettere in campo in ogni gara tutto quello che si ha per vincere la partita. Dare tutto, puntando sui fattori positivi e aggiustando quello che, di volta in volta non va“.

Questo sarà lo spirito con cui il Città di Capena si presenterà al “gran ballo” di Rimini. Sarà inoltre un’emozione doppia per Bea che trova, dall’altro lato del campo, proprio l’Italcave Real Statte. “Credo di avere una calamita con lo Statte, come se ci fosse sempre qualcosa che mi chiama, che mi lega. Mi fa tanto piacere giocare contro di loro perché  quella è una squadra che rimarrà per sempre nel mio cuore. Stimo tutti quelli che fanno parte del mondo rossoblù, da chi scende in campo a chi lavora dietro le quinte.

Sarà un’emozione doppia per me, considerando che a Statte ho trovato una seconda famiglia, una comunità che mi è rimasta vicina anche se lontana. Sono come “los bascos”, tutti mi vogliono bene e io voglio bene a loro. Tutto vero, è altrettanto vero che l’impegno sarà totale per cercare di batterla e superare il turno. Se poi Renatinha non è in giornata…” scherza.

Se pensate che il Capena si limiterà solo partecipare, sbagliate di grosso. Avverto l’impressione che la numero 8 stia lanciando questo messaggio alle avversarie. “Giochiamo per divertirci, sempre, perché, anche se è il nostro lavoro, divertirsi in ciò che si fa è fondamentale. Ma giochiamo per vincere. Io sono sempre molto competitiva. Affronteremo la kermesse con una voglia grandissima di non lasciare nulla di intentato. Per come è strutturata, ogni squadra si gioca la propria possibilità di arrivare fino in fondo. Scenderemo in campo proprio con questa voglia. Vedo le mie compagne letteralmente affamate, per alcune sarà la prima volta in Final Eight, altre sono più esperte. Il desiderio di giocare e fare bene è forte in ognuna di noi“.

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L’appuntamento è per le ore 15 del 23 aprile per Italcave Real Statte – Città di Capena. Martin però non risparmia una battuta su ciò che si aspetta di vedere in Coppa. “La non partecipazione della Kick Off è una grande perdita. Le otto squadre partecipanti sono tutte belle da veder giocare, Falconara – Kick Off poi è una di quelle partite alle quali non vedi l’ora di assistere , perché sai che ti divertirai. La rinuncia delle All Balks per via del Covid lascia tutti profondamente tristi. Detto questo, giocheremo tutti per vincere, per questo mi aspetto una manifestazione impegnativa. Ti dico una cosa – confida in chiusura -, secondo me ci troveremo davanti una grande sorpresa. Non ti dico chi o cosa. Non ora, ve lo dirò a fine Coppa. Ma credo proprio che sarà così“.

 

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