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Robertina Diodato, primo tris in A: “Tutto arriva per chi sa aspettare”

Robertina Diodato

Prima tripletta in Serie A per Robertina Diodato che mette le ali al Pelletterie nel momento più delicato della stagione: la sfida salvezza contro il suo ex Capena, piegato proprio dalle giocate della scatenata numero 17. Qualcuno ha parlato di “karma” e la giocatrice rosanero ci spiega perché.

“Ho scelto Capena perché mi avevano detto che avrebbero puntato su di me – racconta Diodato – e invece non ho mai avuto molto spazio. Qui ho trovato un ambiente diverso e sono contenta di essere riuscita a dimostrare che la fiducia in me è stata ben riposta: nel primo tempo ero tesa e – al di là del gol – sentivo che potevo fare più di quanto stessi facendo, ma mister Quattrini mi ha dato il tempo di ritrovarmi e io l’ho ripagato dando il massimo in campo. Non pensavo che potesse accadere proprio in questa domenica, ma ovviamente ci tenevo perché per me non è stata una gara come tutte le altre. Tutto arriva per chi sa aspettare”.

Inatteso per Diodato, ma non per capitan Pasos che – in qualche modo – aveva già scritto la storia di quel che sarebbe stato.
“Il fisioterapista mi stava trattando e ha detto a Pasos che stava provando ad aggiustarmi i piedi, lei ha risposto subito che non ce ne sarebbe stato bisogno perché avrei segnato una tripletta. Più chiaro di così…”.

Una vera e propria premonizione, accompagnata poi da una bellissima sensazione di déjà vu.
“Mi era già successo qualcosa di simile quando ero alla Salernitana: giocavamo contro l’Ottaviano, che era molto più su di noi in classifica, e ribaltai l’1-0 con 4 gol che valsero la vittoria. Forse sembra strano, ma avevo quella scena in testa mentre affrontavamo il Capena. A fine partita il presidente mi regalò il pallone con le firme di tutte le compagne e il diesse del Pelletterie mi ha promesso spontaneamente la stessa cosa. Sono attenzioni che mi emozionano, come i cori delle mie compagne a fine partita: hanno aspettato che rientrassi nello spogliatoio per festeggiarmi, è stato molto bello”.

Anche per papà Pietro, per tutti Pierino, è stata una giornata da incorniciare.
“Finalmente gli ho regalato la prestazione che vorrebbe ogni domenica da me. Lui cerca sempre di spronarmi perché in A2 mi ha vista fare la differenza, ma in Serie A non era ancora mai successo. Ogni volta mi dice: “anche oggi segni domani, hai fatto il minimo indispensabile”, e io rispondo: “tempo al tempo”. Ora è felice, ma so bene che non ho fatto ancora niente: devo cercare di essere più continua e cinica sotto porta per dimostrare che questa tripletta non sia stata casuale”.

Discorso continuità che vale per tutto il Pelletterie, in vista della seconda sfida consecutiva per la salvezza.
“Sbagliare col Granzette significherebbe vanificare quanto di buono fatto domenica, per cui per noi sarà ancora più importante. Dobbiamo continuare su questa strada, allontanando i play out e avvicinando il prima possibile la permanenza diretta nella categoria”.

Foto: Marco Bilenchi

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