Dieci su dieci. Guardare tutti dall’alto del gradino più alto dall’inizio della stagione. La voglia di continuare di questo passo fino alla fine.
Affronterà il Granzette, domenica, il Città di Falconara conscio di aver già ha stabilito un nuovo record personale. L’umiltà è però quello che traspare da ogni intervista alle sue protagoniste.
E’ così anche con Rafaela Dal’maz .
“Non c’è un segreto in particolare, siamo una squadra forte senza dubbio, ma non è questo o non solo questo a permetterci di essere dove siamo. E’ la comunanza di obiettivi tra giocatrici e società a rendere il Città di Falconara una squadra solida. Verso i quali, sono concentrati gli sforzi di tutti, un lavoro giornaliero e costante per migliorarci, sempre. I risultati sono dalla nostra parte ma ogni domenica tocchiamo con mano la difficoltà di questo campionato. Dalla prima all’ultima, ogni squadra ha la sua forza che non esita a mostrare in campo.
Anche domenica, il Granzette ha fatto mostra delle sua qualità. E’ stato complesso affrontare una squadra che difende con un blocco basso, c’è bisogno di pazienza, persistenza e credere che si riuscirà a far gol. Non abbiamo giocato la nostra migliore partita – ammette senza remore la numero 99 – stiamo tornando alla nostra forma fisica migliore, solo ora. Era importante però proseguire con una vittoria e così è stato. Nonostante gli alti e bassi, ciò che facciamo è prepararci di volta in volta nel migliore dei modi. Per ora, questa si sta dimostrando la strada giusta“.
Concreta tanto in campo quanto fuori, Pato il calcio lo respira da sempre e lo condivide, da sempre, con la sua famiglia. “Fin da quando eravamo piccoli io e mio fratello Rodrigo, il calcio è stato presente nella nostra casa. Nostro padre era infatti un giocatore professionista. Neanche a dirlo, il calcio era il nostro gioco preferito. Con Pardal – questo il soprannome del fratello -, ricordo che nel corridoio di casa giocavamo a fare un uno contro uno con le porte contrassegnate dalle nostre ciabatte. Finiva sempre con una litigata – ricorda con un sorriso – chi perdeva si arrabbiava sempre. Con lui ho giocato tanto, ma mai in una vera competizione“.
I ricordi si vestono con il mantello della malinconia a volte. Non è facile vivere lontano dai propri cari, non lo è mai, per nessuno. “Mi manca molto, e manca a tutte le mie compagne, avere la famiglia e le persone che amo vicino a me, nelle tribune dei palazzetti, ma insieme proviamo a mantenerci motivate in ogni allenamento. Siamo qui, lottando per i nostri sogni e anche per loro. E’ una questione di saper guardare i lati positivi di quest’esperienza e continuare a lavorare. Qui a Falconara inoltre, non giochiamo solo per noi e per i nostri cari, ma per la città intera che crede in noi anche se non può essere presente al palazzetto. Un fattore in più, che contribuisce a mantenere alta la nostra motivazione“.
Ma Rafa non è sola, nonostante la malinconia di casa. A condividere con lei quest’avventura c’è Debora, immancabile presenza nella vita e a bordo campo con la sua reflex. Da qualche tempo, a portare una ventata di allegria e spensieratezza nelle loro vite, anche Mingau, il loro bellissimo gatto bianco dagli occhi di ghiaccio. “Ho sempre amato gli animali. In Brasile, in casa dei miei genitori ho due cani adottati dalla strada e due gattini. Ho sempre pensato che avrei avuto con noi un compagno a quattro zampe anche quì, in Italia ed è così che abbiamo deciso di adottare Mingau (il mingau è un porridge, alimento con il quale si svezzano i bambini. n.d.r.). Ha riempito la nostra vita di amore e tanti graffi“, ride divertita.
Già, Rafaela, so esattamente cosa vuol dire.
Torniamo al campo, al futsal, al gioco e alla Nazionale. Recenti sono le convocazioni della verdeoro per la doppia amichevole contro la Spagna. Provo a chiederle se si aspettava una chiamata, o se preferirebbe difendere i colori del Paese che l’ha adottata, ma, da professionista in campo e nelle interviste, glissa con classe ma non manca di convinzione. “Quello che posso dire è che continuerò a fare del mio meglio nel mio club. Questo è il mio compito. Ma quando arriverà una convocazione da una nazionale, senza dubbio sarò pronta a dare il massimo“.
Non se, quando. Questione solo di tempo.
Come ha già specificato, tutte le energie sono canalizzate nella causa del Falconara. Domenica per le citizens c’è l’impegnativa trasferta contro la Lazio di mister Chilelli.
Un appuntamento dal doppio sapore. “Spero di tornare a casa avendo compiuto trent’anni e con tre punti in più in classifica” scherza ma neanche tanto Pato. Domenica arriverà al giro di boa dei trenta. “La Lazio è una squadra molto intelligente tatticamente in più giocheranno in casa loro. C’è da aspettarsi una gara impegnativa e sicuramente divertente. Come ogni settimana, stiamo lavorando minuziosamente per affrontare l’avversario che il calendario ci pone di fronte“.
La festa, in tempo di Covid, potrebbe essere solo una, “Tornare a Falconara più vecchie – visto anche il compleanno in settimana di Angelica Dibiase e nel suo stesso giorno di capitan Luciani – e con un’altra vittoria“.