Serie A

Sofia Luciani, una figlia delle Marche primeggia col Falconara

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Leggi Sofia Luciani il suono che ascolti è Falconara.
Non è un suggerimento per uno spot televisivo o una réclame radiofonica.
Questa è la realtà che si vive in Via dello Stadio.
Sofia Luciani, capitano e bandiera citizens.
La storia dell’universale classe ’93 parte da lontano, da un campo da calcio e dal legame indissolubile con la sua terra. “Avevo nove anni quando ho iniziato a giocare in una scuola calcio di Montegranaro, la mia città, vivendo quegli anni di formazione assieme ai ragazzi  – rivela Sofia -. Terminato il percorso canonico, ho disputato una stagione in serie B con il Porto Sant’Elpidio per poi approdare alle Jesina Calcio Femminile. Quattro stagioni tra le fila delle leoncelle. Ma Jesi non era proprio dietro l’angolo, per questo, negli ultimi due anni svolgevo gli allenamenti settimanali con la Vis Concordia, a Morrovalle, squadra di calcio a 5″.
Non solo campionato.
La carriera di Sofia è spesso stata tinta dell’Azzurro Nazionale. Under 17, 19 e 20.
E’ così che nel maggio 2012 viene convocata e successivamente selezionata da Corrado Corradini, nella rosa della Nazionale under 20 per disputare i mondiali in Giappone.
Due le apparizioni per lei nell’importante competizione disputata a Tokio. Quell’esperienza chiude la carriera azzurra nel calcio a 11 ma le spalanca la porta alla nuova avventura nel futsal.

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A 21 anni ho deciso di abbracciare totalmente il calcio a 5, disciplina che praticavo saltuariamente anche allora. Un po’ per il desiderio di vivere una nuova esperienza, un po’ per la volontà di non spostarmi dalla mia regione per motivi di studio e per il profondo legame con la mia terra. Falconara è stata una scelta quasi naturale, convinta anche dal passaggio al CdF di Deborah Zambonelli, compagna di squadra a Jesi e che prima di me aveva scelto di proseguire nelle citizens“.
Anche nel calcio a 5, Sofia non manca l’appuntamento con la Nazionale. La prima storica Nazionale Femminile di calcio a 5, emette il primo vagito nel giugno 2015.
Nella notte magica illuminata dai fari di Foro Italico, stracolmo, la numero 7 reca sopra la dicitura Sofia Luciani. Ma questa è una storia che corre su un filo di ricordi indipendente. Per il momento torniamo sul parquet del PalaBadiali. E’ su quel fondo di legno 40×20 che Sofia passa dall’eseere una comprimaria fino alla fascia di capitano.
Il motore delle sue giocate? “Il divertimento” afferma sicura. “Il calcio a 5 rappresenta primariamente un divertimento. Questa è stata la spinta per tutti i sacrifici, le rinunce, i chilometri macinati per allenarmi in tutti questi anni. Oggi rappresenta anche un lavoro e non posso che ritenermi fortunata a vivere della mia passione”.

Potrebbe sembrare che il passaggio dal calcio a 11 al futsal sia stato per Sofia un fluire naturale delle cose, semplice come bere un bicchier d’acqua.
La realtà invece racconta un’altra storia.
Calcio e futsal condividono molto ma differiscono altrettanto. Diventare una calcettista riserva insidie sportive e personali, impossibili da ignorare. Nel percorso di Luciani, la differenza l’hanno fatta i compagni di viaggio. “All’inizio del mio percorso, i primi sei mesi sono stati disastrosi. Non sapevo come muovermi in campo e intralciavo continuamente le mie compagne. Ho anche pensato di lasciar perdere. Se sono arrivata fino a qui lo devo principalmente a Francesco Battistini e Massimiliano Neri, due figure centrali nella mia crescita sportiva. Sono stati loro ad insegnarmi tutto quello che so del futsal. Inoltre questo sport mi ha dato la possibilità di incontrare e conoscere tante persone, ad alcune sono rimasta molto legata. Su tutti Andrea Scaccia e Erika Ferrara, con i quali, al di fuori dal campo ho un ottimo rapporto di amicizia. Non posso inoltre dimenticare Katiuscia Acciarresi e Lorenza Romagnoli, approfitto di queste pagine per ringraziarle per avermi scarrozzata in giro per le Marche nei tempi in cui gli allenamenti si svolgevano nel dopo lavoro, alle 9 di sera“.

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Dal non riuscire a collocarsi nello spazio occupato da un pallone a rimbalzo controllato, fino a guidare il Falconara in testa alla classifica del campionato 20/21, macinando punti e gratificazioni.
Falconara a punteggio pieno campione d ‘inverno e con due nomination ai futsal award è una grande soddisfazione che testimonia la crescita costante e la serietà di questa società nel corso degli anni. In così poco tempo è cambiato tutto, siamo passati da una squadra con giocatrici tutte marchigiane con 3 allenamenti settimanali alle 9 di sera ad un contesto semi professionistico nel quale svolgiamo 6- 7 allenamenti settimanali, con le migliori giocatrici del mondo in rosa. Il merito ovviamente non è solo della società ma anche di tutte le giocatrici e gli allenatori che si sono succeduti a Falconara in questi anni. Ci hanno permesso, un passo alla volta, di alzare il livello e di acquisire credibilità nel panorama nazionale, fino ad arrivare ad avere la possibilità di avere a disposizioni giocatrici di questo calibro“.

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Il sogno di Sofia infatti è quello di regalare a se, al CdF e ai falconaresi, un titolo da appuntare sul petto. “Per quest’anno mi auguro di portare a casa un titolo, anche se visto il livello delle altre squadre in particolare Montesilvano ma anche Statte, Kick off, Lazio non sarà assolutamente facile. Quello che abbiamo fatto fino ad ora non conta nulla per il titolo finale. Saranno i play off e quindi tutte quelle partite secche dove può succedere di tutto a dirci dove possiamo realmente arrivare. Certamente i risultati ottenuti fino ad ora sono molto importanti, ci danno la consapevolezza che il lavoro che stiamo facendo paga in termini di risultati“.
Contro il Futsal Femminile Cagliari è arrivata la nona vittoria stagionale.
Domenica abbiamo vinto meritatamente e con risultato netto. Ovviamente ci sono stati momenti di difficoltà come è normale che sia quando si affronta un campionato di questo livello. Tutte le squadre sono preparate, con ottime giocatrici e lo scivolone è sempre dietro l’angolo. Il Cagliari ci ha dato del filo da torcere soprattutto nel primo tempo. Penso che siamo state brave a riprendere l’inerzia della partita sul 2 – 2, senza innervosirci e con maturità riportarci subito sul 4 a 2 . Sicuramente il nostro punto di forza – dichiara in chiusura Sofia – è la profondità della rosa e la qualità di tutte le giocatrici in squadra“.

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