Scherma

Rossella Fiamingo e la voglia di tornare in pedana!

A margine di questa quarantena ho raggiunto Rossella Fiamingo, grazie all’aiuto di Claudio Toscano di DAO Spa, per fare il punto sulla situazione e sulla ripresa in vista di un ulteriore anno di preparazione per le posticipate Olimpiadi di Tokyo2020. Ricordiamo che Rossella, classe 1991, ha vinto una medaglia d’argento a Rio 2016, prima medaglia olimpica individuale nella storia della spada femminile italiana, e due volte consecutive i campionati mondiali individuali (Kazan 2014 e Mosca 2015).

Come hai attraversato questo periodo di stop forzato?
È stato ed è duro a livello mentale, per me  è difficile allenarmi senza avere obiettivi a breve termine. Tengo duro e mi mantengo ma vorrei sfogare la mia voglia di tornare in pedana. 

Cosa hai fatto per mantenerti in allenamento e come riprenderà il tuo cammino di preparazione?
Mi sono allenata tantissimo fisicamente, ogni giorno prendevo gli attrezzi e mi allenavo in casa, mi sono anche esercitata con un manichino per non perdere la sensibilità di lama. Tra due settimane sarò finalmente in ritiro a Formia e riprenderò a tirare dopo 3 mesi di stop, sarà stranissimo! E bellissimo, non vedo l’ora. Per le gare bisognerà aspettare almeno ottobre, non c’è ancora nulla di certo. 

Come ha influito il posticipo di un anno delle olimpiadi?
Tendo sempre a guardare il bicchiere mezzo pieno. Doveva andare così e avrò più tempo per prepararmi. 

 

Come cambia (se cambia) il tuo programma da qui a prossimi mesi?
Cambia totalmente, non abbiamo più tappe di coppa del mondo almeno fino ad ottobre. È un periodo molto difficile per l’aspetto mentale, non sono abituata a non avere obiettivi a breve termine e mi sento un po’ persa. Nel frattempo mi mantengo allenandomi tutti i giorni.

Come hai fatto a conciliare sport e studio visto che ti sei da poco laureata?
È stata dura, non avevo il tempo di prendere il ritmo dello studio che subito partivo e lo perdevo. Il lockdown è stato molto utile per studiare e concludere la mia esperienza universitaria.

Come vedi il tuo futuro post Tokyo?
Lo vedo ancora in pedana. Voglio raccogliere ancora, devo recuperare le gare andate male degli ultimi periodi.

Quanto ha inciso per te avere il supporto dell’Arma dei Carabinieri?
Fondamentale, senza di loro non avrei potuto allenarmi e studiare in serenità. Loro sono molto d’aiuto e mi sostengono in qualsiasi situazione.

 

E’ notizia recente quella dello stop al campionato di calcio femminile. Cosa ne pensi, sopratutto alla luce del fatto che il movimento del calcio femminile stave facendo sforzi per passare al professionismo?
No comment. Ogni volta mi illudo che con il tempo le cose cambino e invece ancora c’è tanto lavoro da fare.

C’e’ una donna dello sport a cui ti ispiri o che comunque ammiri per ciò che ha fatto?
Tante, troppe! Vezzali, Trillini, Flessel nel mio sport. Poi seguo tutte le campionesse dei vari sport anche internazionali come serena Williams per esempio.

 

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