FFC, Gasparini: “Che regalo di compleanno vorrei? Una bella vittoria”

Da giallo ad arancione. Sembra che la regione tutta, si colori di riflesso al momento del Futsal Femminile Cagliari.
Non è ancora il tempo che vedrà le isolane tornare in campo, sarà un’altra domenica da osservare, ferme ai box, per le rossoblù.
La condizione imposta dal Covid, sebbene costringa ad un allenamento in sordina, non ferma la voglia di ripartire, con una marcia in più.
“Purtroppo sono cose che possono accadere a tutti“. Milena Gasparini guarda con occhio oggettivo e continua. “Il periodo è quello che è, non siamo le prime e non credo saremo le ultime a subire le conseguenze del virus, purtroppo. Tutto sommato, però, siamo comunque fortunate, a suo tempo torneremo in campo senza problematiche ulteriori. Personalmente cerco di rimanere serena e tranquilla. Positiva – scherza -. Non nascondo che il cambio di routine mi ha destabilizzato un po’ , c’è sempre però qualcosa da fare. A casa, gli allenamenti non si fermano. Inoltre, ho un cane molto esigente e giocherellone, lui mi aiuta a superare il momento e ad occupare il tempo“.

Otto, come il numero di maglia della brasiliana. Gira per un momento lo sguardo indietro, a ciò che è stato fino ad ora, giusto il tempo di aggiustare il tiro e proseguire.
“Giocare è la mia passione, oltre ad essere la mia professione. Sono molto esigente con me stessa. Quest’anno però non sono ancora riuscita ad offrire il meglio in campo per poter aiutare la squadra. Per questo sto lavorando molto sulla condizione mentale e contribuire così in maniera determinante allo sforzo di squadra. Siamo una rosa di qualità, se non lo dicono i risultati, lo fanno sicuramente le prestazioni. Credo sia solo una questione di tempo, ci vedremo e ci vedrete presto giocare con la giusta sicurezza“.
Come si ottiene questa nuova condizione?
“Ci sosteniamo a vicenda e questo è il punto di partenza. Fondamentale trovare le giuste soluzioni ai momenti di difficoltà che capitano durante le gare. A volte la condizione fisica e quella mentale non viaggiano all’unisono, credo sia questo il nostro problema al momento, se mai ne dovessimo avere uno. Su questo dobbiamo concentrare gli sforzi per poter essere lucide, serene per tutti i quaranta minuti, così da non perdere la concentrazione. La rotta si invertirà, ne sono convinta, l’importante sarà farla girare nel verso giusto. Il lavoro tattico e tecnico e l’impegno che mettiamo in ogni allenamento sono fattori determinanti in questi momenti, la spinta per trascinarci al successo“.

Il focus non si perde, il punto fermo verso il quale e con il quale guadare il fiume e raggiungere la sponda opposta, quella dei risultati. Sebbene il peso del tempo faccia risuonare con più forza le sue lancette, a sentire Milena, “quando c’è sentimento, non c’è mai pentimento”. Chissà se conosce i Neri per Caso. “Giocare non è mai una scelta difficile per me, non mi sono mai pentita ed è ancora così. E’ vero che il corpo tante volte si lamenta, sono consapevole che si avvicina inesorabile il momento in cui fermarsi diventerà la scelta più saggia per me e per la squadra. Il campionato altalenante non aiuta nessuno, giovani e meno giovani. E’ una sfida nuova per tutti. Non è facile rimanere fisicamente in forma, quando si hanno così tante partite rinviate. Per questo, in questa stagione in particolare, dobbiamo dedicare una cura maggiore alla salute fisica e mentale. Mangiare e dormire bene sono accorgimenti pratici, più che mai importanti.
Per me non è ancora arrivata la fine della carriera, non quest’anno. Inoltre – ribadisce ancora una volta – qui a Cagliari mi trovo davvero bene, sono a casa“.

Il canto delle sirene dell’isola è talmente tanto irresistibile che ha portato Milena a mettere radici sulla terra bagnata dal mar di Sardegna. Lavoro e lavoro, in campo e fuori. Una doppia vita professionale che si snoda tra il parquet e i campi di Spazio Newton. Minimo comune denominatore, l’amore per lo sport. “Lavorare in una realtà come quella di Spazio Newton, i campi sportivi gestiti da Claudia e Carolina, mi sta insegnando molto. E’ senza dubbio un punto positivo nella mia vita. Certo mi occupa un tempo che per me, come atleta, alla fine, un po’ si fa sentire. Come detto, ho raggiunto un’età nella quale s’inizia a costruire il futuro fuori dal campo. Lo sport mi ha già dato tanto e continua a farlo anche con questa nuova esperienza. Tra i bambini della scuola calcio, il lavoro e il campionato sto gettando le basi per la Milena del futuro“.

Parlando di tempo e di futuro, sabato si aggiungerà una unità al computo degli anni della numero 8. Ma non ditele che sta invecchiando, è solo esperienza che matura. Anche se venata di nostalgia. “Il regalo che vorrei per quest’anno purtroppo non è più realizzabile. Mi piacerebbe se fosse possibile andare a casa sabato, in compagnia della mia famiglia, stare con loro almeno per quel giorno. Sarebbe un bellissimo regalo“. La realtà concede altro però, tutto sta nel cogliere il regalo che porterà. Se ne dovesse scegliere uno da scartare, allora “vorrei festeggiare con una bella vittoria in campionato, giocare bene e divertirci in campo. Questa si che sarebbe una festa con i fiocchi“.

Per il momento le candeline saranno solo virtuali, così come i pensieri da scartare. Considerando che non c’è virtuale più reale di questo spazio, ecco che diventa il nostro di regalo.
Uno spazio libero, nel quale rispondere ad una domanda che ancora nessuno le ha mai fatto.
“Quando, a casa di chi, sarà il prossimo churrasco?” Ride divertita, scherza, o forse no. “Facciamo così, se sarà possibile raggiungere ciò che sto pianificando, verrò a raccontarvi una storia di persona. Non ora, ora sono solo sogni ed è meglio tenerli per me. Visto però che devo rispondere a questa intervista, mi metterò a pensare a quest’ultima domanda: cosa non mi hanno mai chiesto?“.

Mi sa che sarà una risposta alla “lo scopriremo nella prossima puntata”.