Futsal

Carolina Vargiu: “FFC, tiriamo fuori l’orgoglio”

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“Il passato è passato” ha dichiarato Filipa Mendes al termine di Lazio – Cagliari.
Potrebbe sembrare un lunedì da dimenticare ma forse, al contrario, va guardato, con occhi scevri del rammarico e della delusione. Prenderne il buono e riuscire a cogliere gli spunti necessari per non incappare ancora in un risultato simile a quello che ha visto il Futsal Femminile Cagliari cadere in casa delle biancocelesti.
Quella che ha portato alla gara di lunedì è stata una settimana un po’ particolare – dichiara Carolina Vargiu – l’intensa ondata di maltempo che ha sferzato tutta la regione ci  ha costrette a giorni di stop forzato. Il comune aveva disposto la chiusura degli impianti sportivi. Questo non può essere ne’ un alibi ne’ una giustificazione“.
Perentoria, la numero 4. Non si nasconde: “Dovevamo fare sicuramente di più. Venivamo da venti giorni buoni di allenamento e, alla vigilia della gara, le aspettative erano migliori. Purtroppo la prestazione non è stata all’altezza e il risultato, fin troppo pesante, ha evidenziato sicuramente gli aspetti sui quali dobbiamo concentrare il lavoro. Personalmente, già dal riscaldamento avevo intuito che sarebbe stata una giornata difficile. A volte è sufficiente guardare in faccia le proprie compagne per capire certe cose, nel bene e nel male“.

Gli obiettivi dell’FFC all’avvio della stagione non erano quelli di competere per le prime posizioni. Tuttavia i risultati raggiunti finora non rispecchiano la qualità della rosa e l’innegabile impegno profuso incessantemente durante gli allenamenti e nelle partite alla domenica. Gli inevitabili continui rinvii, l’incertezza di un campionato che fatica a trovare linearità temporale, non aiutano. “Credo che la classifica quest’anno costituirà un punto interrogativo, fino alla fine. E’ veramente difficile ritrovarsi a metà settimana e non conoscere il proprio avversario di domenica. Così diventa tutto surreale. Per questo non guardo alla nostra posizione in classifica, aspetterò almeno la fine del girone di andata per tirare le somme. In quel momento, singolarmente saremo chiamati a prenderci le nostre responsabilità: giocatrici, staff tecnico e la società stessa. Quando si commettono errori, quando non si ottengono i risultati sperati, non c’è mai un solo colpevole. Ma non è questo il tempo, non ancora“.

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Ferma nelle sue posizioni, Carolina è però sicura della bontà del progetto rossoblù. Si potrebbe ipotizzare un calo di motivazione, ma non è certo questo lo spirito che anima il Cagliari. “Non ci servono tante motivazioni per superare questo periodo, quelle le abbiamo già e le ritroviamo ogni giorno in allenamento. Fortunatamente, non manca nulla per poter rendere al meglio. Quello che dobbiamo fare è rimboccarci le maniche, utilizzare la delusione provata domenica come stimolo ulteriore. Non servono parole, solo un impegno maggiore nell’aiutarci, nel supportarci, per rendere automatico uno schema tattico che differisce dal passato“.

Un colpo di reni, una dimostrazione di caparbietà è quello che il Cagliari cerca domenica. L’avversario non sarà tra i più semplici. La Kick Off raggiungerà il capoluogo sardo con tutta l’intenzione di riscattare la sconfitta casalinga contro il Bisceglie, la seconda di fila. Proprio in occasioni come questa il carattere delle isolane avrà l’occasione di emergere. “Sarà una gara difficile, contro un avversario che riesce a metterci sempre in difficoltà con il suo modulo di gioco“.  A disposizione di mister Cocco ci sarà anche Carolina, nonostante il piccolo infortunio rimediato contro la Lazio. “Fortunatamente non è nulla di grave e domani sarò in campo determinata e concentrata, per aiutare le mie compagne“.
L’avverario può cambiare domenica dopo domenica ma è per la compagna accanto e con la compagna accanto che si scende in campo.
Si soffre insieme per vincere insieme.
L’essenza del Cagliari è tutta qui.
Domani dovremo fare tutto quello che non abbiamo fatto lunedì. Dobbiamo tirare fuori l’orgoglio, perché un’altra prestazione di quel genere non è degna di noi né della società della quale vestiamo i colori. 
Sarà difficile, si, ma penso che faremo una buona partita. Anzi, ne sono sicura“.

 

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