Un altro rinvio chiesto dal Città di Capena, squadra nel cui quartier generale – senza voler neanche lontanamente scherzare sul tema Covid – il virus sembrerebbe essersi davvero accanito. E se davvero così fosse, tutto quello che ci sarebbe da fare sarebbe esprimere solidarietà e speranza e la riflessione si chiuderebbe qui con un caloroso in bocca al lupo. Ma è diventato impossibile, ormai, ignorare lo scetticismo che accompagna qualsiasi pubblicazione relativa alle PEC delle Leprotte. Altre squadre hanno chiesto rinvii, certamente, e nessuno ha storto il naso, almeno non pubblicamente. Allora perché in pochi credono ai bollettini ufficiali provenienti da Fiano Romano?
IL FATTO Sabato un comunicato della Divisione ha ufficializzato la richiesta di rinvio del Città di Capena, in merito ai recuperi col Falconara e col Granzette, lo ha fatto con due PEC datate 30 dicembre (data in cui presumibilmente la società viene a conoscenza dell’eventualità che ci sia un contatto positivo) e 2 gennaio. Ma se questa storia fosse vera, come mai il segretario delle Leprotte avrebbe chiesto proprio mercoledì 30 dicembre ai presidenti delle società avversarie di spostare la partita a causa dell’indisponibilità del palazzetto che sarebbe chiuso perché in zona rossa (fattore che nel resto d’Italia non condiziona lo svolgimento di attività a carattere nazionale), se -contestualmente – partivano PEC in cui si comunicava il contatto con un positivo al Covid? E se questo contatto fosse reale, perché le tesserate si sono sparpagliate in diverse regioni d’Italia invece di trascorrere il Capodanno in isolamento? Il Città di Capena scrive che la squadra è in isolamento fiduciario, ma le storie di Instagram dicono tutt’altro, tanto che alla fine anche la silenziosa Dibiase sbotta, parlando in modo apparentemente generico, eppure andando dritta al punto: la mancanza di rispetto è evidente a tutti, così come i passi indietro che la disciplina sta facendo a causa di alcuni atteggiamenti che finiranno per condizionare tutti, se nessuno muoverà un dito. Anche nella squadra stessa probabilmente la situazione non è chiara, tanto che quando il presidente Bramucci chiede quali siano le motivazioni del rinvio, una giocatrice del Capena mette un like al commento sulla nostra pagina. Like poi ripetuto sotto un altro post in cui si allude in modo ironico alla situazione rinvii. Solo una svista, come i pollicioni che partono dal profilo del Papa verso il lato B di formose modelle? Può darsi.
Ma a questo punto della contorta storia, tra gli scettici c’è chi inizia a chiedersi anche questo: ma vuoi vedere che in questo fitto scambio mail tra il Capena e la Divisione c’entri in qualche modo il fatto che Will e Castagnaro, due pilastri della società laziale, non faranno rientro in Italia prima del 7 gennaio poiché è stato accordato loro il permesso di rientrare in Brasile per le vacanze? Ce lo chiedono sui social e noi rispondiamo sempre che la verità – qualunque essa sia – prima o poi verrà a galla. Nel frattempo, facciamo due conti: 7 gennaio, più i giorni di quarantena, equivalgono ad almeno un altro paio di rinvii. Vuoi vedere che sto Montesilvano-Città di Capena non s’ha da fare neanche stavolta?
PROTOCOLLO TROPPO FLESSIBILE Nessun dubbio verrebbe sollevato, probabilmente, con un regolamento più rigido. E mentre la procura sarà chiamata ad indagare sulla documentazione relativa ad alcuni rinvii, un protocollo ancora troppo flessibile (basta un contatto indiretto per fa saltare un match, il famoso “cugino del cugino”) affida in pratica al buonsenso la richiesta di possibili rinvii, con i risultati di cui stiamo parlando ora.
Di questo passo, la griglia di qualificazione alla Final Eight verrà stilata mentre le squadre saranno sui rispettivi pullman a Salsomaggiore.
Ci siamo dilungati e la chiudiamo qui, augurandoci che il 2021 lasci più spazio al futsal giocato, ci offra un protocollo che vada oltre ogni ragionevole dubbio e non ci porti ad indagare a lungo su situazioni che tanti ci segnalano come strane.
L’ultima volta che accadde smascherammo una finta Champions, se non sbaglio.
