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Bolzano, la Serie A è solo una formalità

Solo una formalità per il Bolzano strappare il biglietto per la Serie A. Sei punti di vantaggio sulla seconda a due giornate dalla fine, una differenza reti di +12 sono l’assicurazione di un finale di stagione trionfale. Nel prossimo turno, la squadra di Eduarda potrebbe festeggiare ufficialmente il salto di categoria.
In Serie A, il Verona batte in casa la capolista L’Aquila e complica così i piani di Ciampaglia per assicurarsi l’accesso diretto alla finale scudetto. Marcelli e le sue ragazze terribili gialloblu però si assicurano un posto nella post-season, la vittoria delle venete scavano ormai un solco insormontabile con le inseguitrici.
Il Venezia di Gallo, strappa tre punti importanti sul campo del Genova. Dopo un primo tempo a reti bianche la risolvono la classe di Borges e D’Incecco, quest’ultima miglior realizzatrice stagionale delle lagunari. Non basta a Pergolari il gol del pareggio di Cortes. La spagnola che non vedremo nella AGS Volta League la prossima stagione, lotta su ogni pallone e il gol è un suo atto di caparbietà assoluta.

Si dividono la posta Trieste e Bologna. In questo momento delicato della stagione e con il primo posto in classifica ancora alla portata, un passo falso avrebbe potuto compromettere il lavoro svolto fino ad ora. Partita estremamente tattica quella tra la seconda e la terza in classifica con mosse e contromosse che porta ad un sostanziale annullamento delle capacità offensive di entrambe le squadre. Questa volta non c’è la zampata di una delle campionesse del Trieste a regalare la vittoria a mister Iessi, sulla panchina opposta però non si festeggia, per Santucci il bicchiere è sempre mezzo vuoto, oppure solo da riempire.

Il Catania torna quello di inizio stagione almeno per sei minuti, quelli in cui schianta un Firenze che s’è battuto strenuamente ma non è bastato.
Una palla inattiva porta al vantaggio delle etnee e da li in poi il Firenze si sfalda come neve al sole. Schettini ordina alle sue ragazze di restare alte, di pressare e di incalzare le avversarie chiaramente in difficoltà. Micidiali le partenze in progressione dalla retroguardia di Isa Pereira, autrice di una doppietta, per le quale Lauria non riesce a trovare una risposta tattica.
Dilaga così per il quattro a zero finale al quale si aggiunge il gol di Ion, primo in stagione.

Una manciata di secondi e Sofia Luciani con una micidiale ripartenza porta in vantaggio il Verona in quello che è stato il big match di giornata. L’Aquila frastornato, prova ad imbastire qualche azione offensiva, il muro di tiri s’abbattono contro la difesa scaligera schierata, l’ottima prestazione di Dibiase conclude una fase difensiva del Verona sicuramente alla sua migliore stagione.
Il raddoppio della squadra di Marcelli arriva su palla inattiva, altra situazione di gioco sulla quale mister Ciampaglia dovrà lavorare in vista della fase finale di stagione. Certo questo è un match point gettato al vento per L’Aquila che poteva mettere a distanza di sicurezza la seconda in classifica per poi veleggiare sicura verso la finale scudetto. Tutto rimandato.

La vittoria del Verona spegne le speranze playoff di un Torino che ospita un Terni fanalino di coda. Dragone ci sperava, la memoria statistica della AGS Volta League, animava quel lumicino di speranza in una quasi improbabile corsa playoff contando però su un risultato sul quale non aveva controllo. In campo però le granata non si risparmiano e mettono subito sotto le umbre sfruttando una disposizione tattica che permette alle piemontesi di maramaldeggiare liberamente sulle bande laterali.
Castagnaro si fa soffiare il  pallone da Amparo in pressione offensiva, facile il gol per la spagnola e praticamente dopo una manciata di giri d’orologio la partita è già finita. Da quel baratro emotivo il Terni non riuscirà più ad uscire, come se fosse prigioniero di una ortodossia tattica o del peso di quel trofeo conquistato di recente. Le ragazze di Giovannini sembra incapaci di reagire, di portare una seria minaccia alla porta avversaria. Il raddoppio di Pia Gomez sigilla un risultato mai davvero in bilico e lascia l’amaro in bocca a una tifoseria che aveva sperato in una stagione dai traguardi decisamente più ambiziosi.

Il Palermo di Evangelisti è la vera sorpresa di questa stagione di Serie B. A Dicembre rivoluziona la squadra e le siciliane cambiano marcia anche in campionato. Si lanciano all’inseguimento del Bolzano capolista e arrivano allo scontro diretto con tre soli punti di ritardo. Una vittoria e per il Palermo c’è l’aggancio in vetta. La corazzata Bolzano però è una di quelle squadre costruite con l’ambizione di fare subito il salto di categoria. Subito la Serie A per le altoatesine, questo l’obiettivo dichiarato da subito. Merito al Palermo per un primo tempo combattuto alla pari, rispondendo colpo su colpo, al vantaggio di Bertè arriva il pareggio di Balardin. Questo Bolzano però non è solo costruito per vincere, è stato assemblato per poter assumere diverse connotazioni tattiche. L’arretramento di Bertè sulla linea difensiva è la chiave di volta di questa partita. L’uno-due-uno avversario non ha risposta per le triangolazioni sulla banda laterale che lasciano la brasiliana libera di duettare con Marcon e poi andare al tiro. Da una di queste azioni arriva anche il raddoppio sulla sirena di Moreira, autentica rapace dell’area. All’inizio del secondo tempo ancora una manovra articolata in profondità liberà Bertè al tiro, non c’è scampo per il portiere del Palermo e partita chiusa. Si chiude probabilmente anche il discorso promozione, ora la squadra di Evangelisti ha 6 punti di ritardo a due giornate dalla fine ma 12 gol da recuperare nella differenza reti.
Sugli altri campi pregevole pareggio dell’Ascoli che ferma il Sassari con una gol di Exana che risponde all’iniziale vantaggio di Violi. Buona prova delle marchigiane che metto in luce tutti i difetti della squadra sarda. Rivoluzione tattica in casa Matera dopo quella tattica, la sconclusionata campagna acquisti della precedente proprietà costringe la nuova guida tecnica a fare di necessità virtù ma sono troppi i giocatori inadatti alla categoria che indossano la maglia delle lucane. Alves e Sabatino confezionano un uno due micidiale per una squadra fragile come il Materia. Tuttavia una timida reazione nel secondo tempo porta alla rete di Siclari, buona prova anche di Soldevilla che insieme a Famà provano a tenere a galla una barca che affonda ormai da mesi.

 

 

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