Serie A

Federica Cocco, un attimo lungo cinque anni

Estate 2015.
Mentre Baby K e Giusi Ferreri viaggiavano tra Roma e Bangkok, Alvaro Soler arrivava nel Bel Paese imperando bajo el mismo sol. The last man on heart mi teneva compagnia con i suoi 13 episodi e nel mondo, gli Stati Uniti dichiarano la fine dell’embargo con Cuba e la NASA annuncia la scoperta del pianeta più simile alla Terra mai avvistato.
In quell’estate il Futsal Femminile Cagliari, con soli due anni di attività alle spalle, acquisisce le prestazioni sportive (come si dice in gergo tecnico n.d.r.) di Federica Cocco.
Da li ad indossare la 22  fino ad oggi è stato un attimo lungo 5 anni.
Il campo da calcio a 11 era il mio mondo quando capitan Cuccu, amica di lunga data, mi ha proposto una nuova sfida in un nuovo sport. Mi piacciono le sfide, così ho accettato. Ma era tutto diverso: palloni, misure, movimenti, tecnica. Mondi leggermente differenti, o forse completamente differenti a pensarci bene. Una sfida che, non solo mi ha fatto conoscere un nuovo sport e una nuova versione di me, ma anche un’ambiente così familiare da decidere di restare anno dopo anno“.
Anni di sport, competizioni e traguardi: “la Serie A2, una Final Eight persa e un campionato vinto. Tanti sono stati i gol segnati per me, per la squadra. Con loro sono arrivate tantissime soddisfazioni, fino alla conquista della Serie A“.
Premiamo il tasto avanti veloce, fino ai momenti più emozionanti della storia dell’FFC. Federica non ha dubbi su quale sia il migliore: “Senza dubbio il 2018, l’anno della Final Eight di Bari, che ci ha viste contenderci la Coppa Italia contro il Montesilvano fino all’ultimo secondo disponibile. Eravamo una squadra eccezionale e probabilmente il più grande rammarico è proprio quella coppa sfumata ai calci di rigore. Un’amarezza forse pari a quella di non essere riuscite a concludere il campionato, nella scorsa stagione a causa del Covid. Sono sicura che con quel gruppo avremmo potuto fare ancora tanto bene“.

Federica Cocco

Se questo racconto fosse una telenovela, dopo il colpo di scena causato dal virus, dovremmo attendere l’arrivo, per l’eroe di un nuovo capovolgimento di fronte che conduca tutti verso grandi imprese attraverso mille ostacoli.
Questa però non è una telenovela anche se gli ostacoli di certo, non mancano. Ultimo su tutti, il ridimensionamento di budget destinato alle attività sportive deciso dalla regione Sardegna. La società isolana si è vista costretta ad una rimodulazione in corsa, per rendere possibile una quadra dei conti a budget dimezzato. “Una tegola non indifferente, considerando l’ammontare dell’ammanco nel bilancio stagionale. Penso che la società debba agire in base alle sue opportunità, nel rispetto delle sue giocatrici, caratteristica che da sempre la contraddistingue. Le aspettative erano quelle di mirare alla salvezza. Il futuro per il 2021 sarà quello di riprendersi dagli strascichi lasciati dal 2020 e di raggiungere comunque l’obiettivo“.
Impresa ardua?
Sfida?
Prova?
Senza dubbio l’FFC s’impegnerà al massimo. Mancano i fondi, non il carattere. “Questo è il Futsal Femminile Cagliari. Un gruppo, una famiglia, una squadra che non si arrende, una squadra con un’anima. Negli anni la società ha creato una realtà cittadina e nazionale capace di lasciare il segno. Le giocatrici che indossano questa maglia ne fanno una seconda pelle“.

Federica Cocco

L’attaccamento e la dedizione di Federica per il Cagliari non è certo una sorpresa. Traspare da ogni intervista, ogni chiacchierata, in ogni occasione. Come non sfruttare l’ultima conversazione dell’anno per consegnare a queste pagine virtuali il suo ringraziamento e gli auguri per il nuovo che verrà?

“Cara Futsal Femminile Cagliari, mi ritengo molto fortunata per aver vissuto tutti questi anni insieme, per i prossimi giorni che verranno, per aver avuto in regalato questa esperienza, queste emozioni. Ti ringrazio per le persone che in questo percorso mi hai regalato, per le amiche e i loro abbracci dopo un gol e nella vita di tutti i giorni. Grazie per essermi stata vicino durante i momenti più duri, non è scontato e tu, voi, con tutto il vostro affetto avete fatto in modo di farmi sentire felice.
Auguro ad ognuno un’esperienza così forte come la mia con i vostri valori e i vostri colori.
Federica”.

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