Estero

Kimia Alizadeh, rinuncia al velo e al suo Paese

E’ passato solo un anno, da quando Kimia Alizadeh ha affidato ad Instagram il suo sfogo, la sua frustrazione e la sua delusione. Unica atleta iraniana ad aver ottenuto una medaglia olimpica, un bronzo nel taekwondo a Rio 2016.

Stufa “dell’ipocrisia, delle bugie, dell’ingiustizia e dell’adulazione”, Kimia annunciò la sua rinuncia a vivere in Iran e a rappresentare il proprio Paese nelle competizioni.
In un lungo post,  la ventunenne iraniana, volto popolare nei media nazionali e bandiera della federazione nazionale di taekwondo rivelava di essere “una delle milioni di donne oppresse in Iran con cui ho giocato nel corso degli anni … Ho indossato quello che mi hanno detto e ripetuto quello che mi hanno detto. Ho ripetuto ogni frase che mi hanno ordinato”.
La denuncia della strumentalizzazione politica dei suoi successi da parte delle autorità è forte. “A nessuno interessa di noi, siamo solo strumenti”, con queste parole sottolineò che i suoi successi nel suo paese erano divenuti strumento per dimostrare che il velo fosse idoneo alla pratica sportiva.

A centinaia di follower mostrarono il loro sostegno alla sua decisione sui social network. L’atleta era ormai  però in fuga dal suo paese, accennando nel suo post che si trovava in Europa, senza specificare dove. Era chiaro per tutti, comprese le autorità iraniane che non avesse nessuna intenzione di tornare nel suo paese.
“Nessuno mi ha invitato in Europa e non ho ricevuto offerte allettanti. Ma accetto il dolore e le difficoltà della nostalgia perché non volevo far parte dell’ipocrisia, delle bugie, dell’ingiustizia e dell’adulazione”, sottolineò con queste parole, l’accusa di alcuni funzionari che cercarono di mercificare quella che era una dolorosa scelta di libertà.

L’atleta ora si trova a Norimberga in Germania. Dopo un breve passaggio in Olanda si è stabilita nella città del nord della Baviera. Si sta preparando per le prossime olimpiadi di Tokio, rinviate a causa della pandemia da Covid-19. La sua situazione però è abbastanza complessa. Kimia ha raggiunto prima la Spagna, dove ha ottenuto un permesso di transito verso l’Olanda prima di approdare appunto in terra tedesca. Pe ottenere il visto “umanitario” che ha richiesto è necessaria una sentenza del tribunale federale tedesco che regole le pratiche d’immigrazione. Nell’attesa insieme al marito ha inoltro anche richiesta cittadinanza avviando le pratiche consuete in Germania che prevedono corsi di formazione e di lingua tedesca. Appare chiara anche l’intenzione della Federazione Tedesca di Taekwondo di includerla nel suo roster ma in questo momento appare più probabile che l’appuntamento con la competizione olimpica possa essere rinviato a Parigi 2024.

ALTRI ADDII
Quella di Kimia non è un caso isolato. Tante sono state le personalità sportive e intellettuali che hanno scelto di lasciare l’Iran.
Non si tratta solo di insegnanti, ingegneri o medici. Almeno tre atleti di punta hanno rinunciato alla loro bandiera negli ultimi anni. La Federazione iraniana di scacchi nel corso dello scorso anno ha annunciato il licenziamento della giocatrice Alireza Firouzja, contraria alla dottrina federale di evitare di competere con atleti israeliani. Per lo stesso motivo, il judoka Said Mollai ha optato per l’addio.

LA QUESTIONE DEL VELO
La questione del velo obbligatorio per le donne, inoltre, è una delle più controverse. Nonostante nel 2017 anche il Governo sia stato favorevole ad affrontare un cambio di regole, il crescente clima di tensione politica e sociale, a seguito delle sanzioni imposte dagli Stati Uniti, ha agito come volano verso una ancor maggiore rigidità.

Il 2 gennaio 2020, la Federazione iraniana di scacchi ha espulso un grande maestro, Mita Hejazipur, dopo essere apparsa senza velo durante un campionato a Mosca alla fine dell’anno. Insieme a lei, in quei giorni, uno dei pochi arbitri internazionali iraniani dello sport, Shoreh Bayat, annunciò cla sua intenzione di non tornare in Iran per timore di rappresaglie.
Era apparsa senza velo in un torneo a Shanghai.

 

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