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Comanda L’Aquila, il Matera senza allenatore

Doppio turno in questa settimana di campionato della AGS Volta League.
Impegnate in un lungo turno le compagini di Serie A e Serie B hanno dato vita ha partite che hanno in alcuni casi sconvolto e in altre definito con più precisione le gerarchie di forza tra le squadre.
Se la vittoria del Firenze sul Genova porta la squadra di Lauria, probabilmente per la prima volta nella sua breve storia, al settimo posto in classifica, resta però invischiata in quella lotta per non retrocedere che ora vede coinvolte ben cinque squadre. raccolte in soli due punti, troviamo Venezia, Firenze, Torino, Genova e Terni. Due vincitrici della Coppa di Lega impegnate nel tentativo di salvare la categoria dall’assalto molto probabile del Bolzano.
Decide la sfida a favore delle toscane una ingenuità di Tirelli che si fa soffiare la palla dall’ex pallone d’oro Lucileia che poi s’invola indisturbata verso la porta avversaria ormai sguarnita. Rete facile facile e Genova che prova ad utilizzare la seconda parte della frazione di gioco per tentare di acciuffare almeno un pareggio. Il fischio finale però arriva a sancire la vittoria esterna del Firenze che finalmente vede l’ultima piazza più lontana.

Triste che insegue al secondo posto in classifica ma affronta un Catania in difficoltà almeno nei risultati. Schettini sembra non riuscire a trovare il bandolo della matassa e la sua squadra ha perso quella lucidità e quella spregiudicatezza d’inizio stagione. Iessi e le sue ragazze in questa stagione sono decisamente favorite da alcuni episodi, il gol del vantaggio iniziale di Taninha e favorito da un dribbling funambolico di Nagy, il portiere delle friulane, concluso poi da Taninha che a colpo sicuro colpisce il portiere avversario in tuffo ma il rimpallo fa carambolare la palla sul corpo della portoghese e poi in porta. Il raddoppio è frutto di un clamoroso errore di Irene Franco, tra i migliori portieri della AGS Volta League, che con un disimpegno troppo affrettato finisce con il servire un assist invitante a Valeria Schmidt che insacca poi con un preciso fendente a mezz’altezza.
Partita chiusa, così già nel primo tempo. Sebbene il Catania tenti di risalire la china, l’esperienza e il calibro dei giocatori del Trieste imbrigliano qualsiasi tentativo di rimonta.

Nel big match della Serie A, s’affrontavano sul campo Bologna e L’Aquila. Santucci per agganciare le abruzzesi in vetta alla classifica, Ciampaglia e le sue ragazze per staccare la concorrenza in testa alla classifica. Partita emozionante decisa dalla “solita” Cely Gayardo che si trova a meraviglia con Jessica Manieri. I due laterali dell’Aquila dettano i tempi delle folate offensive ed è proprio Cely Gayardo. Sfrutta una combinazione brasiliana  tutta in verticale e sblocca il risultato. L’Aquila potrebbe davvero sembrare anche una nazionale brasiliana se ne esistesse una riconosciuta dalla FIFA e se avesse un portiere con più talento. Il Bologna sembra frastornato, reagisce, prova ad impensierire il portiere delle abruzzesi che però sembra più attenta del solito e con alcuni buoni interventi porta le compagne negli spogliatoi sull’uno a zero.
La ripresa vede un Bologna arrembante ma è esattamente la tattica che Ciampaglia si attendeva. Arretra le sue nella metà campo ma non rinuncia a pressare alto. Da una palla rubata proprio a metà campo arriva il secondo gol, un bolide di Vanin sul quale Tardelli prova ad arrivare con il piede ma può solo deviare il pallone sotto la sua traversa. Due a zero.
Il Bologna trova il gol che riapre la partita con Guti che vince un contrasto e poi un rimpallo su Vanin e scaglia un tiro verso la porta difesa da Oselame che si fa sorprende sul palo più vicino.
Non c’è però più tempo per cercare almeno di ottenere un punto e impedire la fuga delle ragazze di Marco Ciampaglia.

Torna alla vittoria dopo una lunga astinenza il Torino di Dragone. Tre sconfitte consecutive avevano incrinato il credo tattico di della compagine piemontese e lo scontro con il Venezia arriva nel momento più importante della stagione. Il Venezia di Gallo infatti si è trasformato da una contendente al titolo a squadra che lotta per mantenere la categoria nel giro di qualche mese, quattro punti nelle ultime quattro partite per le venete.
Basta un gol di Pia Gomez nella prima frazione di gioco per aver ragione di un Venezia che ha perso la sua proverbiale solidità difensiva e dose di “culo”. Sebbene le due squadre risultino delle incompiute tatticamente almeno per quello che concerne le dinamiche di gioco della AGS Volta League, entrambe sono invischiate nel pantano della bassa classifica che si è allargato ad altre squadre. Una boccata d’ossigeno per Alessandro Dragone che lascia l’ignominioso ultimo posto in classifica.

