Montemurro: pena inasprita

Questo è davvero l’epilogo di una triste vicenda, umana. politica, certamente sportiva.

La Corte Federale d’Appello (Sezioni Unite), definitivamente pronunciando sul reclamo proposto dal Sig. Montemurro
Andrea, lo respinge e, in riforma della decisione impugnata, irroga al reclamante la sanzione di sei mesi di inibizione.

Così oggi la corte d’appello federale si è pronunciata definitivamente circa la vicenda dell’ormai noto SexGate. All’ex presidente Montemurro sono stati comminati ulteriori due mesi di inibizione.
Questa la verità processuale. questi i fatti.

Attendiamo su queste pagine, non certo l’arrivo degli ultimi combattenti giapponesi dimenticati dalla guerra nelle loro isole sperdute, ma che quella verità alternativa che per mesi è stata sbandierata su molti dei canali di comunicazione di questo tremolante calcio a 5 (perfino sulle pagine istituzionali dove si è tentennato quando si doveva raccontare di una vicenda certamente delicata) venga archiviata per quello che era ed è tuttora: propaganda.

Un uomo solo al comando è sempre un pericolo per la democrazia, per il processo democratico, anche quello sportivo.
Quello che il Covid-19 ha risparmiato di questo movimento potrebbe essere presto travolta da una campagna elettorale, che come accade in qualsiasi ambito. non risparmierà colpi bassi, tradimenti, uomini neri e salvatori della patria.
Ci saranno quelli che rivendicheranno innocenza, estraneità, anche se da decenni bussano alla porta, quella senza ormai senza targa, della Divisione Calcio a 5.
Le parole hanno un peso, un significato e indicano un percorso che da queste pagine continueremo a raccontarvi, come abbiamo fatto in questi mesi. Attendendo che la verità, venga stabilità da chi ne è incaricato e soprattutto rispettando quella processuale.
Sarà un autunno caldo, come amano scrivere quelli che lo sanno fare.

Potete leggere qui il comunicato.