Futsal

Filipa Mendes, tre punti e primo gol con l’FFC: “Più di una vittoria”

Una vittoria che vale più dei tre punti quella conquistata dal Futsal Femminile Cagliari contro il Granzette. Muove la classifica, certo, ma ripaga anche degli sforzi e dell’impegno profusi nelle quattro settimane di inizio campionato. Una vittoria sperata, desiderata, costruita e raggiunta al termine dei 40 minuti della quarta giornata di campionato. “Dovevamo vincere. Sapevamo che non saremmo potute uscire dal campo se non con una vittoria – afferma Filipa Mendes, protagonista di una prestazione maiuscola contro le neroarancio -. La partita contro il Bisceglie è rimasta davvero indigesta, avevamo tutte voglia di dimostrare il nostro valore portando a casa un successo convincente”
Una necessità talmente sentita da sembrare quasi una sorta di spada di Damocle sulla testa delle rossoblu, ma non è questa la realtà.
“Sapere di dover vincere era uno stimolo, uno sprone ad impegnarci oltre noi stesse per raggiungere il nostro obiettivo. Siamo arrivate alla gara serene e con il morale alto. Personalmente avevo sensazioni positive, anche dopo lo svantaggio iniziale. Sapevo che la partita l’avremmo portata dalla nostra parte”
Una rinnovata fiducia quella della numero 18 che, dopo una settimana di allenamenti è arrivata a Rovigo con le idee chiare.
“Sono entrata in campo con la giusta determinazione e ho impiegato tutte le mie energie per raggiungere l’obiettivo che ci eravamo prefissate. Siamo partite con un po’ di fretta, con la smania di dover capitalizzare subito ogni azione ma – svela Filipa – ci serviva solo tranquillizzarci e trovare il giusto ritmo”
Eccolo il segreto del Cagliari.
“Quando giochiamo serene, senza fretta, con pazienza e senza paura, riusciamo ad esprimere al meglio le nostre qualità, costruendo il nostro gioco. E’ in quel momento che il campo ci da ragione, è quando giochiamo in questo modo che riusciamo a raccogliere i frutti del nostro impegno”

mendes

Oltre ad una prestazione di livello, per la portoghese la ciliegina sulla torta sono state le due reti segnate, le prime  della stagione con la maglia dell’FFC.
“Due gol e un assist – precisa con un sorriso – ma non è questa la cosa importante. I gol sono stati semplicemente la naturale conclusione di una buona prestazione, un premio. Mi sentivo finalmente libera di giocare, senza pressione, consapevole delle mie capacità. Sentire la fiducia della squadra e apportare il mio contributo verso il raggiungimento degli obiettivi, questa è la cosa più importante”
Dopo tre anni, il primo gol in rossoblu ha una dedica speciale.
“Non avevo molta voglia di continuare a giocare, dopo due stagioni non proprio soddisfacenti l’entusiasmo era scemato. Ma Claudia Cuccu mi ha sempre sostenuta, dimostrandomi quanta fiducia aveva e ha in me. A dire il vero ne ha più di quella che posso avere io nei miei confronti. Ecco perché il primo gol ufficiale con la maglia del Cagliari è per lei, perché ha sempre creduto in me”
Un capitano dalla c maiuscola, alla guida di una squadra che, mai come quest’anno, vede nel gruppo il proprio valore aggiunto.
“E’ stato emozionante vedere le mie compagne corrermi incontro esultando. L’abbraccio di tutta la squadra dopo il primo gol è stato il vero premio. Più di segnare, sono felice di avere accanto persone che sono felici con me e per me, per questo l’FFC è l’unico posto nel quale vorrei essere”
Nessuna intenzione di lasciare l’isola quindi, solo la voglia di continuare a mettere a servizio della squadra tutto quello che la calcettista ha da offrire.
“Il mio obiettivo per quest’anno è fare la mia parte per permettere al Cagliari di raggiungere i traguardi prefissati. Il primo, in ordine di tempo, raggiungere la matematica salvezza il prima possibile”

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Allenarsi, lavorare, correre e continuare ad alimentare lo spirito positivo della quadra. “Questo – afferma sicura – farà la differenza”
La gioia della prima vittoria in campionato e del primo gol in rossoblu  non può che essere condivisa con gli affetti di casa.
“I miei genitori, mia sorella e la mia nipotina sono sempre presenti anche se lontani. Con loro condivido gioie e dolori e il sostegno che mi danno è fondamentale. Mi rattrista pensare che questo che arriva, potrebbe essere il primo Natale lontano da casa.  Il Covid ha costretto ognuno di noi ad una riorganizzazione pratica della vita, a rinunciare momentaneamente al calore degli abbracci, all’affetto dei nostri cari lontani. Ma, ora più che mai – conclude Filipa – è importante mantenere alta la guardia, pensando al bene delle persone che ci sono accanto. Solo così avremo, tutti, la possibilità di tornare ad una quotidianità libera e sicura nel minor tempo possibile”

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