Pareggio a reti inviolate tra Verona e Terni che si spartiscono la posta in palio. Un punto che però fa comodo solo alle scaligere che si issano al quarto posto in classifica, mai così in alto nella gestione Marcelli. Fanalino di coda per le vincitrici della Coppa di Lega che dopo l’exploit nella manifestazione, non sono più riuscite a dare continuità a quelle prove di forza.

Prima del calcio d’inizio della settima giornata di Serie B, un comunicato ufficiale del Commissioner rimuove la proprietà del Matera dalla sua posizione all’interno del club e confina per il finale di stagione la compagine della Basilicata nell’amministrazione controllata della Lega. “La mancata comunicazione della formazione, in un momento così delicato della stagione e con equilibri così labili in classifica è un comportamento che lede la regolarità della Lega e ne compromette l’integrità. Per il turno corrente all’Ascoli è assegnata la vittoria a tavolino per 2-0”. Queste le stringate parole con le quali si è conclusa questa triste vicenda.
Torniamo però al futsal digitale giocato.
La Serie B parte con il big match tra Bolzano e Sassari. Merlenghi nello scontro d’andata era riuscita ad imporsi sulla corazzata altoatesina grazie ad una straordinaria prova di forza delle sue ragazze. Da allora le sarde sono sempre rimaste in scia alla squadra di Eduarda. Questa partita però per il mister brasiliano rappresenta un tassello importante nella corsa promozione e allora spazio ad una nuova veste tattica, per la prima volta in stagione il Bolzano si schiera con un 2-2 da contrapporre al 1-1-2 del Sassari. Il Bolzano avanza i suoi laterali e arretra una pedina tattica sulla linea difensiva, argina così i due attaccanti larghi di Merlenghi e riesci ad avere la superiorità in mezzo al campo. Passa in vantaggio la squadra di casa con un acuto di Bruna Marcon ma nemmeno un giro di orologio e Rozo trova il gol che mette di nuovo in equilibrio l’incontro. Sullo scadere del primo tempo, quando sul cronometro mancano solo cinque secondi, Lidia Moreira trova la zampata vincente e risolve una azione convulsa in area di rigore. Le squadre vanno al riposo sul 2-1 per il Bolzano.
Nel secondo tempo pronti, via e Ferrara in pressione offensive ruba un pallone in uscita a Bertè arriva poi sul fondo e mette il pallone nel mezzo, Giuliano arriva in scivolata e pareggia la partita.
Un due a due che mette i brividi alla capolista.
Il Bolzano è sul punto di capitolare, il Sassari sembra possa segnare ad ogni azione offensiva ma nel suo momento peggiore trova il colpo della campionessa. Adrieli Bertè sulle cui spalle gravava la responsabilità per il gol del pareggio delle isolane, con una azione personale e un missile che si schianta sotto la traversa con precisione chirurgica, i tre punti e la vittoria finale.
Partita scoppiettante anche quella tra Palermo e Pisa. Le siciliane raccolgono i tre punto dopo una lotta estenuante e si catapultano al secondo posto in classifica a soli tre punti dalla capolista. Balardin svetta di testa su azione di calcio d’angolo e il Palermo è in vantaggio, sfrutta ottimamente le palle inattive la squadra di Evangelisti. Errore però imperdonabile quello di Mannucci che lancia il pallone sui piedi di Alves e per la portoghese è una formalità mettere il pallone alle spalle dell’estremo difensore del Palermo. Partita in parità e occhi puntati sul portiere rosanero colpevole di aver rimesso in partita le avversarie. Le rosanero però ora possono contare su giocatori fuori categoria, Taina Santos fa pendere l’ago della bilancia con un preciso colpo di biliardo proprio sulla sirena che sancisce la fine del primo tempo.
Le squadre rientrano dall’intervallo e l’ovvia pressione offensiva del Pisa costringe le siciliane sulla difensiva. Corbotti ha probabilmente catechizzato le sue a dovere e in campo le toscane provano a risalire la china. Pamela Presto si erge sulle barricate difensive del Palermo ed è proprio lei a rubare un pallone per poi involarsi con una cavalcata dinoccolata verso la porta avversaria. La calabrese con un tiro teso a buca ancora la porta di Linzalone e porta avanti al sua squadra di due lunghezze.
Il Pisa però non è mai domo, Corbotti continua a spronare le sue ragazze dalla panchina e le spinge all’offensiva, c’è ancora tutto il tempo per recuperare lo svantaggio.
Arriva il secondo rigore nella storia della AGS Volta League, il primo realizzato, ha riaprire la partita accorciando ancora sul Palermo in fuga. Ana Alves va dal dischetto e con sicurezza e un bolide, deposita la palla sotto l’incrocio. Evengelisti predica calma e tenta di organizzare le sue ragazze a difesa del vantaggio minimo.
Sirena finale e il Palermo con le braccia al cielo saluta il secondo posto.

 

 

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